LA TRAVIATA
Lirica
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Descrizione
Direttori: Francesco Ivan Ciampa/ Marco Paladin
Regia: Robert Carsen
Scene e Costumi: Patrick Kinmonth
coreografia: Philippe Giradeau
Cast
Violetta Valéry
Jessica Nuccio
Irina Dubrovskya (12, 19, 24, 26, 30/6 - 2/7)
Alfredo Germont
Ismael Jordi (8, 12, 14, 20/5)
Leonardo Cortellazzi
Fabrizio Paesano (12, 19, 24, 26, 30/6 - 2/7)
Giorgio Germont
Elia Fabbian
Luca Grassi (20, 28/5 - 5/6)
Giuseppe Altomare ( 12, 19, 24, 26, 30/6 - 2/7)
Flora Bervoix ⎮ Elisabetta Martorana
Annina ⎮ Sabrina Vianello
Gastone ⎮ Iorio Zennaro
Il barone Douphol ⎮ Armando Gabba
Il marchese d’Obigny ⎮ Matteo Ferrara
direttori
Francesco Ivan Ciampa (8, 12, 14, 20, 28/5 - 5/6)
Marco Paladin (12, 19/6)
regia ⎮ Robert Carsen
scene e costumi ⎮ Patrick Kinmonth
coreografia ⎮ Philippe Giradeau
Orchestra e Coro del Teatro La Fenice
Maestro del Coro ⎮ Claudio Marino Moretti
allestimento Fondazione Teatro La Fenice
con sopratitoli in italiano e in inglese
Terza e ultima opera di quella che viene definita la "trilogia popolare", nella quale, come nelle altre, la figura della protagonista domina su tutte.
Dall’inizio degli anni Cinquanta Verdi cerca una cantante adatta ad un ruolo difficile e comunica a Carlo Marzari, direttore del Teatro la Fenice di Venezia, di aver bisogno di una "donna di prima forza". Il soggetto che esigeva una cantante così speciale era stato tratto da Verdi da un dramma molto discusso di Alexandre Dumas figlio. La dame aux camélias è la storia di un personaggio realmente esistito, Alphonsine Duplessis giovane cortigiana che si era data al vizio nella Parigi degli anni Quaranta e che era entrata anche nella vita di Dumas da lui trasformata nel dramma in Marguerite Gautier.
Verdi assiste a una rappresentazione teatrale del dramma a Parigi nel 1851.Già nel 1852 il libretto di Francesco Maria Piave è pronto col titolo di La traviata, ma la censura ne impone il cambiamento in Amore e morte e un’ambientazione non contemporanea ma spostata indietro di almeno un secolo. Il 6 marzo del 1853 sul palcoscenico del Teatro la Fenice l’opera riscuote un clamoroso insuccesso da attribuire a numerosi fattori: i cantanti sono inadatti alle parti, compresa la protagonista che non era certo una "donna di prima forza", l’ambientazione contemporanea voluta da Verdi a tutti i costi ma non apprezzata dal pubblico, l’audacia del soggetto e la novità della partitura.
Solo un anno dopo però, presentata al Teatro San Benedetto, sempre a Venezia, l’opera è un successo, grazie al cast di cantanti e all’ambientazione settecentesca che assecondava i gusti del pubblico del tempo.
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