Traghetto del Buso e Ponte delle Tette
Prostitute e Ruffiani ai tempi della Serenissima

IL TRAGHETTO DEL BUSO
La Fondamenta del TRAGHETTO DEL BUSO si trova ai piedi del Ponte di Rialto e ricorda il luogo dove, fin dai tempi della Serenissima, uno storico servizio di gondole metteva in comunicazione le due rive del Canal Grande.
Pare che l’accesso allo stazio per imbarcarsi fosse così stretto ed angusto da meritarsi il nome di ‘buso’.
Lo spirito popolare ha poi ironicamente utilizzato il doppio senso ‘buso’ collegandolo al mestiere delle prostitute.
A conferma di questa interpretazione, nella sua ‘Guida de’ forestieri sacro-profana’ (della fine del 1600), Vincenzo Coronelli ricorda il traghetto con il nome ‘dei Ruffiani’, essendo quello un passaggio molto frequentato dai clienti delle prostitute e dai loro mezzani, che operavano nella zona delle Carampane.
Nel 1421 infatti, il Consiglio dei Dieci, aveva deciso di concentrare le molte prostitute presenti in città in una zona, nel sestiere di San Polo, conosciuta come “il Castelletto”.
Si trattava di un blocchetto di case molto alte e vicine tra loro che la Serenissima aveva ereditato alla morte dell’ultimo discendente della ricca famiglia Rampani.
Le meretrici che esercitavano la professione nelle case di Rampani: Ca’ Rampani, furono così chiamate ‘Carampane’.
IL PONTE DELLE TETTE
Nel XVI secolo, probabilmente per cercare di mettere un freno alla scandalosa pratica dell’omosessualità che dilagava in città, fu permesso alle cortigiane di esporre le proprie grazie, affacciandosi ai balconi per attrarre i clienti.
Il ‘Ponte delle Tette, che è circondato da case molto basse, era un luogo molto adatto per trasformare le finestre in vetrine a ‘luci rosse’.
Abbiamo trovato poi un’altra divertente suggestione legata al ‘buso’ nelle monete (più che altro gettoni) che venivano utilizzate fino alla prima metà del secolo scorso, per ‘passar traghèto’.
Il buso, in questo caso era utile per impilare le monete in modo che con il rollio della gondola non si muovessero, rischiando di cadere in acqua.
Sempre di ‘buso’ si tratta... quindi: "si fa presto a dire buso"!
Fonti: Tassini in 'Curiosità veneziane'
Sponsorizzato da
Disclaimer
I testi e le immagini inserite nei post sono solo in parte opere degli autori degli articoli e loro proprietà.
Immagini e testi sono talvolta tratte dal web indicando, dove possibile, fonte e autore e vengono pubblicate per scopi esclusivamente illustrativi, nel rispetto del comma 1-bis dell’articolo 70 della legge n. 633 del 22 aprile 1941, “Protezione del diritto d’autore e di altri diritti connessi al suo esercizio”.
Qualora la loro pubblicazione violasse specifici diritti di autore, si prega di comunicarlo per la tempestiva rimozione.