25/01/2020 Ora 20:45
Parrocchia San Michele Arcangelo

La voce del bosco

Docufilm di Dimitri Feltrin sulla tempesta Vaia

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Descrizione

Sabato 25 gennaio (alle 20.45) proiezione alla Parrocchia San Michele Arcangelo:

Un viaggio con l’artigiana e fisarmonicista Francesca Gallo tra la natura e le persone colpite dal fortunale del 2018

A QUARTO D’ALTINO “LA VOCE DEL BOSCO”, IL DOCUFILM DI DIMITRI FELTRIN SULLA TEMPESTA VAIA

Dopo il successo della serata a San Donà di Piave, “La voce del bosco”, il docufilm di Dimitri Feltrin sui boschi e le genti delle montagne bellunesi colpite nel 2018 dalla tempesta Vaia, arriva sabato 25 gennaio (ore 20.45) alla Parrocchia San Michele Arcangelo di Quarto d’Altino – VE (piazza San Michele, 50).

A margine della proiezione, Francesca Gallo, protagonista del film e ultima artigiana in Italia a realizzare a mano armoniche a mantice, si esibirà in un breve concerto dedicato agli alberi che cantano.

Alla serata sarà presente il regista Dimitri Feltrin.

Il racconto e le immagini de “La voce del bosco” ci portano tra le valli, lungo i sentieri, sull’orlo dei dirupi, nei borghi abitati da poche decine di abitanti, al cospetto di alberi sconosciuti ai più, ma carichi di valori simbolici, storici e affettivi. Con Francesca, ascolteremo il bosco e scopriremo i suoi alberi, quelli che cantano. Ammireremo il ritratto delicato, poetico, del mondo dolomitico agordino, e più in generale della montagna bellunese: viva, dignitosa, laboriosa, burbera e saggia. Osservando le montagne, tenteremo di ascoltare e comprendere La voce del bosco.

L’ingresso alla proiezione è libero con offerta consigliata a partire da euro 5,00.

Prenotazioni su www.eventbrite.com

Il ricavato verrà destinato alla ricostruzione dei sentieri agordini della Val Biois.

Info: Marina – 345.5804078

L’appuntamento è promosso dal Presidio  Laudato  Sì di  Altino, punto di aggregazione e di riferimento per le persone che vogliono approfondire e vivere la propria vocazione ecologica integrale. È presente nel territorio con tre “Tende”: l’unità pastorale di Altino – Portegrandi – Quarto d’Altino, il monastero di Marango e la biofattoria didattica Rio Selva a Preganziol.

Hanno colaborato alla realizzazione della serata, Distretto di  Economia  Solidale "Oltreconfin", CSA Veneto, Amico Albero di Mestre, Mountain Wilderness, Ecoistituto Veneto Alex Langer di Michele Boato.

“La voce del bosco” (ITA - 2019)

regia Dimitri Feltrin

con Francesca Gallo

Il film ha il patrocinio di Provincia di Belluno, Provincia di Treviso, Unione Montana Agordina, Comune di Belluno, Comune di Treviso e Associazione Culturale Martondea, con la collaborazione di Fondazione Benetton Studi Ricerche; patrocini: Provincia di Belluno, Provincia di Treviso, Unione Montana Agordina, Comune di Belluno, Comune di Treviso.

