PERDUTAMENTE NOVECENTO
Stravinsky e i “suoi” Ballets Russes
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Descrizione
Il principe Igor
musica di Aleksandr Borodin (estratto dalle Danze Polovesiane)
Voce Viktoria Kopytina, pianoforte Stella Golini,
sfilano nei costumi di Leon Bakst Matilde Condemi, Sara Piccolotto,
Alessandro Piuzzo, Giacomo Quagliotti
Danza Russa
musica di Piotr Ilic Tchaikovsky
trascrizione per pianoforte a 4 mani di Claude Debussy
Coreografia di Michel Fokine
Danza Toni Candeloro
Costume originale di Aleksandr Benois
Pianoforte Stella Golini e Yun Zhang
L’Oiseau de feu “Berceuse”
musica di Igor Stravinskij
Violino Sebastiano Menardi, pianoforte Stella Golini
Petrouska “Danza Russa”
musica di Igor Stravinskij
trascrizione dell’autore per pianoforte a 4 mani
Alessandro Feltrin, Qingxuan Zhao
“Assolo della camera”
musica di Igor Stravinskij
Coreografia Michel Fokine
Costumi Aleksandr Benois
Petrouska Toni Candeloro, la ballerina Anastasia Molinari
Danza spagnola
musica di Manuel De Falla
Violino Sebastiano Menardi, pianoforte Stella Golini
Pulcinella (Suite Italienne)
musica di Igor Stravinskij
Trascrizione dell’autore: Introduzione, Serenata, Tarantella, Minuetto e Finale
Ricostruzione coreografica di Toni Candeloro
Pulcinella Toni Candeloro
Violino Carlo Maria Vianello, violoncello Costanza Battistella,
voce Wenjun Qian, pianoforte Giovanni Tagliente
Le Sacre du Printemps: Adoration de la terre – Les augures printaniers – Finale : Dance
Sacrale (L’Élue). Musica di Igor Stravinskij
Coreografia Vaslav Nijinsky (*)
Ricostruzione coreografica e danza Toni Candeloro
Trascrizione dell’autore per due pianoforti
Mattias Antonio Glavinic, Nicolò Parravicini
(*) Nijinsky, in uno stato tra realtà e follia, ricorda alcuni passi
del Sacre du Printemps, coreografia che egli stesso creò nel 1913.
Toni Candeloro, è uno dei nomi italiani di spicco nel mondo della danza. Inizia la sua carriera giovanissimo, come protagonista all’Arena di Verona di una creazione di Birgit Cullberg: Ritratto di famiglia. Dal 1987 al 1990 è interprete principale del Balletto dell’Opera di Zurigo, dove interpreta le creazioni di Uwe Scholz e Mercuzio nel Romeo e Giulietta di Cranko al fianco di Marcia Haydée e Richard Cragun. Ha danzato al fianco di Rudolf Nureiev nel passo a due de Le compagnone errante per le coreografie di Maurice Bejart. Nel 1991 è unico solista ospite italiano in un grande galà al “Kirov” di Leningrado (oggi “Mariinsky” di San Pietroburgo). Ha fatto parte del Balletto dell’Opera di Bonn, dove, nel 1993, ha danzato diversi ruoli principali nelle coreografie di Valery Panov in particolare Petrushka, presentato in tournée a Mosca. Nel 1996 torna a Bonn come ospite in Sogno di una notte di mezza estate per le coreografie di Yuri Vanos. Alicia Alonso lo invita più volte come danzatore e coreografo ricostruttore delle coreografie di Michel Fokine per il Ballet Nacional de Cuba. Tra le sue partner, Carla Fracci, Luciana Savignano, Alessandra Ferri, Galina Panova, Anna Razzi, Eileen Brady e molte altre. Petrushka, Le Spectre de la Rose, L’après-midi d’un faune, Shéhérazade ed altri sono balletti che ha danzato, approfondendone in seguito la ricerca con alcuni danzatori e maestri appartenuti all’ultima generazione diaghileviana o con altri che li avevano personalmente studiati con Tamara Karsavina, Alexandra Danilova, Alicia Markova etc. È un àmbito congeniale alla personalità e alla cultura che da sempre distinguono le scelte artistiche di Candeloro e lo hanno portato ad essere oggi uno dei pochi attenti e appassionati ricostruttori, tanto da essere invitato da Alicia Alonso al Balletto Nazionale de Cuba a danzare Petrushka e a ricostruire Carnaval ambedue di Michel Fokine (il primo importante coreografo dei Ballets Russes). E’ ospite come coreografo di importanti teatri internazionali dall’Europa alla Russia e in accademie, dal “Conservatoire National superieur de musique e de danse di Parigi” all’”Accademia Nazionale di Danza” (Roma). Ospite inoltre di in convegni e master class nelle più importanti Università italiane ed europee. E’ ritenuto da critica e pubblico artista colto per ideazioni di eventi che portano la danza in platee “desuete”, come nel ’95 nella Sala Nervi in Vaticano, alla presenza di Giovanni Paolo II; nel 2009 ha danzato per Benedetto XVI e per il Dalai Lama in occasione della sua venuta in Italia. Toni Candoloro, possiede una ricca collezione sulla danza dal ‘600 a oggi e collabora con l’”Associazione Michel Fokine” e con prestigiosi musei, come il Museo di Stato del Teatro e della Musica di San Pietroburgo, il Museo di Stato Russo di San Pietroburgo, il Mart di Rovereto (Italia), il Museo della Scala di Milano ed altri ancora.
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