La Biennale, Esposizione Internazionale di Arte e Architettura

una breve storia

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Breve storia della Biennale

L’idea di un’esposizione di arte contemporanea per promuovere le nuove tendenze ed avanguardie, nasce nel 1893 da una felice intuizione dell’allora sindaco-poeta Riccardo Selvatico ed un gruppo di intellettuali veneziani.

Il fermento culturale che animava gli incontri serali degli artisti nelle salette del caffè Florian, suggerì di organizzare con cadenza biennale una mostra di rilevanza internazionale.

Per dare maggior risalto all’evento si pensò di inaugurarlo l’anno successivo per celebrare le nozze d’argento dei regnanti Umberto e Margherita di Savoia.

L'effettiva inaugurazione si tenne invece due anni dopo, il 30 aprile del 1895.

Fin dalla prima edizione, la manifestazione ebbe tali risonanza e successo, che attualmente in tutto il mondo il termine ‘Biennale’ è sinonimo di grande evento internazionale ricorrente, a prescindere dalla sua frequenza.

Alle arti figurative si aggiunsero via via la Musica (1930) il Cinema (1932), il Teatro (1934).

La Biennale Architettura, destinata a diventare un appuntamento molto atteso non solo dagli addetti ai lavori, venne istituita solo nel 1980, inaugurando l'apertura al pubblico di uno spazio molto suggestivo della città: le corderie dell'Arsenale, occasione impagabile che offre al visitatore un'esperienza diretta e “tattile” dell'architettura.

“Un'esposizione con l'architettura e non sull'architettura”, come sottolineò l'ideatore della prima edizione, Paolo Portoghesi.

Venezia offriva così una ‘Biennale’ ogni anno, con l’alternarsi di Arte ed Architettura.

Con la Biennale Danza, che si aggiunse nel 1999, fu completato il panorama delle discipline artistiche proposte.

I Giardini del Sestiere di Castello furono scelti per la prima edizione, inizialmente allestita all’interno del Palazzo 'Pro Arte', che divenne ‘Padiglione Italia’ quando dal 1907 si aggiunsero intorno quelli di altre Nazioni.

Famosi architetti internazionali prestarono il loro talento per realizzare opere/contenitore con l’impronta dei diversi stili.

Tra loro e per citarne solo alcuni, il veneziano Carlo Scarpa, Josef Hoffmann, James Stirling, Alvar Aalto, Bruno Giacometti, ecc...

La Biennale di Venezia subì numerose riforme statutarie che si succedettero dopo quella di epoca fascista risalente al 1938.

Nel 1973 diventò un Ente Autonomo dello Stato e fu privatizzata nel 1998.

Con l’ultima riforma del 2004, da ‘Società di Cultura’ diviene ‘Fondazione’.

I Padiglioni: architetture del Novecento a confronto

Accanto all'odierno Padiglione Centrale, il cui primo nucleo fu costruito nel 1894 e da allora più volte ampliato e ristrutturato, ne sono sorti nell'ampio parco altri 29.

Costruiti in varie epoche a cura delle nazioni espositrici ed immersi nel verde, questi edifici costituiscono un'antologia di alto valore dell'architettura del Novecento.

Come abbiamo già detto, è del 1894 la realizzazione su commissione della municipalità veneziana del primo Palazzo delle Esposizioni ai Giardini, destinato a ospitare l'anno successivo la prima Biennale.

Il padiglione - allora chiamato 'Pro Arte' - fu edificato su progetto di Enrico Trevisanato e facciata liberty disegnata da Marius De Maria e Bartolomeo Bezzi.

Fino al 1905, tutti gli artisti utilizzarono questo spazio.

Sulla scia del successo ottenuto nelle prime edizioni, la Biennale incoraggiò i Paesi esteri a costruire un proprio Padiglione ai Giardini per esporvi le opere dei propri artisti (primo fu il Belgio nel 1907).

Alcuni significativi esempi di come si può declinare il concetto di modernità sono raccontati con le forme secessioniste di Josef Hoffmann, che tanto si discostano dai canoni della ‘Belle Époque’, 

Il Padiglione austriaco di Josef Hoffmann

il sorprendente e poetico impiego della luce e dell'acqua come materiali da costruzione di Carlo Scarpa

Carlo Scarpa

e l’avvenieristica gestione di volumi di Alvar Aalto.

Alvar Aalto

Queste sono solo alcune delle opere/contenitori che i Giardini della Biennale offrono ai sempre più numerosi ed attenti visitatori che ogni anno si aggiornano sulle tendenze di arte ed architettura, rimanendo talvolta perplessi ma quasi mai indifferenti.

 

Fonti: La Biennale

         Wikipedia

 

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