Scuola Grande dei Carmini
Le Grandi Scuole di Venezia
La scuola di devozione e di carità dedicata a Santa Maria dei Carmini è una delle 'Scuole Grandi' di Venezia.
Fondata nel 1594 dal commerciante di stoffe bergamasco Bernardin Soardi, durante il dogado di Pasquale Cicogna, aveva inizialmente sede nel complesso conventuale della chiesa dei Carmini, nel campo omonimo.
Già dalla fine del XIII secolo una congregazione di donne votate alle opere di carità, era attiva nella zona con il nome di 'Pizzocchere dei Carmini' e si occupava del confezionamento dello scapolare che i carmelitani indossavano come simbolo di devozione alla Vergine Maria.
Questo ritaglio di stoffa rettangolare, era cucito e ricamato dalle pie donne con cura meticolosa e pare fosse questa la ragione per cui l'indumento veniva chiamato anche pazienza.
Questo spiegherebbe anche il nome della calle che porta alla Scuola, 'delle pazienze' appunto.
Nel XVII secolo, su progetto degli architetti Francesco Caustello e Baldassare Longhena, fu costruita la grande sede attuale in stile barocco. Tuttavia le sue forme non appaiono appesantite dal gusto dell'epoca, in quanto risentono della lezione palladiana, che anche in questo caso ispirò l'opera del Longhena.
La Scuola, prima ed unica ad essere aperta anche a consorelle, ottenne il riconoscimento ufficiale dal "Consiglio dei Dieci" il 22 settembre 1597 e le fu concesso l'appellativo di Grande nel 1767.
Nel 1807, la confraternita fu soppressa per decreto napoleonico ma nel 1853 l'Impero Austriaco concesse la riapertura della Scuola, che continua la sua attività ancora oggi ed è sede di iniziative culturali di rilievo.
Le sale interne hanno conservato per intero l’antico arredo originale, costituito da importanti dipinti ad olio, da ricchi soffitti in stucco e da pregevoli dossali lignei intagliati.
La spazio interno di maggiori dimensioni, arricchito in tutte le sue parti dalle opere più preziose è la Sala del Capitolo.
Incastonato nel suo soffitto, un ciclo di opere di Giambattista Tiepolo, dipinte tra il 1739 e il 1749: nove incomparabili tele raffiguranti le Virtù Teologali, le Cardinali e altre allegorie a tema spirituale riferite alla Vergine, angeli e cherubini con lo scapolare (il simbolo di devozione) e la mariegola con le regole della confraternita.
Al centro, sempre del Tiepolo, il grande dipinto “La Madonna del Carmelo consegna a San Simone Stock lo scapolare”.
Oltre alla Sala del Capitolo, di particolare rilevanza sono quella dell'Archivio con le pareti rivestite da preziosi dossali in legno, dello scultore Giacomo Piazzetta, la Sala dell'Albergo con la grande tela del Padovanino, raffigurante "L'Assunzione della Vergine" incastonata nell'elaborato soffitto ligneo e infine la Cappella in puro stile barocco.
Fonte e approfondimenti:
G. Tassini 'Curiosità veneziane'
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