Pinacoteca Egidio Martini
Ca' Rezzonico
Descrizione
La donazione di Egidio Martini è la più importante fatta alla città di Venezia dagli inizi del Novecento, sia per il numero delle opere, che per l’alta qualità che per l’importanza filologico – storica.
È una collezione di dipinti, quasi tutti di scuola veneziana, che vanno dal ‘400 agli inizi del ‘900 e che comprende opere di maestri importanti ma anche di artisti che proprio grazie agli studi di Martini hanno trovato una giusta collocazione nel contesto dell’arte veneta.
Egidio Martini, eclettico studioso, si dedica al restauro di dipinti antichi fin dagli anni quaranta: scopre opere di autori allora non riconosciuti appieno dalla critica e dal mercato, individuandone e valorizzandone il ruolo. Nel contempo, colleziona lentamente, con acume e notevoli sacrifici, numerose opere fino a mettere assieme un nucleo che si rivela un fondamentale contributo alla comprensione dello sviluppo della pittura del Seicento e Settecento veneto. La Pinacoteca riflette fedelmente il suo lavoro critico. Importanti aspetti, episodi e protagonisti della pittura veneziana ci vengono restituiti nella Pinacoteca con una vivezza sino ad oggi non riconosciuta nè documentata in altri musei e gallerie pubbliche o private. Scene di genere, mitologie, paesaggi a marine, ritratti, soggetti religiosi, allegorie offrono una successione ricca, insolita e stimolante, punteggiata di capolavori. I nomi rappresentano quanto di meglio offre la pittura veneziana di alcuni secoli d’oro, iniziando prima del Sei e Settecento e continuando ben oltre. Tra essi sono inclusi Cima da Conegliano, Alvise Vivarini, Bonifacio de’ Pitati; Tintoretto, Schiavone, Bassano, Paolo Fiammingo, Sustris; Padovanino e Carpioni, Pietro Vecchia e Giovanni Segala, Palma il Giovane, Bernardo Strozzi, Francesco Maffei, Langetti, Pietro Liberi; Balestra, Niccolò Bambini e fino a Piazzetta, Nicola Grassi, i Tiepolo, Longhi, Rosalba, Sebastiano e Marco Ricci, Pellegrini, Amigoni, Diziani, Antonio Marini, Zuccarelli e Zais. Superato il Settecento si approda a Giuseppe Bernardino Bison, Natale Schiavoni, Ippolito Caffi, Mancini, Emma Ciardi: ma quest’elenco allinea solo una scelta degli artisti presenti nella Pinacoteca .
La raccolta diviene un punto di riferimento importante per gli studiosi, mentre si fa strada in Martini l’idea di donarla alla città. La pinacoteca, grazie a questo gesto illuminato e generoso, è ora aperta al pubblico e propone un affascinante percorso che integra e completa il panorama sulla pittura veneta offerto dai musei della città
dal 1 novembre al 31 marzo 10.00 – 17.00 (biglietteria 10.00 – 16.00)
dal 1 aprile al 31 ottobre 10.00 – 18.00 (biglietteria 10.00 – 17.00)
Chiuso martedì
APERTURE SPECIALI 25 e 26 dicembre, 1 e 2 gennaio con orario 11 – 17
Sponsorizzato da
Orari e date
10:00-17:00 Mar
Chiuso Mer
10:00-17:00 Gio
10:00-17:00 Ven
10:00-17:00 Sab
10:00-17:00 Dom
10:00-17:00
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