Dal 02/01/2018 al 30/12/2023
Palazzo Mocenigo

Museo di Palazzo Mocenigo

Centro Studi di Storia del Tessuto e del Costume

palazzo_mocenigo

Descrizione

Nel 1945 il Palazzo Mocenigo di San Stae, con l’archivio e parte degli arredi, fu donato per disposizione testamentaria al Comune di Venezia da Alvise Nicolò, ultimo discendente della nobile famiglia veneziana, affinché venisse utilizzato “per Galleria d’Arte, a completamento del Museo Correr“.

Sul finire degli anni Settanta, alla morte della moglie Costanza Faà di Bruno, pervenirono ai Musei Civici di Venezia le stanze del primo piano nobile con le decorazioni ad affresco e gli arredi, per lo più settecenteschi. Nel 1985, dopo consistenti interventi di restauro, l’appartamento Mocenigo venne aperto al pubblico come museo, senza peraltro perdere il fascino e l’atmosfera della casa vissuta.

Nello stesso anno venne istituito a palazzo Mocenigo il Centro Studi di Storia del Tessuto e del Costume, ospitando le ampie collezioni tessili e di abiti antichi dei Musei Civici – provenienti soprattutto dalle raccolte Correr, Guggenheim, Cini, Grassi – e una biblioteca specializzata, sempre aperta, in cui spicca l’importante raccolta di oltre 13.000 figurini dal ‘700 al ‘900. Il percorso del museo, completamente rinnovato e ampliato nel 2013, si snoda in venti sale al primo piano nobile, raddoppiando le aree espositive aperte nel 1985.

L’ambiente nel suo insieme evoca diversi aspetti della vita e delle attività del patriziato veneziano tra XVII e XVIII secolo, ed è popolato da manichini che indossano preziosi abiti e accessori antichi appartenenti al Centro Studi di Storia del Tessuto e del Costume. Moda e costume, con particolare riferimento alla storia della città, caratterizzano dunque da subito la ricerca e l’attività espositiva del museo, nel contesto ambientale del palazzo gentilizio dei Mocenigo.

Il percorso di visita – completamente rinnovato e ampliato nel 2013 – si snoda in venti sale al primo piano nobile, raddoppiando le aree espositive aperte nel 1985. Con un allestimento concepito da Pier Luigi Pizzi, architetto, regista e scenografo di fama internazionale, gli arredi e i dipinti del palazzo sono stati integrati con un gran numero di opere, provenienti da diversi settori e depositi dei Musei Civici di Venezia, con un lavoro di recupero e valorizzazione di tele e pastelli, suppellettili e vetri, mai esposti prima.

Realizzati in tessuti operati, impreziositi da ricami e merletti, essi documentano la perizia degli artigiani del tempo e l’eleganza raffinata e lussuosa per la quale i veneziani erano famosi.

Consentono inoltre di apprezzare la specificità del museo riguardo alla storia della moda e delle sue continue declinazioni evolutive, sia dal punto di vista del tessile che dell’abbigliamento. Proprio questa specificità ha ispirato la realizzazione di una nuova sezione dedicata a un particolare aspetto della storia del costume veneziano, quello del profumo, finora poco studiato, mettendo in luce il ruolo fondamentale della città nelle origini di questa tradizione estetica, cosmetica e imprenditoriale.

Se dunque al piano nobile, nelle sei sale dedicate al profumo perfettamente integrate nelle suggestioni espositive di tutto il museo, strumenti multimediali ed esperienze sensoriali si alternano in un inedito percorso di informazione, emozione e approfondimento, al piano terra sono aperti al pubblico una Sala Multimediale, un attrezzato Laboratorio del Profumo e una White Room: spazio destinato a eventi temporanei a rotazione.

http://mocenigo.visitmuve.it/it/il-museo/percorsi-e-collezioni/nuovo-iti...

http://mocenigo.visitmuve.it/it/il-museo/sede/museo/

Prezzo
A pagamento

Raggiungi l’evento

esempio: 29/03/2024
Booking.com

Sponsorizzato da

Attendere prego...
Ora Chiuso

Orari e date

Lun
Chiuso
Mar
10:00-16:00
Mer
10:00-16:00
Gio
10:00-16:00
Ven
10:00-16:00
Sab
10:00-16:00
Dom
10:00-16:00

Disclaimer

I testi e le immagini inserite nei post sono solo in parte opere degli autori degli articoli e loro proprietà.

Immagini e testi sono talvolta tratte dal web indicando, dove possibile, fonte e autore e vengono pubblicate per scopi esclusivamente illustrativi, nel rispetto del comma 1-bis dell’articolo 70 della legge n. 633 del 22 aprile 1941, “Protezione del diritto d’autore e di altri diritti connessi al suo esercizio”.
Qualora la loro pubblicazione violasse specifici diritti di autore, si prega di comunicarlo per la tempestiva rimozione.