Terza edizione del Premio Malanotte al Conservatorio di Venezia
Borse di studio ai violinisti in erba
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Descrizione
Venerdì 29 gennaio nella Sala Concerti del Conservatorio Benedetto Marcello, a partire dalle ore 9 si terranno le audizioni per le Borse di studio intitolate a Edmondo Malanotte e riservate agli studenti di violino del Conservatorio di Venezia che non abbiano compiuto il 24° anno d’età.
Edmondo Malanotte è stato uno dei fondatori del Collegium Musicmu Italicum (poi rinominato I Virtuosi di Roma) diretto da Renato Fasano. Era un’orchestra di dimensioni ridotte, una novità per l’epoca, formata da grandi solisti con la quale nel secondo dopo guerra Malanotte tenne concerti in tutto il mondo allo scopo di promuovere la musica strumentale italiana del XVII e XVIII secolo di compositori come Vivaldi, Cimarosa, Pergolesi ecc. che in quel periodo si stavano riscoprendo. Renato Fasano fu direttore del Conservatorio di Venezia dal 1952 al 1960 ed ebbe tra le sue fila di docenti proprio Edmondo Malanotte arrivato nel 1958 dopo essersi classificato primo al Concorso nazionale ministeriale.
Il Premio, istituito dalla figlia Paola e giunto alla terza edizione, nonostante il periodo di pandemia si svolgerà regolarmente ma a porte chiuse. La commissione sarà presieduta dalla signora Paola che, nonostante risieda stabilmente a Boston dov’è professore di oceanografia fisica presso l’ Istituto di tecnologia del Massachusetts una delle più importanti università di ricerca del mondo, sarà presente per onorare l’impegno preso e per dimostrare così il suo pieno appoggio e sostegno in un momento tanto difficile per le arti e lo spettacolo.
I primi tre studenti classificati si aggiudicheranno un ammontare complessivo di 4500€ e per farlo dovranno cimentarsi con brani, sonate, capricci o primi movimenti di concerto esclusivamente tratti dal periodo romantico in poi, naturalmente per violino solo o per violino e pianoforte.
La borsa di studio Malanotte è un importante appuntamento per gli studenti del Benedetto Marcello perché costituisce una duplice opportunità di esibirsi davanti ad una commissione, momento didatticamente molto formativo, e di concorrere ad un sostanzioso contributo agli studi.
Edmondo Malanotte (Terni, 24/08/1912 - Padova, 13/10/1960)
Iniziati gli studi nel Liceo musicale della città natale, si diplomò con lode in violino nel Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli nel 1930 sotto la guida di Gaetano Fusella. Nel biennio 1930-1932 frequentò il corso superiore di perfezionamento tenuto da Arrigo Serato nel Conservatorio di Santa Cecilia, e in entrambi gli anni gli fu assegnato il Premio di incoraggiamento del Ministero dell’educazione nazionale. Con Serato si diplomò nel 1939 nell’Accademia Chigiana di Siena e nel 1941 nell’Accademia romana di Santa Cecilia.
Vinse nella II rassegna nazionale dei giovani concertisti di Roma (1936), nella Rassegna Stradivariana di Cremona (1937), nel Torneo nazionale violinistico di La Spezia (1937), nella II Rassegna nazionale dei giovani concertisti di Bologna (1938), nella Gara violinistica nazionale della Camerata Napoletana (1939), nell’Accademia Chigiana (1939-1940).
Nel 1933, a soli 21 anni, vinse per concorso la cattedra di violino nel Liceo musicale “Morlacchi” di Perugia e dal 1941 insegnò alla Scuola di Musica della Filarmonica Laudamo di Messina. Giunse primo nel Concorso nazionale ministeriale del 1958 trasferendo la docenza al Conservatorio “Benedetto Marcello” di Venezia.
Tenne concerto in duo con numerosi pianisti tra i quali Eugenio Bagnoli, Giulio Cesare Brunelli, Mario Caporaloni, Gino Gorini, Arnaldo Graziosi, Piero Guarino, Gherardo Macarini Carmignani, Tullio Macoggi. Nel 1940 fu invitato nella selezionatissima orchestra di solisti italiani diretta da Antonio Guarnieri per le celebrazioni paganiniane.
Fece parte del Quintetto Chigiano e fu solista del Collegium Musicmu Italicum (poi I Virtuosi di Roma), invitato da Renato Fasano fin dalla costituzione.
Con questo complesso tenne tournée e concerti in tutto il mondo, realizzò registrazioni radiofoniche e incisioni discografiche per la Cetra, Decca, Victor e La voce del padrone.
(pp. 195-196 - Paradiso Claudio - La straordinaria storia de I virtuosi di Roma di Renato Fasano. Latina: Novecento Libri, 2018.)
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