Dal 06/02/2025 al 21/03/2025
A plus A Gallery

L’animale che dunque sono

sinigaglia

Descrizione

36.000 anni dopo una mattina, Jacques Derrida, terminata la doccia, si trovava nudo davanti al suo animale domestico, il suo gatto, che lo osservava immobile.

E lì, Derrida, a tu per tu con il suo felino, provava un senso di pudore. Non davanti a una persona, ma al suo gatto; un animale. Questo incontro dava lo spunto a un seminario che il filosofo ha tenuto verso la fine della sua vita di cui il suo ultimo libro è la trascrizione: L’animale che dunque sono — un titolo che ispira la mostra personale di Mattia Sinigaglia in A plus A. Il dipinto Ti vede è il più rappresentativo in questa mostra. Una natura di un verde acceso, con un deserto all’orizzonte, accoglie una volpe immobile al centro.

L’animale guarda l’osservatore dritto negli occhi; l’unica interferenza tra loro è un’apparizione: un volto di donna greca enorme, ma trasparente, che invade la scena. Il dipinto di Sinigaglia è nato da un incontro reale e inaspettato con una volpe nei boschi presso il suo studio sull’Appenino tosco-emiliano ad un’ora da Bologna.

Mattia Sinigaglia vive e lavora attualmente tra Venezia e l’Appenino tosco-emiliano. Sinigaglia trae ispirazione da elementi simbolici presenti nella storia dell’arte, da figure di natura alchemica e nozioni di natura scientifica. In questo nuovo ciclo di lavori di piccoli dipinti scultorei e tele di grandi dimensioni il fil rouge è il rapporto e l’incontro tra animalità e umanità, un rapporto che oscilla tra l’unione e il distacco. La sua pratica è caratterizzata dall’alternanza di soggetti tra forme geometriche figurative e aniconiche, esplorando la doppia natura dell’essere umano e il tema della magia.

Nelle opere di Sinigaglia la figura dell’uomo e dell’animale appare spesso all’interno di uno spazio misterioso ritratto con colori vibranti, stimolando l’immaginazione più profonda negli spettatori. Le sue narrazioni visive costruite sul linguaggio pittorico aprono una dimensione in cui gli spettatori si connettono con il proprio io interiore attraverso rivelazioni inaspettate che vanno oltre il prevedibile.

Il simbolismo è al centro dell’espressione di Sinigaglia e questo collega il suo lavoro profondamente con le pratiche dell’arte simbolista del Rinascimento ma anche del XIX secolo. Questo simbolismo viene ora arricchito e interrogato da uno delle più grandi e fondamentali questioni pittoriche e filosofiche: l’incontro con L’animale che dunque sono.

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esempio: 27/03/2025
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