Halloween/San Martino

due feste e tradizioni a confronto

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Halloween/San Martino

tradizioni, simboli, feste popolari a confronto.

Il mese di Novembre è ricco di feste e tradizioni popolari molto sentite e partecipate.

In tutta Europa, fin dall’antichità, la notte di Ognissanti che precede la Commemorazione dei Defunti, si celebra con feste e riti che hanno radici e significati molto simili, a prescindere dall’appartenenza religiosa e dagli usi e costumi dei diversi territori.

Probabilmente in epoca romana, durante la festa dei Parentalia e quella della dea Pomona (dei frutti e dei semi), si ricordavano i defunti attraverso uno scambio di doni e cibo.

Secondo alcuni studiosi, anche la festa celtica di Samahain (fine dell’estate), aveva significato analogo.

I primi cristiani commemoravano i defunti vagabondando per i villaggi, per raccogliere elemosina e cibo in cambio di preghiere per le anime del Purgatorio.

Per l’occasione veniva preparato ed offerto ai questuanti un dolce: il “pane dell’anima”.

In tutta Italia, a partire dal basso Medioevo si ritrovano tradizioni, modi di dire, filastrocche per bambini e citazioni letterarie che rimandano a questi rituali.

Shakespeare, nella sua commedia “I due gentiluomini di Verona” menziona la festa di Halloween, quando uno dei personaggi accusa il suo maestro di “lagnarsi come un mendicante a Hallowmas”.

Ai nostri giorni Halloween mantiene i simboli relativi al culto dei morti: zucche intagliate come teschi, travestimenti per incutere paura, e formule minacciose per ottenere dolcetti.

San Martino

Diversa è la tradizione popolare da cui nasce il rito giocoso dei bambini veneziani a San Martino.

Non legato alla commemorazione dei defunti (San Martino si festeggia l’11 Novembre) mantiene la modalità della questua di porta in porta, per raccogliere dolcetti o soldini, il tutto accompagnato dal festoso e assordante rumore di pentole, mestoli e coperchi usati come tamburi.

I bambini veneziani accompagano il baccano infernale dei loro improvvisati strumenti musicali con la canzoncina:

San Martin xe 'ndà in sofita a trovar ea so' novissa (o nona Rita o nona Gigia) so' novissa no ghe gera san Martin col culo par tera.

E col nostro sachetìn cari signori xe S.Martin.

Non molto lontana dall'Arsenale, c'è la Chiesa di San Martino, che nella sua forma attuale, risalente al XVI secolo, segue il progetto di Jacopo Sansovino.

La festa di Halloween, importata in Italia solo negli ultimi anni, a Venezia ha raddoppiato le occasioni, per “grandi e piccini” di condividere momenti di divertimento ed allegria.

Le due ricorrenze non si sono sovrapposte né confuse, ma coesistono mantenendo intatti i rispettivi rituali e simboli.

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