Gran Cabaret Carlo e Carlo
celebrazioni per i 400 anni del Teatro Goldoni
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Descrizione
Uno spettacolo in quattro puntate, una sfida incalzante a colpi di parole su un unico palcoscenico conteso dai due drammaturghi veneziani per eccellenza, Carlo Goldoni e Carlo Gozzi.
Giovedì 30 marzo, alle ore 19.30, Palazzo Grimani apre le porte al Gran Cabaret Carlo e Carlo, un progetto di Luca Scarlini che nei panni del narratore racconterà le schermaglie tra Gozzi e Goldoni, interpretati da Anna De Franceschi e Maria Grazia Mandruzzato e accompagnati dal clavicembalo di Riccardo Favero.
Lo spettacolo – che proseguirà con altre tre puntate il 20 e 27 aprile e il 4 maggio – rientra nelle celebrazioni per i 400 anni del Teatro Goldoni, un cartellone di eventi promosso dal Teatro Stabile del Veneto-Teatro Nazionale assieme al Comune di Venezia e la Regione del Veneto che, oltre ai grandi palcoscenici, animerà palazzi e luoghi insoliti della magica Venezia.
Gran Cabaret Carlo e Carlo è un’occasione per conoscere il teatro nella sua evoluzione, tra manifesti, allusioni, amori, prime attrici caparbie, impresari angustiati e poeti in cerca di successo. Carlo Goldoni contro Carlo Gozzi, e viceversa, nel mondo degli attori, tra arrivi e ritorni. A colpi di versi, per accattivarsi la simpatia del pubblico. Affiancati da agguerrite attrici in bellissimi costumi. Un salto nel passato, per tornare al Teatro di San Luca, dove andava in scena lo ‘scontro’ per accaparrarsi pubblico e palcoscenico. Una sequenza di avventure, capricci, svenimenti e controscene per raccontare la movimentata gloria del teatro veneziano del Settecento.
E così Palazzo Grimani diventerà, come nel Settecento, una ‘giungla’ di rivalità, doppi sensi, vissuto da poeti in cerca di fama. La nobiltà investiva su teatri e ritrovi, mentre nel Ridotto si spennavano i forestieri al gioco d’azzardo. Carlo Goldoni e il suo acerrimo rivale Carlo Gozzi scrivevano testi di saluto e di addio alla scena di San Luca per la prima attrice della compagnia con cui lavoravano. Versi per sedurre il pubblico, per indurre l’applauso, elogiando le bellezze, ma anche i difetti, le malattie, gli errori, chiedendo compassione al pubblico eletto dei veneziani, giudice spietato dell’arte scenica. Un ‘duello’ senza tempo, pronto ad animare la scena per quattro imperdibili serate.
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