Frottole, Madrigali, Villanelle e Danze:
la scuola veneta del Cinquecento
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Descrizione
Frottole, Madrigali, Villanelle e Danze: la scuola veneta del Cinquecento
Musiche di:
Johannes Lullinus Venetus, Marchetto Cara, Bartolomeo Tromboncino, Adrian Willaert, Cipriano De Rore, Giorgio Mainerio, Andrea Gabrieli, Claudio Merulo, Giovanni Gabrieli
The Queene’s Musicke
Maria-Lisa Geyer, Charlotte Sleet, William Glendinning, voci
Fraser Paterson, voce e flauto
Cristiano Brunella e Antonella Curcio, fidule e violini
Emmanuele Praticelli, viella da gamba e violoncello
Nel campo della musica profana, la zona veneta acquisisce un rilievo particolare nel XVI secolo attraverso forme autoctone come la Frottola o la Villanella che costituiscono un contraltare alla diffusa moda della Chanson francese: si tratta di composizioni eminentemente “italiane”, fondate su una struttura armonica fortemente delineata entro la quale si muove un contrappunto spesso piuttosto articolato. Frottole e Villanelle influenzeranno anche l’opera del grande maestro fiammingo Adrian Willaert che nella sua grande sintesi saprà combinare elementi della Chanson francese, del Madrigali e delle forme più popolari come la Villanella.
Il Madrigale a Venezia si sviluppa grazie alla maestria di Cipriano De Rore che rappresenta un punto cardinale nella coniugazione del gusto italiano e del più complesso contrappunto fiammingo. Con Andrea e Giovanni Gabrieli i generi profani a Venezia raggiungono la piena maturità avviandosi soprattutto con Giovanni e Claudio Merulo nella direzione del futuro Madrigale monteverdiano.
La scuola veneziana è anche la protagonista del genere strumentale, coltivato da Giorgio Mainerio per quel che concerne la danza e da Andrea e Giovanni Gabrieli con i quali inizia un repertorio strumentale sempre più ampio e specificato con forme precipue come i Ricercari, le Canzone da Sonar ecc. Soprattutto nel genere strumentale si noteranno importanti cambiamenti: è proprio negli anni 70 del Cinquecento che entra in auge la famiglia delle viole da brazzo, del violino e del violoncello nelle forme che ancor oggi utilizziamo: di conseguenza la prima parte del programma sarà eseguita con vielle nella polifonia e nelle danze mentre per la seconda parte utilizzeremmo violini e violoncello.
La prenotazione al concerto è obbligatoria fino ad esaurimento posti e consente l'ingresso con tariffazione ridotta speciale eventi a 8 euro e include la visita libera del Museo di Palazzo Grimani e della mostra UGO CARMENI. Venice Mapping Time.
Info e prenotazioni:
drm-ven.grimani@cultura.gov.it (sarà sufficiente rispondere a questa email)
tel. 041 2411507
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