Il Mondo Novo e la nascita del cinema a Venezia

di Walter Fano

Il Mondo Nuovo e la nascita del cinema a Venezia

Diciamolo subito: il titolo è fuorviante. Ovviamente il cinema non è nato a Venezia...
Quello che voglio raccontarvi è semmai l'arrivo a Venezia del progenitore del cinema.

Ma partiamo da un affresco.

Questo affresco...

Realizzato da Giandomenico Tiepolo (figlio del più celebre Giambattista) su una delle pareti della casa di campagna di famiglia, iniziato probabilmente verso il 1750 e terminato solo nel 1791, aveva sempre intrigato gli esperti per quella sua atmosfera strana, quel suo mistero irriducibile.

Ma cosa c'è di così strano in questa opera? Beh, guardate voi stessi:

il pittore ha ritratto tutta una folla vista di spalle o di profilo, che assiste ad uno spettacolo invisibile.
Non era propriamente comune ritrarre persone di spalle, o peggio tutte solo di spalle!
Un'esecuzione davvero sorprendente. 

Personaggi sorpresi in atteggiamenti famigliari durante una scena pubblica. Ma niente a che vedere con l'estro sorridente di Longhi o di Guardi.
Il soggetto è incredibilmente moderno, di una stranezza funambolesca. Invitare a guardare ciò che non si vedrà. Uno spettacolo di strada, si direbbe. 

Tutte le categorie sociali mescolate, dal borghese panciuto con la parrucca al Pierrot uscito dritto dalle scene della commedia dell'arte, dalle popolane prosperose protese in avanti alla dama elegante con il cappello in testa e una mano sul fianco.

Ma il vero segreto è il personaggio arrampicato su uno sgabello e che tiene in mano una lunga bacchetta, una specie di asta, la cui estremità raggiunge il centro della scena.
Proprio lì, al centro, nascosto ai nostri occhi, c'è il protagonista principale.

Il popolo lo chiamava scatola magica o mondo novo.

Nella seconda metà del Settecento, in giro per Venezia, sostavano le prime scatole magiche, che attraevano e incuriosivano i passanti. Erano dei rudimentali visori in legno, sorretti da un treppiede, nelle quali attraverso un apposito foro munito di lenti si potevano vedere, a pagamento, delle immagini panoramiche, a volte anche con effetti tridimensionali, di varie parti del mondo, in special modo dell'America, allora chiamata Mondo Nuovo. Le immagini vennero ben presto associate all'apparecchio stesso, che prese così, nella parlata comune, questo nome.

La gente si accalcava per guardare quelle immagini di paesi lontani, portando  anche i bambini, proprio come in seguito al cinema (di cui il "Mondo novo" può essere considerato un progenitore).

Nella commedia I Rusteghi di Carlo Goldoni, ad un certo punto Lunardo dice: “Mio padre, quando ero giovane, mi diceva: vorresti vedere il Mondo nuovo? o vorresti che ti dia due soldi? io mi attaccavo ai due soldi ”

Nel film Il mondo nuovo di Ettore Scola, del 1982, si vede una scena con l'apparecchio in questione sulla destra.

Tecnicamente consisteva in una sorta di scatola al cui interno un fascio di luce (prima una semplice candela, poi una lampada ad olio), colpiva un'immagine trasparente (in genere immagini dipinte su lastre di vetro) e la proiettava ingrandita su un schermo bianco, sempre all'interno della scatola stessa.

Attraverso poi una lunga e contorta serie di invenzioni più o meno bizzarre, si arriva al 1895 con la presentazione del proiettore cinematografico, da parte dei fratelli Lumière, che paradossalmente essi stessi definirono un'invenzione senza futuro!

il 9 luglio 1896 i fratelli Lumière diedero pubblica dimostrazione della loro creazione a Venezia presso il Teatro Minerva (ex Teatro San Moisè).
Tra parentesi: ai primi dell'Ottocento questo teatro fu il trampolino di lancio di un giovane Rossini, che proprio qui ottenne i suoi primi successi di pubblico.

La prima proiezione cinematografica, strettamente per invito, suscitò grande entusiasmo. Le proiezioni si succedettero per circa due mesi. Il 22 agosto vennero proiettati alcuni filmati girati proprio a Venezia intitolati: I piccioni di Venezia (...), I vaporetti a Rialto e L'approdo di una gondola a San Zanipolo.

Ma la grande novità veneziana fu la prima "carrellata" (filmato in movimento) della storia del cinema; infatti i Lumière sistemarono una cinepresa a bordo di un vaporetto che scivolando sull'acqua, permise una ripresa in movimento del Canal Grande e dei suoi palazzi.

Nel link qui sotto trovate il video della carrellata in questione:

http://laltravenezia.blogspot.it/2011/12/il-primo-film-realizzato-venezia.html

 

Fonti:

M. Brusegan - E. Pascarella - P. Delerm

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