IL SOGNO DI KORCZAK
Opera musicale per bambini e ragazzi
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Descrizione
Mercoledì 31 gennaio 2024, ore 9.30 – Sala Concerti
Mercoledì 31 gennaio 2024, ore 11.00 – Sala Concerti
Giovedì 1 febbraio 2024, ore 9.30 – Sala Concerti
Giovedì 1 febbraio 2024, ore 11.00 – Sala Concerti
Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili, prenotazione consigliata: ufficio.stampa@conservatoriovenezia.eu
Rappresentazione dell’Opera musicale per bambini e ragazzi Vincitrice del Premio Internazionale di composizione Il Mondo dei bambini di Korczak . I edizione 2023
Libretto liberamente tratto dalla vita di Janusz Korczak e dal suo libro Il diritto del bambino al rispetto di Paolo Notargiacomo.
Le rappresentazioni sono inserite nel calendario del Giorno della Memoria 2024 in ricordo delle vittime della persecuzione e dello sterminio nazifascista del Comune di Venezia.
Il sogno di Korczak
Presentazione dell’opera a cura del compositore Paolo Notargiacomo
Ma di che sogno si tratta?
Sogno fu la vita avventurosa e creativa di Janusz Korczak, simile alla trama di una favola: medico, appassionato di letteratura e di teatro, il “vecchio dottore” (come si fa chiamare nei suoi interventi radiofonici) sposa la causa dei bambini e dei ragazzi, vive a contatto con loro, fonda un orfanotrofio e organizza innumerevoli attività per renderli parte viva e feconda della società. Un sogno, purtroppo, tramutatosi troppo presto in un incubo, quando la campagna antisemita del regime nazista renderà sempre più difficile l’esistenza di lui e dei suoi bambini, fino al tragico epilogo.
Ma sogno è anche la sua visione di un mondo migliore, il suo progetto socio-pedagogico volto a ridefinire e riabilitare la posizione e la considerazione dei più piccoli nella società: i bambini sono una porzione consistente dell’umanità, rappresentano un corpo considerevole di bisogni, di speranze, d’idee e di energie, e il loro coinvolgimento attivo non può che tradursi in un pubblico beneficio.
L’operina Il sogno di Korczak vuole dipingere questi sogni attraverso la musica, la recitazione e il canto, evocando in maniera vivace e suggestiva gli aspetti salienti della vita e del pensiero del pedagogista polacco. Quattro scene, quattro quadri, quattro apparizioni si succedono davanti allo spettatore, quattro pennellate con cui ricostruire una figura complessa, seria e ironica, dolce e amara, favolosa e drammatica.
Al racconto della sua biografia segue una rappresentazione pittoresca della sua visione, della sua teoria, del suo sguardo, così come emerge da uno dei suoi scritti fondamentali, Il diritto del bambino al rispetto. Le riflessioni di Korczak, le sue osservazioni e analisi, prendono, dunque, la forma di una sorta di cantata pedagogica, in cui i solisti, il coro di voci bianche e l’orchestra incarnano di volta in volta le idee e i sentimenti che soggiacciono a quel sogno: la descrizione del bambino nelle difficoltà e nelle necessità, l’analisi della sua ricchissima vita interiore, la considerazione delle virtù, delle intenzioni, degli slanci e dei fallimenti, la denuncia degli ingiusti pregiudizi degli adulti e dei disonesti stratagemmi che spesso contrassegnano l’azione educativa, la valorizzazione della sincerità dei bambini, della loro fede, della loro compassione, del loro senso del dovere e della giustizia, della loro intelligenza e della loro fantasia.
Tutto questo è tratteggiato con colori vivaci, ritmi incalzanti e cangianti atmosfere, perché bambini e adulti possano avvicinarsi alla figura di Korczak e coglierne le intuizioni e le prospettive. Un’orchestra di fiati, quasi una banda, sostiene lo sviluppo di una trama in cui la recitazione è periodicamente intervallata da canti solistici e corali. Le frasi del “vecchio dottore” prendono corpo, così, in una sorta di visione filosofica, in un sogno di educazione e di civiltà.
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