Intrighi internazionali a Venezia tra spie, templari e travestimenti
Papa Alessandro III e Federico Barbarossa
Nel sestiere di san Polo, una trave del ‘Sotoportego de la Madonna’ vicino al campo sant’Aponal, riporta una curiosa incisione:
“ALESSANDRO III IL SOMMO PONTEFICE FUGIENDO L’ARMI DI FEDERICO IMPERATORE VENENDO A VENEZIA QUI RIPOSSO’ LA PRIMA NOTTE ET POI CONCESSE INDULGENZA PERPETUA IN QUESTO LOCCHIO DICENDO UN PATER NOSTER ET UN AVE MARIA TIBI NOT SIT GRAVE DICERE MATER AVE L’ ANNO MCLXXXVII CON LA CARITA DEI DEVOTI SILUMINA GIORNO E NOTTE DA DIVOLTI L’ ANNO MDCCCXXX"
L’avvenimento si riferisce al 1177 anno in cui il Papa Alessandro III si recò a Venezia per partecipare alla stipula della pace tra l’Imperatore tedesco e la Lega Lombarda.
Il Doge Sebastiano Ziani si era infatti proposto come mediatore tra le parti, essendo i rapporti tra Impero e Chiesa particolarmente tesi, anche per la scomunica che Alessandro III aveva pronunciato contro l’Imperatore.
La leggenda narra che il Pontefice fosse entrato in città in incognito perché aveva avuto notizie di un complotto ordito dal Barbarossa per eliminarlo.
Proprio di questo sotoportego e della vicina 'Calle del Perdon' così scrive il Tassini in ‘Curiosità veneziane’:
“Nacque questo nome dalla tradizione che nel prossimo Sottoportico, detto della Madonna per un altarino sacro alla Vergine, avrebbe riposato Alessandro III fuggente dalle persecuzioni del Barbarossa la prima notte del suo arrivo a Venezia, ed abbia concesso indulgenza perpetua a chi in questo (luogo) recitasse un Pater ed un’Ave. Di tale tradizione conservasi memoria intagliata in legno all'ingresso del Sottoportico...”.
Non è un caso che la calle su cui si apre il sotoportego si chiami ‘del Perdon’ perché, a perpetua memoria di un luogo che garantì la sua sicurezza, il Papa concesse di rimettere i peccati ai penitenti che qui si fossero recati in processione. Alcune croci, scolpite sugli stipiti di marmo all'entrata e all'uscita della calle, segnalano la sacralità del luogo.
In tempi recenti all'altarino fu aggiunta l'immagine del Papa dormiente.
Secondo alcuni, questa zona fu scelta dal Papa anche perché considerata particolarmente sicura in quanto presidiata dai Cavalieri Templari i cui simboli, le croci inserite in un ovale, sono visibili lungo il percorso dei penitenti.
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