Gli Artigli del Leone

Venezia si difende

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Gli ARTIGLI DEL LEONE per difendere Venezia

La Laguna con la sua fitta rete di canali era il primo e naturale sistema di difesa su cui i veneziani contavano in caso di attacco nemico.

Infatti i bassi fondali, le secche e le barene rendevano difficilmente navigabile lo spazio acqueo intorno al più antico insediamento della città, quello di Rivo Alto.

Rimuovere le bricole e le palancole che segnavano i canali percorribili era la prima mossa tattica per rendere impossibile raggiungere la città dalla terraferma.

Il pericolo poteva venire dal mare ma i veneziani si erano attrezzati anche per questa eventualità, schierando una flotta di stanza all’Arsenale pronta ad intervenire.
Lo stesso nome del Sestiere di Castello, il più orientale e vicino alle bocche di porto, fa sicuramente riferimento ad una struttura militare bizantina lì collocata, ma non sappiamo molto di più sulle primitive fortificazioni predisposte intorno e nella città.

Cosa rimane visibile ancora oggi delle antiche strutture poste a difesa di Venezia?

I resti più antichi sono quelli della TORRE delle BEBBE, nella laguna sud vicino a Chioggia, che sorvegliava i confini con il territorio di Padova sulle rive del Medoacus minor (nome romano di un ramo del fiume Brenta).

Sempre vicino a Chioggia, area strategica per la difesa della città, si trova il FORTE di SAN FELICE.

Originariamente si trattava di una torre lignea, innalzata su un isolotto emerso nell'area nord dell'antica Clodia Minor, che segnalava l'ingresso alla laguna.

Nel 1385, dopo la Guerra di Chioggia, che aveva visto la Repubblica di Venezia attaccata da quella di Genova, il sito fu riconosciuto come fondamentale luogo strategico per garantire la sicurezza della laguna sud.

Al primo nucleo originario, dal 1538 seguirono successivi ampliamenti ad opera della Serenissima.

L'attuale struttura del forte, sul modello di altre fortificazioni veneziane, vista dall'alto assomiglia a una stella a cinque punte e ricorda il Castello di Famagosta a Cipro.

Il suo bellissimo portale in pietra d'Istria fu progettato dall'architetto Andrea Tirali.

Risale al XIV secolo la costruzione del vero e proprio sistema di fortificazioni con cui la Repubblica circondò Venezia.

Sul fronte del mare, a sorvegliare le bocche di porto, fu approntato un sistema di isolette artificiali a forma di ottagono, munite di potenti artiglierie.

Nell'isola di Poveglia è ben visibile la struttura di uno degli ottagoni meglio conservati.


Il Porto del Lido era controllato dai cannoni del Forte di sant'Andrea, capolavoro dell’architetto Michele Sanmicheli, della metà del ‘500, citato anche dal Vasari nelle sue ‘Vite’ e descritto nelle ‘Memorie’ di Giacomo Casanova, che dal marzo al luglio del 1743 vi fu rinchiuso.
Delle difese di terraferma rimane a Mestre, in Piazza Ferretto, l’unica torre superstite del Castello di Mestre.

 

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