Scuola Grande san Giovanni Evangelista

Scuole e Confraternite

Scuola Grande di San Giovanni Evangelista

Nella Repubblica di Venezia si definiva 'Scuola' una confraternita o associazione di cittadini laici che, ispirandosi ai principi della carità cristiana, si dedicavano all'assistenza materiale e spirituale degli affiliati e a pratiche religiose legate alla devozione al patrono.

Tra le innumerevoli Scuole si distinguevano le sette Scuole Grandi: Carmini, Misericordia, San Giovanni Evangelista, Carità, San Marco, San Rocco, San Teodoro.

Dopo quella di san Teodoro, la Scuola di San Giovanni Evangelista è la più antica.

 

Istituita nel 1261, presso la chiesa di Sant’Aponal, si trasferì nel 1301 nei pressi di Campo San Stin e i primi lavori per la costruzione dell’edificio furono avviati nel 1349 e terminati nel 1354, come testimoniano le due iscrizioni poste sotto il rilievo nel Campiello della Scuola, con i confratelli inginocchiati davanti a San Giovanni.

Ma è nel 1369, con la donazione della reliquia della Santa Croce, da parte del gran Cancelliere del Regno di Cipro, che aumenta l’influenza della Scuola in città con il crescere della devozione popolare.

Alla fine del Cinquecento furono realizzati la facciata laterale in stile gotico-fiorito ed il septo marmoreo del cortile di entrata, ad opera di Pietro Lombardo.

Il portale è sormontato da un grande lunotto con l’aquila, simbolo di San Giovanni Evangelista.

Dello stesso periodo è il ciclo di affreschi “Miracoli della Reliquia della Croce” di Gentile Bellini (figlio di Jacopo).

Nel 1498 il direttorio della Scuola decise di far costruire una nuova scala e, a progettarla fu chiamato l’architetto bergamasco Mauro Codussi, che realizzò un vero capolavoro: lo Scalone Monumentale. La sua struttura a doppia rampa accoglie ed incanta i visitatori offrendo una singolare visione di giochi prospettici mentre conduce all'Antica Sala delle Colonne.

In quegli stessi anni Tiziano e la sua bottega completarono la serie di dipinti per il soffitto della stessa sala. La National Gallery of Art di Washington, ospita ora la “visione di San Giovanni Evangelista” mentre le opere di bottega (putti, grottesche, simboli degli evangelisti) sono conservati alle Gallerie dell’Accademia.

Alla fine del secolo Jacopo Palma il Giovane ricevette l'incarico di eseguire quattro grandi “Episodi dell’Apocalisse” per decorare le pareti della Sala.

Numerose le preziose opere d'arte che la Scuola custodisce, tra queste tele di Vittore Carpaccio, Gentile Bellini, Palma il Giovane, Domenico Tintoretto.

Con decreto napoleonico del 25 aprile 1806 la Scuola fu soppressa ed il suo patrimonio in parte disperso o venduto. L'edificio divenne magazzino e deposito, fortunatamente furono affidati al demanio i grandi dipinti dell’Oratorio raffiguranti i Miracoli della Croce, realizzati da Gentile Bellini, Vittore Carpaccio e altri, che sono oggi visitabili alle Gallerie dell’Accademia.

Ai francesi subentrarono gli austriaci e si rischiò la distruzione della Scuola e il trasferimento in Austria del pavimento del Salone.

Fortunatamente nel 1856 l’impresario edile friulano Gaspare Biondetti Crovato, con l’aiuto di un gruppo di cittadini veneziani, raccolse i fondi necessari per acquistare la Scuola dal Demanio austriaco.

 

Fonti: www.scuolasangiovanni.it

 

 

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