Biennale Teatro 2016 | 3 agosto
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Descrizione
PROGRAMMA MERCOLEDÌ 3 AGOSTO
ore 16.00
Teatro Piccolo Arsenale
Incontro con Oskaras Koršunovas
ore 19.00 e 21.00
Tese dei Soppalchi - Arsenale
Societas / Romeo Castellucci
ETHICA
Natura e origine della mente (45') prima italiana (spettacolo in italiano sottotitolato in inglese)
ideazione e regia Romeo Castellucci
testo Claudia Castellucci
suono Scott Gibbons
con Silvia Costa
un cane e 6 figuranti
voce Bernardo Bruno
produzione Societas
in coproduzione con T2G-Théâtre de Gennevilliers centre dramatique national de création contemporaine, Théâtre de la Ville, Festival d’Automne (Parigi)
dal laboratorio di Biennale College-Teatro 2013
DESCRIZIONE
Si entra nello spazio candido attraversando una figura di donna. Ethica, la nuova produzione di Romeo Castellucci e Socìetas Raffaello Sanzio ha preso le mosse da un laboratorio tenuto proprio alla Biennale Teatro 2013: ora vi torna, in versione compiuta, a testimoniare il lungo e forte legame tra il regista di Cesena e Venezia, dalla celebre direzione, nel 2005, di una edizione vorticosa e sperimentale, fino al Leone d’Oro alla carriera nel 2013.
Ma, nel frattempo, Castellucci ha portato in laguna spettacoli e realizzato intensissimi workshop. Indimenticabile, ad esempio, l’affondo nella “follia” artaudiana e nella possessione – in una rossissima sala del Teatro La Fenice – che si concretizzò in un lavoro come Attore, il tuo nome non è esatto nel 2011.
E se nel 2015 è stato il momento di Giulio Cesare. Pezzi Staccati, ovvero della sua rilettura del classico di Shakespeare, quest’anno è la filosofia di Spinoza oggetto d’indagine per Ethica. Prendendo spunto dal capolavoro secentesco del filosofo olandese, e dai cinque libri che lo compongono, esplorando la natura del pensiero superiore e il potere dello Spirito, nucleo fondante la realtà, il regista ha creato altrettante azioni teatrali. Già nella versione veneziana, elaborata nel worshop 2013 – Natura e origine della mente, titolo ispirato a uno dei libri di Spinoza – splendevano e sorprendevano gli anomali elementi dell’allestimento: una donna sospesa nel vuoto, si tiene solo con un dito della mano sinistra; un cane che miagola o parla e si muove libero tra gli spettatori; un piccolo coro angelico, spirituale, che entra in gioco...
Sta allo spettatore capire, orientarsi, scegliere, collegare i mille sottili fili che compongono questo astratto e complesso quadro. Romeo Castellucci – ha scritto la studiosa Eleni Papalexiou – «rifiuta ogni approccio dogmatico o didattico al teatro, descrivendolo come una esperienza che appartiene essenzialmente allo spettatore». In questo percorso all’interno dell’etica spinoziana, lo spettatore assorbe le suggestioni create dal regista: non c’è da spiegare, né da creare rimandi codificati, si tratta semmai di attingere al bagaglio delle proprie esperienze per creare il proprio spettacolo.
Per info sui biglietti si rimanda al sito ufficiale de La Biennale di Venezia.
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