27/06/2025 Ora 18:00
Conservatorio di Musica "Benedetto Marcello"

L’elettricità e il Padiglione della Fusione a Venezia

Come può l’arte rendere la scienza comprensibile, concreta e parte dell’immaginario collettivo?

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Descrizione

Venerdì 27 giugno, ore 18:00 – Sala Bruno Maderna (117 al V°piano)
Ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili

Come può l’arte rendere la scienza comprensibile, concreta e parte dell’immaginario collettivo?

L’incontro al Conservatorio di Venezia presenta il nuovo Dottorato AFAM (Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica), che ha reso possibile una collaborazione tra artisti, musicisti e ricercatori, con l’obiettivo di sviluppare nuove forme di comunicazione della scienza. Al centro del dialogo, il progetto del futuro Padiglione della Fusione: uno spazio interattivo in cui musica, arti visive e performance diventano strumenti per tradurre fenomeni fisici complessi in esperienze sensibili e condivise. L’evento è anche un’occasione per riflettere sul ruolo dell’arte come ponte tra la scienza di frontiera e la scuola, aprendo nuove vie per un’educazione interdisciplinare e partecipativa.

 

 

Prezzo
Free
Informazioni aggiuntive
Il programma

Roberto Gottipavero, Direttore del Conservatorio di Venezia
Saluti istituzionali: 5’

Riccardo Caldura, Direttore dell’Accademia di Belle Arti di Venezia
Saluti istituzionali: 5’

Marco Valisa, Direttore del Consorzio RFX – centro di ricerca sulla fusione nucleare
Saluti istituzionali: 5’

Matteo Zuin, Ricercatore, Consorzio RFX
Energia della fusione – energia del futuro: 25’

Dario Michelon (pianoforte), Marta Violetta Nahon (violino), Cecilia Vendrasco (flauto), Shengyi Chao (ABAVE) – i dottorandi AFAM del 40° ciclo
Verso un padiglione della fusione a Venezia – le prime opere e performance musicali: 25’

Uriel Lopez-Momo-Bruna-Ottolenghi e Vadim Yanovskiy, Scuola Primaria Statale “Diego Valeri”
E l’energia dell’acqua e vento: 10’

L’evento è organizzato in concomitanza con l’inaugurazione della mostra Transition (ore 17:00, Magazzino del Sale), che presenta uno dei lavori per il futuro Padiglione della Fusione.

 

CONCERTO

 

Marino Baratello (1951)

Flautista , 2007 (7’)

Cecilia Vendrasco, flauto solo

 

La partitura per flauto solo di Marino Baratello delinea paesaggi sonori acerbi e focosi, carichi di una ripetitività ritmica ossessiva, talvolta ingenuamente “consolante”, talaltra imbrigliata verso un pensiero di suono non più melodico, né narrativo ma matericamente scientifico.

 

Cecilia Vendrasco

Diplomata in Flauto e Didattica della Musica presso il Conservatorio “Benedetto Marcello” di Venezia, laureata in Lettere Moderne e in Musicologia presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia, diplomata nel Corso di perfezionamento in Musica da Camera presso l’Accademia Incontri col Maestro di Imola, Cecilia Vendrasco ha svolto in qualità di solista un’intensa attività concertistica dedicandosi in modo particolare all’esecuzione del repertorio contemporaneo.

 

Heinrich Ignaz Franz von Biber (1644-1704)

Passacaglia dell’Angelo custode, 1676 ca (8’)

Marta Violetta Nahon, violino solo

 

Heinrich Ignaz Franz Biber con la Passacaglia dell’angelo custode, scritta nel XVII sec, cerca di sondare il mistero di ciò che è oltre la materia, con gli strumenti intellettuali e artistici propri dell’epoca cui appartiene. Il basso ostinato, costante e ripetitivo, rassicurante come un respiro divino, è una materia sonora da cui, grazie al libero arbitrio umano si plasmano variazioni talvolta suadenti, vellutate e talora rapide e pirotecniche, che ci proiettano in una dimensione astrale e luminosa. La fisica nucleare rende visibile l’invisibile, la musica di Biber lo rende udibile.

 

Marta Violetta Nahon

Diplomata in violino presso il Conservatorio di Piacenza sotto la guida di Carlo De Martini, ha poi conseguito il Master of Arts in Music Pedagogy presso il conservatorio della Svizzera Italiana di Lugano; in seguito ha approfondito lo studio dei metodi CML e Suzuki. Intraprende una consistente attività concertistica come free lance in diverse formazioni cameristiche e prestigiose compagini orchestrali classiche e specializzate in repertorio antico. È dottoranda presso il Conservatorio “Benedetto Marcello” di Venezia, con un progetto di ricerca volto alla valorizzazione del patrimonio della Biblioteca “Mario Messinis”.

 

Dario Michelon (1986)

RFX-mod – due studi per pianoforte amplificato ed elettronica (5-7’)

*Prima esecuzione assoluta

Dario Michelon, pianoforte

Davide Commone – realizzazione elettronica/regia del suono

 

RFX-mod: dispositivo sperimentale a confinamento magnetico, utilizzato presso il Consorzio RFX di Padova per studiare la fusione termonucleare e la dinamica del plasma ad alte temperature.

 

I dati generati dai campi magnetici all’interno del dispositivo sperimentale vengono sonificati (trasformati in suono) e trattati come materiale sonoro dotato di valore estetico. Il materiale musicale, integrato alle sonificazioni, ha la funzione di esaltarne la dimensione espressiva – come una cornice valorizza un dipinto – e di metterne in luce gli elementi musicali nascosti. In quest’opera, lo sguardo del compositore mira a svelare una prospettiva musicale su un universo sonoro inedito che, a un primo ascolto, può apparire caotico e indecifrabile.

 

Dario Michelon

Compositore e pianista, definisce la sua musica come olistica e situazionale. Le sue composizioni sono come camicie su misura, cucite con tante piccole figure, il cui risultato sonoro supera la somma dei singoli elementi. Le sue opere sono state presentate in varie rassegne e sale da concerto, tra cui: Asiago Festival, Accademia dei Concordi di Rovigo, Sala della Pinacoteca Comunale di Siena, Sala della Musica di Ferrara, Teatro Civico di Schio e Teatro Millepini di Asiago.

 
 
 

 

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