Bruno Taut fra oriente e occidente
Il progetto di Villa Hyuga ad Atami, Giappone
Descrizione
Inaugurazione venerdì 9 settembre, ore 15:00
Relatori:
Manfred Speidel, RWTH University,
Aachen Marko Pogacnik, Università Iuav di Venezia
Darko Radović, Keio University, Tokyo
Marco Capitanio, Keio University, Tokyo
Dave Clough, Maine, USA
con una video intervista esclusiva a Kengo Kuma
evento organizzato da:
THE FORMWORK & co+labo radović
curato da:
Marco Capitanio con prof. Marko Pogacnik e prof. Darko Radović
Evento inserito nelle celebrazioni ufficiali del 150° Anniversario delle relazioni tra Giappone e Italia
Villa Hyuga, situata nella cittadina di Atami in Giappone, opera di Bruno Taut degli anni '30, sarà il soggetto della mostra intitolata 'West of Japan / East of Europe' (Ad ovest del Giappone / ad est dell'Europa), che si inaugura venerdì 9 settembre alle ore 15:00 allo spazio espositivo Gino Valle presso la sede Iuav al Cotonificio veneziano.
Il progetto sarà presentato per la prima volta al pubblico nella sua interezza, mediante disegni dettagliati in scala 1:10, ricostruiti in base agli originali, affiancati alle immagini in grande formato del fotografo di architettura americano Dave Clough. La mostra, in coincidenza con la Biennale di Architettura, è parte del programma ufficiale in occasione del 150esimo anniversario dei rapporti diplomatici fra Italia e Giappone.
L'evento è dedicato all'unico progetto di Bruno Taut ancora esistente in Giappone, realizzato durante il suo soggiorno triennale nel paese del sol levante (1933-36). La villa rappresenta la riflessione personale dell’architetto e urbanista tedesco in merito all'architettura giapponese, filtrata attraverso la propria sensibilità europea. Accostando disegni a fotografie, la mostra permetterà ai visitatori di distinguere forma e proporzione dello spazio dalla sua materialità e atmosfera. 'La villa è un unicum, in quanto non appartiene allo stile giapponese in senso stretto, e contemporaneamente si trova agli antipodi del modernismo di Le Corbusier o Mies van der Rohe – racconta Marco Capitanio, attualmente dottorando alla Keio University di Tokyo. – Il progetto è opera di un europeo confrontato con una cultura totalmente estranea, e il risultato, come il titolo suggerisce, venne percepito come troppo occidentale dagli architetti giapponesi dell'epoca e come troppo regionale da quelli europei. Questo fu uno dei motivi per cui la villa non raccolse particolare attenzione al tempo. Infatti, piani completi e fotografie professionali non sono mai stati pubblicati.'
In occasione dell'apertura della mostra si terrà un simposio internazionale ad entrata libera, dedicato a Bruno Taut, Villa Hyuga e all'architettura Giapponese, che includerà una video intervista a Kengo Kuma realizzata appositamente per la mostra. Fra i partecipanti interverrà uno dei massimi esperti tautiani al mondo, Manfred Speidel.
Biglietto: entrata libera
Sponsorizzato da
Orari e date
9:00-19:00 Mar
9:00-19:00 Mer
9:00-19:00 Gio
9:00-19:00 Ven
9:00-19:00 Sab
Chiuso Dom
Chiuso
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