Tipi seduti al chiuso
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Descrizione
TIPI UMANI SEDUTI AL CHIUSO
Vorrei ritrarre all’inizio la biblioteca di quartiere di una citta d’inverno. Un antro di calore casualmente molto ben fornito per passione singolare della direttrice, con 3 o 4 impiegati fissi.
Questi ranghi di libri e tavoli a volte singoli a volte condivisi diventano un habitat di sicurezza e di conforto, ma anche di litigio e violenza, di un’umanità varia e spesso disperata o problematica o chissà, particolarmente felice: la donna che si rifugia lì perché a casa c’è un uomo violento, i fidanzatini che entrano per limonare ma poi trovano un libro perché li si fa così e allora alla fine un po’ limonano un po’ leggono un po’ fanno sesso in bagno, il senza tetto che ci passa le giornate per scaldarsi, fare due chiacchere e leggere i russi, e passare un tempo diverso a contatto di persone che sono gentili con lui in modo normale, che lo fanno sentire integrato, gli universitari sotto esame e sotto anfetamine, nervosi scattosi, voraci, la traduttrice di poesie, poetessa anch’essa, il pensionato solo... una commedia umana svariata, innamorata, felice, spiazzata, dolente tutta china su delle pagine di carta che girano e girano e penne che scrivono e graffiano i fogli fino a diventare, a volte, un concertato musicale.
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