La città delle sirene
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Descrizione
Il documentario La città delle sirene al cinema per ricordare l'alluvione che il 12 novembre 2019 ha colpito Venezia.
Prodotto da Ginko Film, regia di Giovanni Pellegrini, il film porta in sala il racconto del senso di rassegnazione e insieme la resilienza dei veneziani. Una riflessione sul vivere nella prima linea del cambiamento climatico che minaccia di far scomparire il nostro mondo.
La città delle sirene (Italia, 2020, 54’), il documentario diretto da Giovanni Pellegrini per ricordare l'alluvione che il 12 novembre 2019 ha colpito Venezia, arriva al cinema in occasione del secondo anniversario dalla marea eccezionale che ha sommerso la città.
Prodotto da Ginko Film, il film sarà in proiezione giovedì 11 novembre alle ore 19 al cinema Dante di Mestre e venerdì 12 novembre alle 19 al Cinema Giorgione di Venezia, in collaborazione con Circuito Cinema Venezia, per poi arrivare giovedì 18 novembre alle 20.30 al Cinema Edera di Treviso. Il regista sarà presente per incontrare e dialogare con il pubblico.
Nato a Venezia, dove tutt’oggi vive e lavora, Giovanni Pellegrini racconta in prima persona cosa vuol dire convivere con l’acqua alta e come la sua città affronta la catastrofe e registra l'alluvione veneziana del 2019 nelle ore in cui si è manifestata e in quelle immediatamente successive. Partendo dalla propria casa e dallo studio di Ginko Film, che scopre completamente allagati, lo sguardo dell’autore esplora la città attraversandola ora a piedi, ora in barca, e con una dotazione tecnica ridotta all'osso (prima uno smartphone, poi una telecamera e un microfono), per giungere, dove consentito, negli spazi pubblici e privati violati dall'acqua alta. Case, negozi, botteghe, piazze e fondamenta che vedono trasfigurata la propria fisionomia sotto l'effetto della violenza dell'acqua che sale senza avvisare.
Trasmesso un anno fa in streaming su YouTube per 12 ore, è stato visto da oltre 60.000 persone. Presentato in anteprima al festival Cinemambiente di Torino, La città delle sirene porterà al cinema il senso di rassegnazione e insieme la resilienza dei veneziani.
«Sono nato a Venezia e l’acqua alta ha sempre accompagnato la mia vita. Negli anni ho visto questo fenomeno diventare sempre più frequente e minaccioso, fino alla notte di quel 12 novembre. Il mio studio era completamente allagato e mi ero rifugiato su uno sgabello. In quel momento – ricorda il regista – per la prima volta ho avuto paura dell’acqua. Nei giorni successivi mi sono sentito in dovere di documentare quello che stava accadendo alla mia città».
Scandito dall'eco delle sirene di allertamento dell'acqua alta e dal suono della sua piccola barca a motore, il racconto cinematografico di quelle ore, guidato ora da uno sguardo documentaristico, oggettivo ed emotivamente controllato, ora dallo stupore di scoprirsi sopraffatto, è accompagnato dalle musiche del compositore e direttore Filippo Perocco, con il contributo di Francesca Seravalle per la scrittura della voice over.
«Mentre filmavo la situazione di Venezia mi è sembrata sempre di più emblematica del nostro tempo. È il segno di come il cambiamento climatico possa portarci via ciò che conosciamo da un momento all’altro – prosegue Pellegrini - quello che mi ha colpito è la velocità con cui tutto questo potrebbe accadere. Sono stati sei giorni scanditi da questo suono. Alla fine del reportage, il ricordo-sveglia delle sirene è stata la sensazione che mi è rimasta più attaccata addosso».
Per maggiori informazioni: www.ginkfilm.it - info@ginkofilm.it
Giovanni Pellegrini (Venezia, 1981). Regista, sceneggiatore, direttore della fotografia e montatore nato a Venezia nel 1981, si è diplomato presso il Centro Sperimentale di Cinematografia nel 2012. Il suo documentario d’esordio Bring the Sun home, è stato premiato in numerosi festival internazionali tra cui il Festival di Locarno, Human Rights Film Festival di San Sebastian, l’ EFFA di Melbourne, Visioni Italiane di Bologna e il Cetri Awards presso il Senato della Repubblica. Attualmente vive e lavora a Venezia dove recentemente ha scritto e diretto il documentario Aquagranda in crescendo, presentato in anteprima alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2017.
Ginko Film è una società di produzione cinematografica e audiovisiva con base a Venezia con un’attenzione particolare al cinema del reale. Nata nel 2018 dall’unione di tre documentaristi Chiara Andrich, Andrea Mura e Giovanni Pellegrini, formatisi al Centro Sperimentale di Cinematografia – Sede Sicilia, è specializzata in cinema documentario.
Il nome è ispirato all’albero di Ginko, una pianta incredibilmente adattabile e resistente che è stata capace di sopravvivere all’estinzione dei dinosauri e alla bomba atomica di Hiroshima. Ginko Film si propone che i suoi film e le sue iniziative siano dei piccoli alberi di Ginko, capaci di emozionare con la loro bellezza e di resistere al tempo.
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