Dal 23/01/2016 al 09/02/2016
Fabbrica del Vedere
Ateneo Veneto di Scienze, Lettere ed Arti
Palazzo Franchetti
Fondazione Querini Stampalia

DELL'OTTICA

Ricordando Galileo Galilei

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Descrizione

DELL’ OTTICA
RICORDANDO GALILEO GALILEI

con Musica Venezia & La Fabbrica del vedere
per il Carnevale 2016
CREATUM OVVERO DELLE ARTI E DELLE TRADIZIONI

Sabato 23 gennaio ore 17.30
Inaugurazione della mostra Eppur si vede
materiali e immagini
a LA FABBRICA DEL VEDERE
Dal 24 gennaio al 26 marzo, dalle 17 alle 19, chiuso il martedì

Giovedì 4 febbraio
ore 16.30
FABBRICA DEL VEDERE
Visita guidata alla mostra Eppur si vede con Pasquale Ventrice

ore 18:00 ATENEO VENETO
Concerto La musica della Luna - I Galilei a Venezia
Ensemble Musica Venezia

Sabato 6 febbraio, ore 17.30
PALAZZO FRANCHETTI
Cine - concerto Parodiando i classici
A burlesque on Carmen, di Charlie Chaplin, 1915
The three must - get - theres, di M. Linder, 1922
con accompagnamento dal vivo di Ulisse Trabacchin

Martedi 9 febbraio, ore 17
FONDAZIONE QUERINI STAMPALIA
La magica lanterna e i suoi tempi
In collaborazione con il Museo del Precinema
Collezione Minici Zotti, Comune di Padova
con Carlo Montanaro e accompagnamento dal vivo di Ulisse Trabacchin


Non ha inventato lui il cannocchiale, ma se n’è servito sin da subito in modo egregio, scrutando e descrivendo le asperità della superficie lunare. Ai tempi di Galileo Galilei arte, scienza e artigianato si mescolavano ancora con esoterismo, eresia e immaginazione. E quindi in questo Carnevale 2016 che si rifà alle arti e alla tradizioni veneziane, in un posto come LA FABBRICA DEL VEDERE non si poteva che riferirsi a lui, alle sue scoperte, in parte, si sa, anche negate. Rammaricandosi solo che, tra un cannocchiale Leonardo Semitecolo (1750 ca), alcune anamorfosi sei-settecentesche, un caleidoscopio, un grande cromografo per lanterna magica, dei vetri lavorati da Romano Zen, l’ultimo ottico “fabbricatore” veneziano e, ancora, una carta da involto dell’occhialer veneziano Biagio Burlini (1750 ca.), alcune tavole dell’enciclopedie Diderot Diderot e D'Alembert, un graffio d’ironia sugli abitanti della luna di William Hogart, qualche testo scientifico del XVIII secolo, una pianta “a volo d’uccello” colorata a mano di Probst (1740) non si possa annoverare assolutamente nulla appartenuto al grande pisano. Ma a Carnevale tutto può succedere. Soprattutto quando, collegandosi all’Associazione Musica Venezia, questa riflessione (dell’ottica, ricordando Galileo Galilei) diventa anche musica con un concerto che giovedì grasso proporrà all’Ateneo Veneto, le musiche del padre, del fratello e dei contemporanei del primo “narratore” della Luna.

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