La Basilica di San Pietro di Castello
l'antica Cattedrale di Venezia

La Chiesa di San Pietro di Castello
Sul campo erboso di San Pietro di Castello, nell’antica isola di ‘Olivolo’ ora il sestiere di ‘Castello’ sorge la Basilica dedicata a San Pietro apostolo, edificata intorno al 841 per volere del potente vescovo Orso Partecipazio, sull’area di una costruzione più antica consacrata ai santi Sergio e Bacco.
Il tempio ha una grande rilevanza nella storia di Venezia perché sorge in uno dei primi e più importanti centri commerciali, politici e religiosi della città.
Dapprima sede vescovile, dipendente dal Patriarcato di Grado, divenne poi cattedrale e sede patriarcale fino al 1807, anno in cui il titolo passò alla basilica di San Marco.
La chiesa fu ricostruita in tempi diversi e le sue forme attuali seguono il progetto del 1556 di Andrea Palladio, portato a termine, dopo la sua morte, dagli architetti Francesco Smeraldi e Giangirolamo Grapiglia nel 1621.
La facciata in pietra d’istria, dalle forme classiche ispirate a geometrie di grande armonia, ricorda la chiesa del Redentore alla Giudecca (anch’essa capolavoro del Palladio).
L’interno di ampie dimensioni a croce latina è a tre navate, inondate spesso da giochi di luce che allargano lo spazio, creando l’impressione di una maggiore vastità.
Di notevole fattura è l'altar maggiore del 1649, in marmi policromi intagliati, realizzato su disegno di Baldassarre Longhena e contenente un'urna con le spoglie del primo Patriarca di Venezia: San Lorenzo Giustiniani.
Nella navata destra si scorge un trono in pietra detto ‘Cattedra di San Pietro’ che, secondo la tradizione era il seggio del Santo ad Antiochia.
Lo schienale è formato da una stele funeraria di arte arabo-mussulmana decorata con un'iscrizione del Corano in caratteri cufici.
Sono molte le opere di pittori illustri che adornano le pareti della basilica, tra queste la ‘Madonna col bambino e anime purganti’ di Luca Giordano e ‘San Giovanni evangelista, San Pietro e Paolo’ di Paolo Veronese.
L’alta e isolata torre campanaria, edificata da Mauro Codussi intorno al 1490 è rivestita con lastre di pietra d’Istria che le donano un candore molto suggestivo.
Fonti: Le chiese di Venezia, a cura di S. Vianello
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