Teen Dream
Boris Contarin
Descrizione
Teen Dream
Boris Contarin
a cura di Marina Bastianello
dal 28 giugno al 28 agosto 2021
vernissage, giovedì 1 luglio dalle 19 alle 21
Per l’occasione gli spazi della galleria ospitano un racconto per opere di un tempo passato permeato di nostalgia, ricordi, citazioni. I lavori di Boris Contarin (Castelfranco Veneto, TV, 1992), in gran parte realizzati appositamente per questa mostra, riempiono così la grande stanza portando il visitatore a ricostruire una storia che si snoda tra le varie opere esposte: stampe, sculture, video e piccoli oggetti disseminati qua e là.
"Teen Dream è un viaggio introspettivo che fa riecheggiare ogni cavità dell’essere, un ambiente dove gli elementi sono parte inscindibile di un tutto" spiega Miriam Rejas Del Pino.
L’altalena dei Pulcinella di Giambattista Tiepolo, dipinto nel 1793 e riprodotto come stampa in Teen Dream #3, presenta una delle tante raffigurazione dei Pulcinella in una scena in cui la gioia e la spensieratezza regnano su ogni altra emozione. Nelle infinite storie che le arti hanno dedicato a questa maschera, Pulcinella si presenta come un beffardo personaggio che rinasce ad ogni sua morte; viene rapito, fucilato, muore di vecchiaia, entra ed esce dal mondo degli inferi. La maschera può ricominciare sempre daccapo, come se il passato non esistesse.
Questa immagine felice si materializza nella mente di un giovane che riflette sdraiato nella sua soffitta; le figure sbiadiscono, ingialliscono e finiscono per agganciarsi ad altri pensieri sparsi. Il pensiero di Pulcinella nell’altalena oscilla avanti e indietro, spingendo ad unirsi due raffigurazioni di gioia di epoche diverse, destinate però a non incontrarsi mai. Il giovane crede infatti che guardare dalla finestra ed immaginarsi un futuro prospero potrebbe riempire le fessure provocate da quello stupido pessimismo adolescenziale.
Qualche metro più in là, sul pavimento della galleria, la copertina del libro I dolori del giovane Werther mostra due uomini che parlano mentre guardano un paesaggio desolato, forse ignari che Werther, dopo una lunga agonia, è felice solo perché si sparerà con le pistole che gli ha portato proprio la sua amata Lotte.
Queste immagini di disillusione e allegria si sovrappongono in termini spaziali, fra altri oggetti polverosi che giacciono per terra. Colte nell’attimo del divenire, l’eccitazione dei giovani skater in Teen Dream #2 e gli arcaici sorrisi dei Pulcinella fanno pensare che questi personaggi manterranno in eterno uno sguardo leggero sul mondo. Col passare del tempo però, la nostalgia diventa una patina che scherma il loro modo di vivere; vedono la felicità soltanto come un ricordo.
Come un elemento continuo lo sguardo dello spettatore viene guidato da una luce che, invano, tenta di illuminare la strada verso l’irraggiungibile idea di tempo perduto.
Il bianco di Pulcinella, colore simbolo dell’etereo, si riflette negli elementi luminosi proposti dall’artista nelle opere Teen Dream #1 e Io sono io / I am I. Contarin, nell’intento di fermare l’attimo percettivo del bagliore per l’eternità, ci invita ad entrare nel suo universo stratificato attraverso questo elemento diafano. La lucentezza ricorrente agisce nelle opere come barriera materica e ci impedisce di vedere. Di fatto, l’opposizione mitica presente, tra visione e cecità, tra luce e oscurità, risuona in ogni elemento della mostra.
In Teen Dream uno sguardo melanconico restituisce valore agli oggetti terreni svuotati di senso, tenta in modo illusorio di restituire l’incanto al mondo."
Miriam Rejas Del Pino
Boris Contarin (Castelfranco Veneto, 1992). Dopo la laurea in Filosofia presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia, prosegue gli studi magistrali in Arti Visive presso l’Università IUAV di Venezia con uno scambio presso UAL Camberwell College of Arts di Londra. Nell’estate 2020 ha partecipato al progetto di residenza In-Edita promosso da Venice Galleries View a Forte Marghera, Venezia. Tra le sue mostre e screening più recenti: Artissima, FreeStage, ArtVerona; Camouflage, Visual Container, Milano; Live Location Sharing, Take courage gallery Londra; Digital video wall, Metronom, Modena; III Bad Video Art Festival, Zverev Center of Contemporary Art, Mosca. Per la marina bastianello gallery nel 2021 ha partecipato alle collettive DOVE SIAMO e Arte al Kilo al Mercato San Michele di Mestre.
Miriam Rejas Del Pino (Barcellona, 1993) è PhD Candidate in Storia delle Arti e curatrice indipendente. Rejas si laurea nel 2019 in Arti Visive presso lo IUAV vincendo il premio ‘Miglior Tesi Arti Visive’. Al termine della Laurea Magistrale viene selezionata insieme ad altri nove curatori per formarsi a CAMPO, il Corso per Curatori della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo a Torino. Nel 2020 co-fonda TBD Ultramagazine, un progetto editoriale che le permette di interloquire con diversi agenti del sistema dell'arte contemporanea italiano. Oltre alla scrittura di saggi, cura SNAP TRAP, mostra bipersonale di Barbara De Vivi e Francesco Pozzato a Palazzo Merulana e co-cura X-POST, pubblicazione di TBD finanziata dalla FSRR, dal Goethe Institut e dalla Fondazione CRT.
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Orari e date
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Chiuso Mer
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