Gianni Pellicani 2006-2016 Il Riformismo a Venezia e in Italia
In occasione del decennale della scomparsa 2006-2016
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Descrizione
Il convegno ha l'obiettivo di riflettere sull'esperienza politica di Gianni Pellicani, e sarà l'occasione per approfondire in modo rigoroso e plurale un periodo storico-politico della seconda metà del Novecento che ha inciso profondamente nella nostra città e nel nostro Paese.
L'incontro è costruito in due sessioni: la mattina dedicata ad approfondire alcuni momenti significativi della vita politica e amministrativa di Venezia, di cui Gianni Pellicani è stato uno dei protagonisti. In questo senso sono previste due relazioni di giovani storici, che perciò non hanno né conosciuto Gianni Pellicani, né tantomeno vissuto quella fase storica della città, proprio per cercare di dare un'impostazione storica e non improntata alla memorialistica. Quindi è prevista una tavola rotonda e alcune testimonianze sul ruolo di Gianni Pellicani, sempre in relazione alle vicende della politica cittadina.
La seconda sessione, nel pomeriggio, prenderà in esame il tema del riformismo italiano con l'obiettivo di ragionare - in senso trasversale alle appartenenze partitiche dunque includendo le aree riformiste del PCI del PSI e di altre formazioni laiche e cattoliche - sul perché la sinistra riformista italiana non sia riuscita a trovare un terreno comune per portare avanti delle riforme economiche, sociali, istituzionali delle quali poi la mancanza si è sentita in maniera drammatica. Il tutto con particolare attenzione al periodo compreso tra la fine della solidarietà nazionale e la svolta della Bolognina.
Programma:
Ore 9.30 - Saluti istituzionali
Presiede: Cesare De Michelis
Ore 10.00 - I sessione - IL GOVERNO DELLA CITTÀ
- 1966 - 1975: la legge speciale e il governo della città. Giuseppe Saccà (Laureato in Storia contemporanea presso l’Università di Ca’ Foscari, collaboratore della Fondazione Gianni Pellicani)
- Comunisti e socialisti a Venezia tra anni settanta e ottanta. Livio Karrer (Laureato in storia contemporanea all'Università La Sapienza di Roma, ha conseguito un dottorato in studi storici presso l'Università di Padova.)
I testimoni: Mario Rigo, Marino Cortese, Gianfranco Rocelli, Paolo Costa, Emanuele Macaluso, Luigi Zanda
Ore 14.30 - II sessione - LA STAGIONE DEL RIFORMISMO IMPOSSIBILE
- Trasformare le istituzioni repubblicane: il ruolo del PCI. Sandro Guerrieri (Docente di storia delle istituzioni politiche italiane ed europee e di storia della pubblica amministrazione all'Università La Sapienza di Roma.).
“Uno stato gonfio ed eccedentario non ha più l’operatività delle strutture lucide ma l’inutilità delle strutture informe”, così il Censis - nel 1985 - tratteggia lo Stato italiano e la sua funzionalità, una frase che in poche parole evidenzia uno dei temi del dibattito politico più importanti negli anni Ottanta. Non a caso durante gli anni Ottanta si susseguono i lavori di numerose commissioni bicamerali con l'ambizione di riformare più o meno radicalmente la Costituzione italiana. Un dibattito molto acceso che vide tra i protagonisti il PCI.
- Il sistema politico italiano e la crisi della politica: una prospettiva comparata. Giovanni Orsina (politologo e storico, docente di storia contemporanea alla LUISS-Guido Carli di Roma, dove è anche Direttore del Master in European Studies)
Come ben noto il ruolo dei Partiti nella cosiddetta Prima Repubblica è stato fondamentale. Gli anni Settanta e Ottanta sono due decenni nel quale si avvia a conclusione questa stagione, cambiano i protagonisti all’interno dei partiti come alcune caratteristiche del loro agire politico in un quadro generale di “crisi della Repubblica”. Per cogliere appieno le peculiarità di questi passaggi e di alcuni nodi insoluti è utile inserire la vicenda italiana all'interno del più ampio quadro europeo occidentale.
- PCI-PSI, un dialogo (im)possibile. Marco Gervasoni (Docente di Storia contemporanea all'Università del Molise, collaboratore del «Corriere della Sera»)
La sinistra in Italia, rispetto alla maggioranza dei paesi europei, ha espresso raramente e per brevi periodi leader di governo. Molte le ragioni di tale incompiutezza, un fallimento politico e culturale che ha pesato e pesa molto sulla storia italiana: la rivalità accesa tra PCI e PSI è stata fatale non solo alle due forze politiche, ma in buona sostanza al paese nel suo complesso.
I testimoni: Ciriaco De Mita, Rino Formica, Massimo Cacciari
Ore 17.00 - Conclusioni
Giorgio Napolitano, Presidente Emerito della Repubblica.
Aula Magna IUAV (Tolentini)
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