Chiesa di San Giovanni e Paolo

edificata per un sogno... diventata un 'sogno'

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La Chiesa di San Zanipolo

Una notte del 1234 il doge Jacopo Tiepolo vide in sogno l’oratorio di San Daniele e l'acquitrinosa zona circostante piena di meravigliosi fiori, sui quali volavano bianche colombe con una croce d’oro in fronte.

Ad un tratto due angeli scesero dal cielo, spargendo soavi profumi con turiboli e s’udì una voce: “questo è il luogo che scelsi per i miei predicatori”.

Il giorno dopo il doge raccontò la visione al Senato, ottenendo la donazione ai frati Domenicani del luogo apparsogli, in cui poi fu eretta la chiesa dedicata ai martiri romani del IV secolo Giovanni e Paolo.

La Basilica, una delle massime realizzazioni dello stile Gotico nell’Italia settentrionale era destinata a diventare il Pantheon della Repubblica, come dimostrano i numerosi monumenti funerari di dogi al suo interno.

Opere di Lorenzo Lotto, Paolo Veronese e Giovanni Bellini arricchiscono la solennità del suo impianto architettonico, rendendola una delle chiese più belle e preziose di Venezia.

Nella parete di fondo della crociera, si staglia un grandioso finestrone gotico, quasi certamente opera del grande maestro vetraio Giannantonio Licinio da Lodi nel 1510 su cartoni attribuiti a Bartolomeo Vivarini, da cui prende il nome. 

La vetrata del Vivarini è l'ultimo esemplare originale rimasto della fine del '400, divisa in diversi pannelli dove sono rappresentati santi e simboli cristiani.

Cima da Conegliano contribuì per le figure della Madonna, S. Giovanni Battista e S. Pietro, mentre Girolamo Mocetto disegnò la parte inferiore. 

Lungo le sue pareti ci sono le urne di alcuni grandi protagonisti della storia veneziana (tra queste quella di Vettor Pisani e di Sebastiano Venier).

Reliquia agghiacciante è la pelle di Marcantonio Bragadin, eroe della battaglia di Lepanto.

Fonti: Le chiese di Venezia, ed. Electa.

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