Fondaco delle storie
da un’idea di Mattia Berto
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Descrizione
Fondaco delle storie
da un’idea di Mattia Berto
Il Teatro racconta il Fondaco dei Tedeschi attraverso quattro episodi video, creati e interpretati da Mattia Berto.
Le Storie del Fondaco dei Tedeschi prenderanno vita il 2, il 16, il 30 aprile e il 14 maggio sui suoi canali Facebook e Instagram.
Con: Mattia Berto
Cosimo Da Mosto
Riprese e montaggio: Giuseppe Drago Costumi: Roberto Piffer
Macchinista: Chidiac Nadim Yves Fotografa di scena: Giorgia Chinellato
Musiche: Dark Fantasy by Dreamnotemusic
Fondaco dei Tedeschi si racconta attraverso quattro episodi video, della durata di cinque minuti ciascuno, creati e interpretati da Mattia Berto, regista, autore e attore teatrale veneziano, che verranno trasmessi su Facebook e Instagram a partire dal 2 aprile (e i successivi il 16 e il 30 aprile e poi il 14 maggio).
Il protagonista ci accompagna in una sorta di viaggio onirico che diventa pretesto per raccontare la storia millenaria di un edificio unico nel suo genere. Il Fondaco dei Tedeschi è stato infatti, nel corso dei secoli, allo stesso tempo emblema del potere mercantile della Serenissima, importante piattaforma di scambi commerciali e vero e proprio luogo di incontri di culture provenienti da tutto il mondo.
In questo momento di “chiusura”, il Fondaco ha deciso di continuare le sue attività culturali online, per proseguire il proprio impegno, assunto fin dalla sua apertura, verso l’arte e la cultura, in collaborazione con alcuni protagonisti e realtà più rappresentative della vita culturale veneziana.
Il department store gestito da DFS, situato a due passi dal Ponte di Rialto, affidando il progetto a Mattia Berto, oltre a celebrare i 1600 anni di Venezia, ha voluto inoltre mandare un segnale di sostegno a tutti i lavoratori del settore dello spettacolo, dagli artisti ai tecnici, fortemente impattato dalla pandemia in corso, che vivono e lavorano sul territorio.
“Da molti anni abito con azioni performative i luoghi della mia città, la sto mappando e la sto raccontando con il mio teatro. – dichiara Mattia Berto, attore, regista e direttore artistico - Ho accolto con piacere la chiamata del Fondaco dei Tedeschi che, mi ha chiesto di raccontare la storia millenaria di quest’edificio. Ho subito pensato a un racconto dove lo spettatore potesse riconoscersi, un ricordo legato a una storia familiare che, sottolinea come in un momento storico come questo, non dobbiamo perdere il rapporto con i luoghi, la nostra memoria e i nostri affetti. Spero torneremo presto ad abitare i teatri, le piazze, i musei, i negozi e auspico che la vita torni a essere quel palcoscenico incredibile di storie e bellezza.”
Per maggiori informazioni è possibile seguire le attività del Fondaco dei Tedeschi sui suoi canali social.
Mattia Berto. È un attore, regista e direttore artistico. Gran parte della sua produzione artistica si svolge nella sua amata città: Venezia. È stato direttore artistico del Teatro Dario Fo di Camponogara, attualmente è direttore artistico del Teatrino Groggia a Venezia. Quest’ultimo rappresenta, sul territorio, un’esperienza di rigenerazione urbana unica nel suo genere. La forte convinzione che il teatro debba essere uno strumento di indagine sociale e un fatto di comunità lo ha portato, negli ultimi anni, a teorizzare il suo “teatro di cittadinanza”, che grazie alla sinergia con il Teatro Stabile del Veneto, ha animato i luoghi della città. Cittadini di tutte le età e di tutti i vissuti sono i suoi attori, in un’idea di inclusione totale e condivisione. Uno dei suoi progetti, “Teatro in bottega”, è andato in scena anche a Firenze e Cortina d’Ampezzo. Quest’ultimo è stato scelto da Feltrinelli per il format TV “Noi siamo cultura”, diretto dal regista Giuseppe Carieri dedicato alle eccellenze che in Italia fanno cultura dal basso. Negli ultimi anni sta sperimentando con il video, girando alcuni docu-film, dalle isole della laguna alle carceri, dalla strada alle boutique delle eccellenze, non perdendo mai il suo sguardo generoso e curioso per la vita della quale è follemente innamorato.
Fondaco dei Tedeschi
L’edificio che accoglie Fondaco dei Tedeschi fu eretto nel 1228 per ospitare i mercanti d’Oltralpe e divenne rapidamente uno dei luoghi di scambio commerciale tra Occidente e Oriente più significativi di Venezia, sede di contrattazioni e compravendite di metalli e pietre preziose, spezie rare, seta, vetri, broccati, velluti e pizzi.
Distrutto due volte dagli incendi, fu ricostruito nella forma attuale nel 1508. Oggetto di radicali interventi strutturali agli inizi del XX secolo, nel 1925 le Poste ne divennero ufficialmente proprietarie. Nel 2008, Edizione Property acquista l’edificio e affida il restauro all’ architetto olandese Rem Koolhaas dello studio OMA. Nel 2016, DFS Group apre in questo spazio Fondaco dei Tedeschi, il suo primo lifestyle department store in Europa e incarica l’inglese Jamie Fobert del progetto di riqualificazione degli spazi interni e degli arredi.
In Fondaco dei Tedeschi i visitatori possono vivere un’esperienza, olistica e autenticamente veneziana. Al suo interno si trova un'offerta di prodotti e di brand appartenenti ai settori della moda, degli accessori, del beauty, della gastronomia e prodotti di altissima qualità scelti fra i più rappresentativi del Made in Italy e della moda internazionale ma, anche, una selezione accurata di artigianato del territorio, la cucina di qualità di uno chef stellato e, ancora, storia, architettura nonché arte e cultura. Fondaco dei Tedeschi si conferma infatti anche importante polo culturale per la città di Venezia, grazie alle mostre di arte contemporanea e al nutrito calendario di eventi che animano l’Event Pavilion al quarto piano, richiamando un pubblico sempre più numeroso e affezionato.
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