Il fantasma di Giorgione

la Venezia falsofila del'600

il fantasma di giorgione

Stregonerie pittoriche di Pietro della Vecchia nella Venezia falsofila del '600

di Enrico Maria Dal Pozzolo

Nell’estate del 1675 il pittore Pietro della Vecchia, ormai anziano, scoppia a ridere di fronte a un Autoritratto di Giorgione che un mercante veneziano tentava di vendere al cardinal Leopoldo de Medici: riconobbe di averlo eseguito 32 anni prima su richiesta di suo suocero, l’artista fiammingo Nicolas Rénier.

Da questo episodio prende avvio la ricostruzione dell’attività falsificatoria del Vecchia proposta nel presente volume, che lo svela alle prese con la riproposizione delle maniere di molti maestri del ’500 (oltre a Giorgione, Tiziano, Palma il Vecchio, Savoldo, Paris Bordon, Jacopo Bassano, Tintoretto, Veronese) e del ’600 (Saraceni, Fetti, Ribera).

Tali capacità di travestimento stilistico lo resero all’epoca celebre e assai temuto: in molti caddero nei suoi tranelli, orditi per sfide con se stesso e a un contesto inguaribilmente retrospettivo, ma anche per condizionamenti mercantili che videro la complicità di consulenti e critici illustri come Marco Boschini e Paolo del Sera.

Una vicenda oscura e affascinante, con vari punti di contatto col presente, che ripropone l’interrogativo su cosa davvero s’intenda per originalità artistica e che conduce in ambienti ambigui, misteriosi, perfino negromantici.

 

 

 

 

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