Venezia Jazz Festival Fall Edition
Dal 6 ottobre al 24 novembre in Laguna tutta la bellezza e l’anima del jazz
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Descrizione
Venezia Jazz Festival Fall Edition, l’autunno di Veneto Jazz in 15 appuntamenti
Edmar Castaneda, Sarah McKenzie, Daniele di Bonaventura, Markus Stockhausen, ma anche la super band di Scott Colley, Jacob Karlzon, Benjamin Koppel e Magnus Ôströmm e gli artisti internazionali emergenti
Dal 6 ottobre al 24 novembre in Laguna tutta la bellezza e l’anima del jazz
Ritorna Venezia Jazz Festival Fall edition #6 con 15 appuntamenti dedicati al jazz internazionale. In programma grandi maestri e nuove sonorità della scena contemporanea, ma anche spazio alla contaminazione dei linguaggi e alla creatività giovanile: un viaggio fra le bellezze della laguna illuminate dalle musiche del mondo, con una offerta davvero caleidoscopica per il pubblico.
“Contaminazioni elettroniche e influenze etniche, minimalismo e lirismo, strumenti antichi e nuove sonorità. Diventa sempre più difficile definire questo contenitore di anime e provenienze che è il nostro festival autunnale, dedicato al jazz ma inesorabilmente evoluto verso tanti linguaggi – commenta il direttore artistico Giuseppe Mormile – Accanto a pezzi da novanta come Edmar Castaneda e Gabriele Mirabassi, Sarah McKenzie, Marcin Wasilewski, Daniele di Bonaventura e Giovanni Ceccarelli, Markus Stockhausen e il quartetto di Scott Colley, Jacob Karlzon, Benjamin Koppel e Magnus Ôströmm, vi invito a scoprire progetti diversi, profondi e di nuova ispirazione, come il Tango Nuevo dei cechi Kristina Vocetková e Milan Řehák o l’incontro di musica italiana a egiziana di Michel Godard e Ihab Radwan; o ancora il lirico minimalismo del nostro trombonista Filippo Vignato con il pianista francese Enzo Carniel. Se cercate ricchezza multiculturale, pluralità di voci e bellezza Venezia Jazz Festival Fall edition forse è il luogo giusto”.
In collaborazione con la rassegna Candiani Groove, al Centro Candiani di Mestre invenzioni per arpa colombiana e clarinetto con il duo composto da Edmar Castaneda e Gabriele Mirabassi, due musicisti che, lasciati in un angolo i virtuosismi di cui sono capaci, si lasciano andare al flusso di sonorità poetiche e incantevoli. Edmar Castaneda suona l’arpa diatonica originaria della sua terra, la Colombia, attingendo alla musica tradizionale sudamericana ma anche al jazz. Gabriele Mirabassi soffia nel clarinetto come pochi altri oggi al mondo (6 ottobre, ore 20.30).
Lo Splendid Venice Hotel si conferma uno dei luoghi più amati del festival, con il suo salotto votato alla musica e all’elegante accoglienza tutta veneziana. L’hotel ospita come da tradizione due serate dedicate alla musica soul, un viaggio nella musica nera nell’atmosfera intima del locale a due passi da Rialto: in scena la giovane cantante brasiliana Alice B (12 ottobre, ore 19.00) e la vocalist newyorkese Joyce Yuille (26 ottobre, ore 19.00).
Laguna Libre, jazz club del festival si propone con una serata più tradizionale, ovvero l’omaggio alla leggenda del jazz ed icona dello swing, Duke Ellington, con un quintetto guidato dal chitarrista Charlie Bortolotto e con Ilich Fenzi (tromba), Alberto Vianello (sax), Marco Vavassori (contrabbasso), Massimo Delrio (batteria), in programma il13 ottobre (ore 19.00 e ore 20.45). Per il 3 novembre (sempre doppio set alle 19.00 e alle 21.00) in scena un giovane talento del jazz italiano, Lorenzo Simoni, con il suo quartetto, nell’ambito del progetto Tomorrow’s Jazz.
Al Teatrino di Palazzo Grassi (14 ottobre, ore 20.00) spazio alla sperimentazione con Impro Brain Sound Pod, con l’architetto del suono Paolo Dellapiana (electronics - Buchla Music Easel, modular synth) e con la violoncellista e compositrice Martina Bertoni che combina elettronica e composizione moderna. Sul palco un inedito cono di luce che, anche architettonicamente, ospita la performance nata da una residenza prodotta e ospitata dal centro di ricerca per le pratiche performative contemporanee Centrale Fies.
La cantante e pianista jazz australiana Sarah McKenzie sarà alle Sale Apollinee del Teatro La Fenice. Paragonata a Diana Krall e acclamata a livello internazionale, presenta il suo ultimo album che ruota intorno alla musica brasiliana insieme a due maestri come Morelenbaum e Lubambo. Nel concerto anche gli immancabili e incantevoli standard jazz che l’hanno resa celebre, come Fly me to the Moon, I wish you Love, Paris in the Rain (22 ottobre, ore 19.30 e ore 21.00).