Nell’autunno del 2018 la montagna bellunese è stata messa alla prova dal maltempo, ma la sua cultura continua a radicarsi tra le valli, grazie a donne e uomini che si impegnano a mantenerla viva. La celebre artigiana e fisarmonicista Francesca Gallo ci accompagna in un viaggio alla scoperta degli alberi e della cultura agordina, fatta di musica, danze e antichi mestieri. Un lavoro di comunità che fa risuonare, limpida e vitale, La Voce del Bosco. Francesca costruisce fisarmoniche nella sua piccola bottega di Treviso, ereditata da papà Luciano, che le ha trasmesso la passione per la musica tradizionale e per il lavoro artigiano. È rimasta l’ultima artigiana in Italia a realizzare completamente a mano armoniche a mantice, fisarmoniche e organetti in legno. Le sue creature sono ambite da fisarmonicisti del panorama internazionale e finiscono sui palcoscenici più importanti del mondo, ma nascono nel bosco. L’attività di Francesca, infatti, inizia dall’individuazione di quelli che lei stessa definisce “gli alberi che cantano”, quegli alberi che successivamente trasformerà in strumenti musicali. Francesca seleziona i “suoi” alberi nei boschi dell’Agordino, una delle zone più colpite dall’ondata di maltempo che nell’autunno del 2018 ha messo a dura prova la montagna veneta, distruggendone buona parte del patrimonio arboreo. Francesca ci accompagna in un viaggio alla scoperta delle donne e degli uomini che in quelle terre hanno scelto non solo di fissare la propria dimora e di radicare la propria esistenza, ma anche di coltivarne i mestieri, di valorizzarne la cultura, di rigenerarne le tradizioni. Tra essi c’è Attilio, sapiente artigiano del legno, che con le travi recuperate dei tabià di Cogul del XVI secolo realizza piccole ma incredibili sculture. C’è Paolo, giovane e vivace liutaio, che ha scelto di svolgere la propria attività nella pace di Garès. E poi ci sono Antonia, che ha riscoperto l’arte della filatura e della tessitura e la trasmette alle giovani donne agordine; il Tita, che scava il legno fino a ricavarne gli “Olt da Riva”, le grottesche maschere in legno da sfoggiare a carnevale. C’è Dunio, il celebre muralista che narra nelle sue opere le storie della vallata; c’è Sara, giovane ricercatrice che indaga il rapporto tra letteratura e montagna. E c’è anche Mayra, che ha voluto mantenere il pascolo del nonno, scontrandosi con le quotidiane difficoltà della vita in montagna. Vecchi e giovani, donne e uomini, tutti con storie diverse da portarsi dietro, ma tutti che si muovono ai margini del bosco e che ogni giorno lo vivono e ne ascoltano la voce. Quella voce che sgorga, gioiosa e malinconica, affascinante e inquietante, dall’opera di donne e uomini che continuano a legarsi tra di loro in forma di comunità. Quella stessa comunità che si manifesta, vitale e unita, durante la Zinghenesta, il carnevale che anima le strade e le piazze di Falcade e Canale d’Agordo.

Dimitri Feltrin

Giornalista e videomaker di Trevignano (TV). Nato nel 1979, si laurea in Lettere, indirizzo teatro e spettacolo, nel 2004. Segue un corso di qualifica da operatore di ripresa e inizia immediatamente a lavorare per produzioni televisive. Nel marzo del 2005 contribuisce a fondare il Tg Treviso di Rete Veneta, dove assume il ruolo di cronista – che svolge sempre con la sua telecamera al seguito - e redattore. Nel 2009 diventa giornalista professionista. Dal 2011 lavora come libero professionista nel campo del giornalismo e delle produzioni audiovisive. Nel 2017 consegue la laurea magistrale in Antropologia culturale a Bologna. Attualmente ricopre la carica di vicesindaco a Trevignano (TV).

Ha realizzato due reportage di viaggio, documentando i progetti dell'Associazione Culturale Ostrega!: Ostrega! in tour (2010), trasmesso in 10 puntate da Rete Veneta, e Ostrega! – Fino alla fine del mondo (2012), trasmesso dall'emittente Antenna 3 Nordest. Ha diretto e prodotto i documentari Il doCUEOmentario, Il lato nascosto dei Los Massadores (2013); La Ragazza delle scarpe (2014), Il Viandante del Sole (2014), Cresceranno le siepi (2016), Asfalto (2018).

Francesca Gallo

Nasce a Treviso nel 1976, si diploma in canto lirico nel 2002 presso il conservatorio di Castelfranco Veneto (TV), studia fisarmonica fin da bambina.

All’età di sedici anni si appassiona alla musica di tradizione orale e per gioco comincia un recupero di canzoni, storie di vita, testi inediti andando a intervistare le persone semplici, quelle che apparentemente non avevano nulla di interessante da raccontare. In bicicletta, con la fisarmonica in spalla e il registratore in tasca ha fatto migliaia di km in oltre due decenni di recupero. Nel 2004 è partita per Belgio e Canada sempre con registratore, fisarmonica e i soldi per una telefonata. Centinaia di ore di registrazione, centinaia di storie di vita raccolte, centinaia di canzoni recuperate a morte certa. Francesca è figlia di Luciano Gallo, costruttore di fisarmoniche, fondatore del marchio “Galliano”. Al fianco del padre nella sua piccola bottega artigiana, ha passato anni e condiviso con lui la passione per la musica tradizionale, tanto da arrivare a maturare la decisione di riprendere l’attività paterna per salvare un mestiere che altrimenti sarebbe andato perduto. Dal 2011, infatti, ha riportato in vita i due marchi di produzione “Galliano” e “Ploner” e la omonima bottega, situata nel quartiere di Fiera, alle porte di Treviso, unica bottega artigiana col 90% di autonomia, almeno a livello nazionale, per la costruzione di fisarmoniche, organetti, armoniche a mantice.

 

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