From 26 Mar 2024 to 19 May 2024
Fondazione Marta Czok

Ex Patria

czok

Descrizione

In risposta alla tematica della Sessantesima Biennale Arte “Foreigners Everywhere”, la Fondazione Marta Czok presenta EX_PATRIA, con il patrocinio dell’Ambasciata di Polonia a Roma: una collezione di opere recenti e storiche di Marta Czok, dagli anni Ottanta ai giorni odierni, che riflettono sulla costruzione del concetto di patria e sulle ideologie che rendono tale concetto ambiguo.

Da un lato, la patria è conforme al bisogno di chiamare un posto “casa” e di sentire che tale casa è concepita per proteggere i diritti e garantire un livello di vita adeguato.  Dall’altro, la costruzione di questo concetto comporta l’identificazione del “confine”, la barriera fisica e metaforica che implica la distinzione del sé dall’altro.

La migrazione, l’asilo politico, la xenofobia, il populismo nazionalista si confrontano con questo principio, rafforzandone il significato simbolico e la vera esperienza di che ne vive le conseguenze. In queste opere troviamo il divario fra chi ha necessità di cambiare sede e chi ha potere di determinarne il destino: le politiche di guerra, le burocrazie transnazionali, l’impatto di un’economia globale si mischiano, rendendo ancor più vulnerabili coloro che rimangono in bilico: senza casa, senza diritti, senza patria.

Il lavoro di Marta Czok si sviluppa di pari passo con la sua identità “senza patria”: nata in Libano nel 1947, Marta Czok proviene da una famiglia di rifugiati politici polacchi: la famiglia di sua madre, all’inizio della guerra, risiede nella città di Ostrog, ora parte dell’attuale Ucraina, e viene deportata in Siberia, prima di riunirsi all’esercito polacco e agli Alleati.

Negli orrori della Seconda Guerra Mondiale, i suoi familiari vengono sottoposti a campi di prigionia, lavori forzati ed il massacro di Katyn, dove 25000 ufficiali e membri dell’Intellighenzia Polacca, tra cui suo nonno Stanislaw Zurakowski, vengono fucilati per mano sovietica. Durante e all’esito della Guerra, la sua famiglia si trova in Medio Oriente: in Iran, in Libano, in Palestina, poi di ritorno in Libano, prima di arrivare in Egitto. Il loro sperato ritorno in Polonia però non è possibile e trovano asilo politico a Londra, dove ricominciano da nullatenenti e dove cresce Czok, fino poi a trasferirsi in Italia negli anni settanta.
L’infanzia di Marta Czok è segnata da questi eventi, perché l’impatto della guerra continua nelle storie raccontate dai suoi familiari, nella precarietà di un inizio alla vita come rifugiata, nella paura di un’ulteriore deportazione e di nuovi conflitti che possano nascere da un momento all’altro.

Prezzo
Free
Informazioni aggiuntive

Ingresso Libero: Mercoledì – Sabato 16:00 – 19:30
Aperto anche su appuntamento
Project Space Fondazione Marta Czok
544 Campo Rialto Novo, Venezia 30125

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E.g., 16/02/2025
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