Dal 07/09/2019 al 15/09/2019
Caffé Florian

Murano sottovuoto al Florian

Fabio Fornasier

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Descrizione

In occasione della Venice Glass Week 2019

Caffè Florian presenta Fabio Fornasier

Murano sottovuoto al Florian

7 settembre – 15 ottobre 2019

Caffé Florian, Piazza San Marco

Opening party 12 settembre ore 19 su invito

Il Caffè Florian ha una lunga tradizione di mostre dedicate al vetro, sapientemente ideate e curate da Stefano Stipitivich, Direttore Artistico dello storico Caffè, iniziata a partire dal 1994 con Cristiano Bianchin e che poi negli anni successivi hanno visto protagonisti Maestri come Mario Dei Rossi, Toots Zinsky, Yoichi Ohira, Oskar Kogoj, Richard Marquis, Antonio Dei Rossi, Maria Grazia Rosin, Primo Formenti, Massimo Nordio, Michele Burato, Judi Harvest, Silvano Rubino, la coppia Zentilin-Zennaro, Mauro Bonaventura, Ercole Moretti, Stefano Curto.

In occasione della terza edizione di Venice Glass Week (7-15 settembre 2019), lo storico Caffè di piazza San Marco ospita dal 7 settembre al 15 ottobre un lavoro del Maestro vetraio muranese Fabio Fornasier dall'emblematico titolo “Murano sottovuoto al Florian”. L'opera, installata nella Sala delle Stagioni, ha la foggia di un lampadario, di cui Fornasier è un riconosciuto fuoriclasse per ideazione e realizzazione. I suoi arditi strumenti di illuminazione, vere e proprie sculture contemporanee, la cui tecnica di esecuzione ricalca la lezione secolare della scuola vetraria muranese, combinando design e arte, riportano forme spaziali di ineguagliabile complessità, mettendo al centro di abitazioni importanti e di edifici pubblici in ogni parte del mondo la trasparenza del vetro di Murano.

Il Maestro Fornasier, figlio d'arte, ha da sempre subito il fascino alchemico delle fornaci, in cui si plasmano linee sinuose e fragilissimi tocchi trasformando in materia impalpabile un pensiero creativo. L'idea di “Murano sottovuoto” nasce secondo le stesse parole dell'artista dal dispiacere di vedere un calice di Murano, interamente realizzato a mano con una complessità esecutiva notevole, svenduto a poche decine di euro.

Fornasier ha voluto rendere il giusto, meritato valore allo stesso calice, decontestualizzandone la sua originaria destinazione d'uso, cucinandolo nuovamente in forno, fino a renderlo sottile, esanime, per poi fissarne, sottovuoto, le forme e anche le minuscole imperfezioni, che rendono unico ogni pezzo. Il lampadario diventa un omaggio ad una tradizione plurisecolare, rilevando la raffinata lavorazione, a portata di sguardo e da una prospettiva inedita, schiacciata, così come Murano stessa e l'arte del vetro sono oppressi da mille problemi e da una fragilità di sistema. Fabio Fornasier mettendo sottovuoto l'arte vetraria la conserva indeterminatamente e ne fa anche una dichiarazione d'amore totale. Il suo lampadario è un oggetto di design super contemporaneo, ma derivato di sapienza ancestrale.

A corredo della mostra al Caffè Florian, il catalogo ospita un dialogo a due voci tra il curatore e Direttore Artistico Stefano Stipitivich, e Fabio Fornasier, sul senso del vetro e sul significato anche affettivo di questa tecnica antichissima e sempre capace di stupire chiunque.

Fabio Fornasier nasce a Venezia il 16 agosto del 1963. Apprende l’arte del vetro nella fornace del padre Luigi, dove manifesta il suo talento per il disegno e un’abilità innata nel trasformare il vetro in lampadari artistici. Diventa Maestro giovanissimo, apre la sua fornace a Murano e inizia a creare lampadari antichi e moderni raffinati, già dall’inizio innovativi.

Curioso e attratto verso diverse ispirazioni, insegna in molte scuole vetraie e di design come il Royal College of art di Londra, la Gerrit Rietveld Academy di Amsterdam, la Pilchuck Glass School a Washington DC, la Scuola del Vetro Abate Zanetti di Murano, e ancora in Francia e Danimarca. Esteta esigente e artista sfaccettato, porta agli estremi le tecniche artigiane tradizionali muranesi che conosce profondamente, fino a sperimentare forme innovative e audaci. Riceve dall’inizio della carriera premi e riconoscimenti.

Il Caffè Florian

In posizione prestigiosa sotto i portici delle Procuratie Nuove in Piazza San Marco a Venezia, il Caffè Florian è il più antico caffè d’Europa e rappresenta un simbolo della città. Venne inaugurato nel 1720 da Floriano Francesconi con il nome di “Alla Venezia Trionfante”.

Nel corso dei secoli le sale dall’atmosfera riservata hanno ospitato personalità illustri come Giuseppe Parini, Silvio Pellico, Lord Byron, Ugo Foscolo, Goethe, Charles Dickens, Marcel Proust, Gabriele D’Annunzio ed Eleonora Duse, Rousseau, Rubinstein, Stravinsky, Modigliani e Campigli, per citarne alcuni.

Alla fine dell’‘800 Riccardo Selvatico, allora sindaco di Venezia, e i suoi amici intellettuali erano soliti incontrarsi nella Sala del Senato del Caffè Florian: durante una di queste serate, nacque l’idea di organizzare un’esposizione d’arte biennale, come omaggio al Re Umberto e alla Regina Margherita d’Italia. Nacque così la prima EsposizioneInternazionale d’Arte, diventata poi famosa nel mondo come La Biennale di Venezia, organizzata nel 1895.

Oggi il Caffè Florian è ancora il luogo dove Venezia e il mondo si incontrano.

Il marchio Florian è gestito dalla società S.a.c.r.a., di cui dal 2009 è presidente Andrea Formilli Fendi e CEO Marco Paolini.

www.caffeflorian.com

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