22/01/2016 Ora 18:00
Casa dei Tre Oci

Tre Oci/Tre Mostre

Inaugurazione mostra fotografica

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Descrizione

Tre Oci/Tre Mostre è un percorso di ricerca articolato su più livelli, che trasforma i Tre Oci in una vera e propria Kunsthalle, proponendo un percorso visivo di confronto tra i linguaggi contemporanei e la grande tradizione della fotografia veneziana con 5 diverse mostre per un totale di 228 fotografie.

Al pianterreno della Casa il programma espositivo del Circolo Fotografico La Gondola si articolerà in tre sezioni, curate da Manfredo Manfroi.  Lo specchio di Alice, ispirandosi al titolo del racconto di Lewis Carroll “Attraverso lo specchio”, intende trattare il potere dell’immagine fotografica di “oltrepassare” se stessa, come nello specchio di Alice, e di introdurre chi guarda in un mondo in cui tutto assume una dimensione allusiva, incerta e aperta su svariati orizzonti. NeroSuBianco è, invece, un compendio significativo delle tendenze espressive della fotografia italiana nel decennio 1950-1960, con le celebri immagini di Sergio Del Pero, Mario Giacomelli, Paolo Monti, Fulvio Roiter. Infine, una stanza è dedicata alle vincitrici della lettura portfolio Sguardi Femminili del 2015: Francesca Cesari con il lavoro In the room, Monia Perissinotto con Istanbul, Caterina Burlini con Flora.

Nei saloni del piano nobile, la mostra Visions of Venice, curata da Alessandro Luigi Perna: 75 immagini di Venezia (dal piccolo al grande formato) realizzate da Roberto Polillo nell'ambito di un progetto personale pluriennale dedicato alla città. Le “immagini-acquarello” sembrano così ritrarre una Venezia eterna, luogo dell’anima, che pare essersi fermata, come una pellicola, a registrare il transito ininterrotto di mercanti, viaggiatori, letterati e artisti.

Al secondo piano la mostra di Giulio Obici, Il flâneur detective, a cura di Renato Corsini. In mostra circa 70 immagini, tra le quali 50 fotografie inedite, tutte risalenti a un archivio che è venuto formandosi nel corso degli ultimi anni grazie al lavoro del curatore Renato Corsini e di sua figlia Olivia. Ne è così emerso una sorta di diario dell’Italia tra gli anni'80 al 2000, raccontata attraverso particolari angolazioni di cartelloni pubblicitari, tabelloni elettorali inutilizzati e arrugginiti, vetrine, vie, luoghi-non-luoghi modificati dagli usi, dalla réclame, dalla commercializzazione di tutto. Come ha scritto Gianni Berengo Gardin, “le fotografie di Obici lasciano un segno e diventano momento storicizzante”.

Durata
3 ore
Informazioni aggiuntive

La mostra resterà aperta dal 23 gennaio al 28 marzo 2016.

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