Biennale Teatro 2016 | 6 agosto
Ricordamelo con una mail
Descrizione
PROGRAMMA SABATO 6 AGOSTO
ore 16.00
Teatro Piccolo Arsenale
Incontro con Motus
ore 20.00
Teatro alle Tese - Arsenale
Jan Klata
KRÓL LEAR (120’) prima italiana
(spettacolo in polacco sottotitolato in italiano e inglese)
di William Shakespeare
traduzione Leon Ulrich
adattamento e regia Jan Klata
con Krzysztof Zawadzki (Edgardo), Bartosz Bielenia (Edmondo), Roman Gancarczyk (Conte di Gloucester), Jacek Romanowski (Goneril) Jasmina Polak (Cordelia, matto), Jerzy Gralek (Re Lear)
in video Bogdan Brzyski (Osvaldo), Mieczyslaw Grabka (Regan), Radoslaw Krzyzowski (Conte di Kent)
scene, luci, costumi Justyna Lagowska
musica James Leyland Kirby (The Caretaker)
adattamento musicale Jan Klata
coreografia Macko Prusak
produzione Stary Teatr (Cracovia)
DESCRIZIONE
È un teatro aspramente politico, quello che Jan Klata propone sin dal suo debutto, avvenuto nel 2003 con L’ispettore generale di Gogol: uno spettacolo che scandalizzò, ma che subito segnalò l’artista sulla scena europea. Questo regista, classe 1973, non lesina confronti serrati con il proprio tempo, con il proprio paese, con la situazione politica europea. Con testi classici – da una prima lettura di Amleto con H., del 2004, in cui rifletteva sul corso “europeo” della Polonia – e opere contemporanee, Jan Klata sfrutta al meglio i mezzi del teatro per dare vita ad affreschi incisivi che sono squarci su temi quali l’identità, il potere, gli equilibri nazionali e internazionali.
Re Lear è uno spettacolo che ha ottenuto un grande successo internazionale, ma non scevro di polemiche. La visione originalissima di Klata trasla la vicenda nei meandri bui del Vaticano, evocando non solo il peso che il cattolicesimo ha in Polonia, ma anche l’eterna dialettica tra potere temporale e potere spirituale della Chiesa cattolica romana. Lear, dunque, è un Papa, una sorta di Borgia contemporaneo, che vuole distribuire il potere conquistato tra i suoi figli. Estremamente coerente, la lettura del regista chiede al pubblico di fare i conti con temi scottanti. Con una domanda su tutte: un Papa può abdicare? La storia recente ha reso quanto mai cruciale questo tema.
Insignito del prestigioso Golden Yorick Prize, il Re Lear di Klata è uno spettacolo intenso, aspro, giocato su una moltiplicità di segni che nulla toglie al rigore generale. Voce autorevole dell’Europa al tempo della crisi, Klata non si sottrae al compito ingrato di porre domande, di sollevare problemi attraverso la pratica scenica.
Presente alla Biennale anche con un workshop, Jan Klata ha deciso di affrontare, alla sua maniera, un altro affascinante tema, dando al suo laboratorio un titolo non privo di ironia: Cinquanta sfumature di martirio, e con sottotitolo Strategie di sopravvivenza. Si chiede il regista: «Che fine hanno fatto tutti gli eroi? Tutti i shakesperoi?».
Per info sui biglietti si rimanda al sito ufficiale de La Biennale di Venezia.
Sponsorizzato da
Dettaglio orari e date
Disclaimer
I testi e le immagini inserite nei post sono solo in parte opere degli autori degli articoli e loro proprietà.
Immagini e testi sono talvolta tratte dal web indicando, dove possibile, fonte e autore e vengono pubblicate per scopi esclusivamente illustrativi, nel rispetto del comma 1-bis dell’articolo 70 della legge n. 633 del 22 aprile 1941, “Protezione del diritto d’autore e di altri diritti connessi al suo esercizio”.
Qualora la loro pubblicazione violasse specifici diritti di autore, si prega di comunicarlo per la tempestiva rimozione.