Le marionette georgiane del Teatro Gabriadze
al Teatro Goldoni
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Descrizione
DAL TEATRO GABRIADZE LE MARIONETTE GEORGIANE ANIMANO IL PALCOSCENICO VENEZIANO CON RAMONA, LA STORIA TRAGICA DI DUE TRENI INNAMORATI
23>24 febbraio
ALFREDO E VIOLETTA – debutto in prima nazionale
25>27 febbraio
Spettacoli in lingua originale con sovratitoli
Dopo il successo di Tempest project per la regia di Peter Brook, al Teatro Goldoni continuano gli appuntamenti internazionali della Stagione Scenari senza confini che per il Carnevale porta a Venezia le originali marionette georgiane del Teatro Gabriadze: il 23 e il 24 febbraio va in scena Ramona, la storia tragica di due treni innamorati mentre da venerdì 25 a domenica 27 debutta in prima nazionale lo spettacolo Alfredo e Violetta.
Ramona è la tragica storia d’amore tra due treni. In una piccola stazione ferroviaria del Caucaso Ramona, una locomotiva capace di muoversi per soli 300 metri per volta, è in attesa del ritorno dell’eroico Ermon, una locomotiva partita per un lungo viaggio verso la Siberia. La loro separazione dura prima mesi, poi lunghi anni che gli eroi affrontano distanti l’uno dall’altra nella buona e nella cattiva sorte fino a quando un circo itinerante non arriva in città e la vita di Ramona cambia per sempre. Gli amanti lontani si incontreranno di nuovo, ma in quali circostanze? Riusciranno a ritrovare l’amore perduto?
Gabriadze è maestro nel mescolare umorismo a dolore straziante in uno stile teatrale unico ambientato in un mondo di figure animate e marionette misteriosamente umane.
La storia del Teatro di Marionette Gabriadze è iniziata nel 1981 con lo spettacolo Alfredo e Violetta, dove la storia di amore eterno, nota ai più grazie al romanzo di Alexandre Dumas (figlio) La signora delle camelie e all’opera di Giuseppe Verdi La traviata, trovava nuova linfa vitale grazie a Rezo Gabriadze. Quarant’anni più tardi, lo spettacolo torna in scena con una nuova versione che tuttavia lo storico fondatore non ha visto conclusa prima della sua scomparsa nel giugno del 2021. Durante il suo ultimo anno di vita Rezo Gabriadze riscrisse quasi interamente lo spettacolo, aggiungendoci nuovi personaggi e adattando l’ambientazione. Realizzò inoltre bozzetti per i personaggi e gli oggetti di scena che sono stati poi utilizzati come punto di partenza per realizzare le scenografie di questa nuova interpretazione dello spettacolo. Il lavoro iniziato da Rezo è stato completato dal direttore artistico del teatro, Leo Gabriadze, che ha dato vita a questa reinterpretazione.
Lo spettacolo è ambientato nella Tiblisi degli anni ’90, Alfredo è un astrofisico rifiutato da Violetta, che si allontana dalla sua città per partecipare ad un simposio in Italia. In Georgia scoppia la guerra civile mentre lui è ancora lontano e gli diventa impossibile tornare in patria. Alfredo è così obbligato a mantenersi cantando in strada; il suo pezzo forte è naturalmente Tbiliso, la nostalgica canzone in omaggio alla sua città natale.
Rezo Gabriadze è stato pittore, scultore, regista teatrale e cinematografico, drammaturgo e autore, la cui energia creativa è stata forza motrice per il teatro ed è stata in grado di rivitalizzare l’arte medioevale delle marionette rendendola parte indispensabile della cultura georgiana.
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