La Toponomastica - una guida preziosa

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La Toponomastica - una guida preziosa: vita, antichi mestieri e curiosità di Venezia

Alcuni nizioleti riportano termini ora desueti che ricordano un passato di fervida attività artigianale, commerciale ed industriale.


Calle delle Ballotte

Nel sestiere di san Marco, era la via in cui operavano gli artigiani che confezionavano le ballotte o palline impiegate nelle votazioni per le magistrature della Serenissima. Da queste deriva il termine ‘ballottaggio’ diffusosi poi in tutte le lingue. Si dice che, anticamente realizzate in cera, furono poi sostituite da altre in panno di lino perché non si attaccassero alle pareti delle urne. 

Sotoportego del Banco Giro


A Rialto, indicava il luogo dove operava la banca di Stato, nel cuore commerciale e finanziario della città. I ‘banchi’ di Venezia furono istituiti nel 1157.

Calle dei Cerchieri

Nel sestiere di Dorsoduro. Era il luogo in cui si forgiavano i cerchi di ferro necessari alla confezione delle botti. Un articolo molto importante in una città in cui il vino era una componente importante dell’alimentazione quotidiana.

Calle, Sotoportego e Corte de l’Indorador


Toponimo distribuito in varie zone della città, indicava il mestiere degli artigiani abili a rivestire con foglia d’oro mobili e cornici. Nei secoli XV e XVI godevano di altissima reputazione e spesso erano chiamati ad operare nei paesi e nelle corti straniere.

Fondamenta dei Felzi

Nel sestiere di Castello, indicava il luogo in cui i Felzeri confezionavano i Felzi (le cabine che anticamente riparavano i passeggeri delle gondole). Tassini in ‘Curiosità Veneziane’ racconta che il nome deriva dal fatto che in estate, per assicurare la frescura, le cabine erano coperte di foglie di felce.

Campo Mosca o delle Mosche

Nel sestiere di Santa Croce, indicava il luogo in cui erano fabbricati i falsi nei con cui le dame veneziane si abbellivano il volto. Erano pezzetti di stoffa di taffetà nero gommato. Questa usanza, immortalata in molti quadri del settecento veneziano, era normata da un complicato codice per cui la posizione della mosca sul viso assumeva diverso significato.

Un'altra e meno romantica attribuzione fa riferimento ai nugoli di insetti attirati dalla colla di un ‘calegher’ che qui operava.

Calle dei Nomboli

Nel sestiere di san Polo. Di incerta derivazione, secondo alcuni si riferisce alla presenza nel luogo di macellerie che esponevano tagli di carne (detti appunto nomboli). Secondo altri si trattava invece di fabbriche che confezionavano i ‘cai di corda’ detti anche nomboli da cui si ricavavano le micce per i cannoni.

Calle dei Ormesini

Nel sestiere di Cannaregio, si fabbricavano e vendevano certi drappi di seta provenienti in origine da Ormus, città dell’Asia.

Calle del Pistor

Ce ne sono molte, distribuite nei vari sestieri della città. Indicava il luogo in cui era la bottega di un panettiere, dal latino pistorius.

Calle del Pestrin

Toponimo piuttosto diffuso, si riferisce alle botteghe in cui si vendeva il latte. Anticamente vi era annessa la stalla per le vacche.

Calle delle Rasse

Nel sestiere di san Marco. La 'rascia' o rassa era un panno di lana ordinaria con il quale si coprivano le gondole, così chiamato dal regno di Rascia (Serbia) da cui proveniva. La stoffa era utilizzata anche per la confezione dei Felzi, le cabine delle gondole.

Calle del Scaleter

Più di una calle ha questo nome: significa ciambellaio, o più genericamente pasticcere. Le scalette erano infatti dolci che portavano impressi alcuni segni somiglianti ad una scala e venivano consumati specialmente durante i matrimoni. C’è chi dice avessero anche la funzione di deridere i signori di Verona (gli Scaligeri appunto) con cui i Veneziani avevano rapporti piuttosto burrascosi.

Barbaria delle Tole

Nel sestiere di Castello è una lunga via dove, fino a tutto l’Ottocento, esistevano vari magazzini di tole (tavole) per le opere di carpenteria. Barbaria deriverebbe dalla presenza nel luogo di alcune botteghe di barbiere oppure dal carattere burbero e selvatico dei montanari che lavoravano il legno.

Questa pagina è periodicamente aggiornata ed integrata.

Fonte: Tassini 'Curiosità Veneziane'


 

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