Dal 25/11/2016 al 26/11/2016
Fondazione Bevilacqua la Masa - Palazzetto Tito

Venezia uno sguardo al passato e un’opportunità per il futuro

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Descrizione

Storia di una sfida, di un equilibrio tra natura e uomini da sottrarre volta a volta alla precarietà, continuamente da riconquistare. Almeno a partire dall'anno Mille, Venezia ha dovuto sostenere una lotta quotidiana e di lunga lena contro l'insabbiamento della laguna. Gli innumerevoli fiumi che sboccavano in quel golfo dell'Adriatico, con il loro trasporto di sabbia e fango alimentavano la formazione delle paludi, alterando la salubrità dell'aria e minacciando, con la diffusione delle febbri malariche, la vita della città. Ma lo stesso processo di interramento delle acque interne costituiva una insidia mortale per l'avvenire di Venezia, perché portava alla distruzione dei suoi porti e al fatale declino delle sue economie marittime.

La lotta è continuata anche negli ultimi due secoli e richiede tuttora una fortissima concentrazione di intelligenze, tecnologie e risorse. Al di sotto della parabola spettacolare con cui Venezia si è affermata quale centro di prima grandezza nei traffici internazionali, Stato regionale fra i più potenti del mondo, patria delle arti e crocevia di culture, e da ultimo come città simbolo di una intera civiltà, scorre dunque una storia oscura e drammatica, che vede protagonisti pescatori, tecnici, periti idraulici, ingegneri alle prese con un habitat fragile e delicato. Non diversamente dagli abitanti attuali del pianeta, i cittadini di Venezia hanno dovuto fronteggiare i problemi di un microcosmo minacciato. Com'è stato possibile un tale successo? Dietro la riuscita del progetto tecnico si nasconde una più segreta e importante chiave per spiegare la vittoria della città. Una politica severa e lungimirante di conservazione degli equilibri naturali, il governo delle risorse e dei beni sotto il segno di una precoce e sorprendente «economia della riproducibilità», fanno dell'azione statale delle classi dirigenti veneziane un modello di condotta universale che ha pochi termini di paragone nella storia dell'Occidente.

Venezia porta di dialogo non solo culturale ma guida di sostenibilità e resilienza in chiave moderna. Così legata al futuro del Mediterraneo, al Nord Africa, al bacino del Mar Nero e fino al Golfo può essere e rappresentare un elemento di dialogo e stabilità, un esempio vitale di buone pratiche e una sfida internazionale alla quale non possiamo/dobbiamo sottrarci. In un’area geografica prossima all’Europa ove si registrano oggi una pluralità di sfide e tensioni sempre più di natura transnazionale, che investono la legittimità dei confini e delle strutture del potere statuale e degli equilibri e allineamenti regionali. Nel nuovo (dis)ordine che si sta delineando emerge un arco di trasformazione diffuso. Questo include paesi alla ricerca di un consolidamento, in alcuni casi difficili, degli equilibri socio-politici interni, è il caso di Marocco, Giordania, Tunisia e Egitto, Romania, Bulgaria e contesti caratterizzati da aperto conflitto e scontro, come in Iraq, Siria, Libia e Gaza, Ucraina.

La città di Venezia nella sua dimensione metropolitana in stretto e sinergico rapporto con la regione del Veneto può dare un contributo di analisi e comprensione, riconquistando la centralità di un tempo per favorire dialogo e partenariato propositivo, positivo sostenendo la democrazia e la difesa dei diritti

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