Dal 27/10/2023 al 29/10/2023
Arsenale di Venezia

Querini Opera

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Descrizione

Pietro Querini “naufraga” all’Arsenale.

Dalla Norvegia a Venezia sulle tracce del viaggio che ha dato vita a uno dei piatti più rinomati in Italia: il baccalà.

All’Arsenale dal 27 al 29 ottobre lo spettacolo “Querini Opera” ripercorre la storia del viaggiatore veneziano mentre lo spazio Arena Querini ospiterà momenti di approfondimento su cucina, viaggi, arte e cultura.

Un viaggio a ritroso dalla Norvegia a Venezia. Sarà la storia del patrizio veneziano Pietro Querini e del suo naufragio ad incantare il pubblico dell’Arsenale, nelle Tese delle Nappe, negli spazi gestiti da Vela spa per conto del Comune di Venezia, da venerdì 27 a domenica 29 ottobre.

Nella culla della marineria della Serenissima andrà in scena “Querini Opera”, uno spettacolo che proietterà i visitatori in un viaggio attraverso i secoli, per ripercorrere il naufragio del nobile e della sua ciurma a Røst, nelle Isole Lofoten, nel gennaio del 1432. Una storia che parla dell’incontro tra due culture diverse, dove al centro c’è uno degli alimenti diventati simbolo del viaggio di Querini, del Veneto e dell’Italia intera: il baccalà.

Responsabile del progetto “Querini Opera” a Venezia è Hildegunn Pettersen, la quale - sin dal 2012 - ha lavorato con passione per garantire che il progetto raggiungesse un palcoscenico internazionale.

La musica è composta da Henning Sommerro, mentre il libretto è scritto da Ragnar Olsen. La colonna sonora spazia tra diversi generi musicali – dall’opera classica al canto gregoriano, dal folk norvegese alla musica contemporanea - ed è eseguita in un alternarsi di lingue: i personaggi italiani si esibiscono in italiano, gli abitanti delle Lofoten cantano nel loro dialetto e Skarven (il cormorano), uccello marino mitologico nonché voce narrante, in inglese.

Tutto ciò rafforza il concetto della comprensione reciproca legata alla musica, che non necessita del ricorso alle parole. Sul palco costruito ad hoc all’Arsenale sfila un cast di circa 100 elementi, tra cantanti d’opera, cantanti professionisti, voci bianche e molti volontari provenienti da Røst.

“La nostra tavola racconta molto di ciò che siamo, della nostra comunità - dichiara l’assessore al Turismo del Comune di Venezia, Simone Venturini - Questo spettacolo, attraverso la storia di Querini, mostra infatti come Venezia sia sempre stata avamposto di scambi commerciali e culturali grazie anche all’intraprendenza dei suoi mercanti. Un’intraprendenza che è nel nostro DNA tanto quanto l’apertura verso popolazioni lontane. Querini Opera è una grande produzione che rimetterà per un weekend al centro dell’attenzione il baccalà, uno dei grandi ambasciatori della nostra cucina, e potrà dar vita a nuove collaborazioni con territori da sempre in relazione con la laguna. Un grande ringraziamento a tutti coloro che hanno reso possibile questo evento e, soprattutto, alla comunità di Røst, con cui abbiamo collaborato gomito a gomito”.

Nei pomeriggi delle tre giornate si potrà prendere parte ad eventi legati alla cultura, all’arte e alla cucina artica, raccolti nel programma “Arena Querini” che anticiperà l’inizio delle rappresentazioni. Arena Querini è un luogo d’incontro tra le aziende italiane e norvegesi che operano nel settore dei prodotti ittici e dei viaggi, un luogo dinamico tra cucina di mare, viaggi, arte e cultura.

Sarà possibile assistere a show cooking, conferenze e intrattenimento musicale, gustare delizie culinarie, sperimentare diversi sapori italiani e norvegesi in chiave moderna e partecipare a momenti di approfondimento per vivere l’esperienza delle tradizioni marittime del passato e delle opportunità del futuro.

Orari spettacoli

venerdì 27 ottobre, ore 19.15 première
sabato 28 ottobre, doppio spettacolo alle 18.15 e 20.45
domenica 29 ottobre, ore 18.15.

Ogni spettacolo è anticipato da una breve introduzione (pertanto gli spettacoli inizieranno effettivamente alle ore 19.30, 18.30 e 21.00).

Per informazioni: https://www.querini.no/it/

La storia

Pietro Querini fu uno dei personaggi più emblematici della Serenissima, capace di trasformare un naufragio in un successo culinario senza tempo. Come noto, era partito il 25 aprile del 1431 da Candia, allora veneziana, con la sua nave “Cocca Querina” sulla rotta delle Fiandre con un equipaggio di 68 uomini.

A bordo vino Malvasia, pepe, zenzero e altre merci preziose dello Stato da mar che avrebbe scambiato con stoffe fiamminghe. Invece riportò al Doge Foscari del pesce secco che i pescatori dei Mari del Nord chiamavano stoccafisso (stokfisk) e che è diventato nei secoli uno dei piatti più prelibati di Venezia e di tutto il territorio della Repubblica Serenissima.

Il patrizio Querini a Candia gestiva un feudo per conto della Serenissima e qui produceva il vino Malvasia che veniva utilizzato come pregiata merce di scambio. A poco più di un mese dalla partenza la Cocca urtò uno scoglio nello stretto di Gibilterra. Tra varie peripezie, bufere e nubifragi, l’equipaggio fu costretto ad abbandonare la Cocca e, a bordo di una disastrata scialuppa, con pochi superstiti marinai stremati dalla fatica, dalla fame e dalla sete, approdò sullo scoglio di Sandøya dove trovò un riparo e qualche misero alimento. Furono gli abitanti dell’isola di Røst, nell’arcipelago delle Lofoten in Norvegia, oltre il Circolo Polare Artico, ad accogliere Pietro Querini e i superstiti dell’equipaggio e a donare loro - nel giorno della loro partenza, il 25 gennaio del 1433 - il baccalà (stoccafisso) che portarono al Doge Francesco Foscari.

Nel 1932, in ricordo di Querini è stata eretta una stele nello scoglio di Sandøy. Ogni anno, nel mese di agosto, a Røst si svolge il Querinifest, una manifestazione che - tra concerti, spettacoli e appuntamenti - rievoca il naufragio e il miracoloso salvataggio di Querini.

 

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