02/12/2016 Ora 18:00
Ateneo Veneto di Scienze, Lettere ed Arti

"Se Venezia…Una favola per adulti" di Delfo Utimpergher

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Descrizione

Presentazione del volume
"Se Venezia…Una favola per adulti"
di Delfo Utimpergher (Roma, Albatros 2016)

Intervengono Marino Niola, antropologo
Alberto Toso Fei, scrittore
Sarà presente l'autore


Venezia, che si dibatte e si interroga tra il passato glorioso e dogale e il presente infausto e ammorbante del turismo sempre più asfissiante e di una economia del profitto di chi su quell’unica risorsa vive e si arricchisce, è la protagonista del racconto noir  “Se Venezia... Una favola per adulti” scritto da Delfo Utimpergher, che si sviluppa cinematograficamente in sedici quadri (più un epilogo) nello spazio temporale di una giornata.
Tra le quinte naturali della città lagunare si intrecciano le vite del fotografo Barnaba, dei suoi amici Gibo e Alvise, di Sara, Sylvia e Nathalie che dovranno misurarsi con la misteriosa influenza delle due sculture simbolo di Venezia, la “Chimera” e l’Angelo di San Marco, assurti a emblema della lotta tra bene e male, antico e moderno, bellezza e volgarità, sviluppo e conservazione, passato e futuro, in un luogo unico al mondo.
Un racconto “fantastico” che indaga, con passione e lucidità, tra storia, cronaca e finzione.
Una fiaba acquatica dove si respira l’inebriante e disgustoso odore di acqua “marcia” quando si mischia al gusto di salsedine che viene dal mare, ma anche una feroce e rassegnata invettiva contro tutto e tutti: politici, amministratori, mondo accademico e, in primis, contro i cittadini veneziani che, assieme, hanno tragicamente determinato, con scelte non-scelte, in assenza di visioni e prospettive lungimiranti, la “morte” per asfissia della città lagunare…
Venezia, l’antica Città-Stato, sfruttata fino al parossismo e trasformata nel più esteso luna-park su palafitte al mondo.
In conclusione però  l’Autore lancia un messaggio di speranza, un appello, certamente una utopia: il remo, come metafora di “lentezza”, forse uno dei beni più preziosi che abbiamo trascurato, potrebbe rappresentare una strada verso l’inizio della resurrezione di Venezia.

Delfo Utimpergher nasce a Murano nel 1927. Sposato con Luciana, padre di due figli, risiede tutt’oggi a Venezia, città che abbandona malvolentieri
Inizia la sua carriera di giornalista come cronista de “Il Gazzettino”. Sotto la direzione di Lauro Bergamo diventa caporedattore della cronaca veneziana, ruolo che ricopre per sette anni. Nel 1978 lascia la carta stampata e inizia l’esperienza in TV lavorando per la sede RAI di Venezia a Palazzo Labia. Anche in RAI Utimpergher ha continuato ad occuparsi di cronaca, ma anche di cultura e costume.
Per oltre 35 anni è stato inoltre corrispondente da Venezia de “Il Messaggero” di Roma e de “Il Giorno” di Milano.
La professione è stata la sua vita e la sua missione testimoniare giorno dopo giorno, la trasformazioni della città di Venezia, da cronista attento e rigoroso.
Il teatro è la sua grande passione, il cinema segue a ruota: alle soglie dei novant’anni Delfo Utimpergher si è ora cimentato con un romanzo, e lo ha immaginato come una sceneggiatura in sedici quadri e un epilogo…
Da buon muranese ha sempre inteso la barca a remi prima di tutto come mezzo di locomozione, fondamentale nell’equilibrio delicato della laguna veneta: per questo è uno dei fondatori della “Vogalonga” che è diventata la più importante e internazionale manifestazione legata alla voga alla veneta e che ha contribuito in maniera determinante al rilancio dell’arte remiera.

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