Un Tango Nuevo energico eseguito da due giovani eccezionali artisti come isarmonica). Una performance appassionata ed emozionante dedicata al grande compositore e bandoneonista argentino Astor Piazzolla, che si addentra anche verso altri compositori come José Bragato, il principale violoncellista di Piazzolla, e l’attuale star della fisarmonica Gorka Hermosa, che mescola il tango con i ritmi dei Balcani (28 ottobre, ore 19.30, Auditorium Lo Squero della Fondazione Giorgio Cini nell’Isola di San Giorgio Maggiore).
Segue quindi la formazione musicale del pianista polacco Marcin Wasilewski, artista ECM che guida uno dei migliori piano jazz trio europei in circolazione, con Slawomir Kurkiewicz al contrabbasso e Michał Miskiewicz alla batteria. Per anni ritmica di fiducia di Tomasz Stanko, il più illustre dei jazzisti polacchi, il trio trae la propria linfa vitale da un naturale quanto spiccato senso melodico e da un saldo interplay. Nel 2024 i componenti del trio festeggeranno i 30 anni insieme e hanno da poco pubblicato il settimo album, En attendant (ECM, 2021), caratterizzato da fluidità e ascolto profondo (4 novembre, ore 19.30, Sale Apollinee del Teatro La Fenice).
Serata speciale alle Sale Apollinee con Radio Rai 3 play sound per la registrazione (live) del podcast "Lo strumento è la mia casa - Podcast dedicato al rapporto tra il musicista e il suo strumento musicale”. Conduce Valerio Corzani con ospite Filippo Vignato e… il suo trombone, per un ritratto del musicista e del suo strumento. A seguire, il concerto Silent Room con Filippo Vignato e Enzo Carniel (al piano, rhodes, synths) dove il talento italiano del trombone e la giovane stella del pianoforte francese dialogano tra acustica ed elettronica e lirismo e minimalismo (8 novembre, dalle 19.30).
Daniele di Bonaventura, maestro del bandoneon, e Giovanni Ceccarelli, al pianoforte, si uniscono in “Mare calmo”. Entrambi pianisti di formazione e attratti da affinità artistiche, fondono e giustappongono i due strumenti, interagendo lungo un filo sottile, in equilibrio tra scrittura ed improvvisazione (10 novembre, Sale Apollinee del Teatro La Fenice, ore 19.30).
Un progetto originale che unisce musica italiana ed egiziana, attraverso il prisma del jazz e dell'improvvisazione. È Doux Désirs, con Michel Godard (serpent, basso tuba) e Ihab Radwan (oud). Il serpentone (antico strumento a fiato della famiglia dei cornetti) è flessibile, agile e molto simile alla voce; l'oud canta, sussurra, racconta (11 novembre, ore 19.30, Auditorium Lo Squero, Fondazione Giorgio Cini, Isola di San Giorgio Maggiore).
La creatività giovanile si sprigiona nella “Tomorrow’s Jazz Night”, dedicata ai talenti emersi grazie al Premio internazionale ideato da Veneto Jazz. La serata segna il ritorno dell’ormai affermato pianista Manuel Magrini (primo set), seguito dalla presentazione del nuovo progetto del quartetto internazionale del trombonista e tubista franco- italiano Andrea Glockner con il pianista, tastierista italo-dominicano Santiago Fernandez, la bassista italiana Silvia Bolognesi e il batterista italo-svizzero Alessandro Alarcon: un jazz, tra tradizione e modernità, con influenze rock e funk per l’energia, improvvisazione libera ma anche la leggerezza dell’hip hop (16 novembre, ore 19.30, Sale Apollinee, Teatro La Fenice).
L’evento della rassegna è sicuramente Portable Infinity , una all star band con quattro dei nomi più forti della scena jazz internazionale: il leggendario bassista Scott Colley; il super pianista svedese Jacob Karlzon, da tempo uno dei più importanti eredi di Esbjørn Svensson; il sassofonista Benjamin Koppel, una delle figure centrali del jazz europeo; il batterista svedese Magnus Ôströmm, che si è fatto un nome a livello internazionale con il suo lavoro nell’iconico trio jazz e creatore di stile Esbjørn Svensson Trio, ma che si è anche fortemente contraddistinto come solista (18 novembre, ore 19.30 e ore 21.00, Sale Apollinee del Teatro La Fenice).
Con salde radici nella musica colta europea, il celebre trombettista Markus Stockhausen si presenta in Group con il progetto "Here we are", accompagnato da Jeroen van Vliet (pianoforte, synth), Jörg Brinkmann (violoncello) e Christian Thomé (percussioni). Classica, jazz e avanguardia si fondono con suoni elettronici (24 novembre, ore 20.30 e 22.15, Centro Candiani di Mestre, in collaborazione con Candiani Groove).
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