From 16 Mar 2023 to 16 Apr 2023
CREA Cantieri del Contemporaneo

Like a silk worm that has to walk on the ground

matteo-valeri

Descrizione

Giovedì 16 marzo 2023 alle ore 18.00, presso lo Spazio Legno & Legno di CREA Cantieri del Contemporaneo in Giudecca 211 a Venezia, inaugura la mostra Like a silk worm that has to walk on the ground del giovane artista italo americano Matteo Valerio, con la curatela di Pier Paolo Scelsi e Sabrina Comin.
L’evento, reso possibile grazie alla preziosa collaborazione con Tessitura Luigi Bevilacqua e CREA - Cantieri del Contemporaneo di Venezia, rientra nell’ambito e conclude il lungo percorso del più ampio ed ambizioso progetto PIC - Patrimonio Industriale Contemporaneo, finanziato dalla Regione del Veneto attraverso la DGR n. 254 del 02/03/2020 Il lavoro si racconta - Botteghe e Atelier aziendali. Itinerari alla scoperta dei Patrimoni d’impresa e coordinato da aiku - Arte Impresa Cultura, il centro dell’Università Ca’ Foscari Venezia dedicato alle interazioni tra cultura, processi creativi e mondo delle imprese.

Like a silkworm that has to walk in the ground è una mostra di lavori inediti di Matteo Valerio e nasce dalla trasposizione delle referenze intrinseche ai materiali serici creati dall’Antica Tessitura Luigi Bevilacqua. Le tele in incessante dialogo con la storia della pittura Veneziana vengono cucite in composizioni intricatamente articolate in cui ogni singolo pezzo viene ridisegnato con tecniche tintoriali antiche, ricami e stampe che modificano il loro aspetto originale. I nuovi preziosi ritagli Quilts tinti Batik con Cocciniglia, Indaco, Guado, Reseda e Robbia percorrono realtà e miti sulla storia dei pigmenti pittorici e tintoriali e vengono fusi con tratti raccolti dalla Biografia del 1727 I demoni di Alvisa Zambelli che drammatizza una continua collisione psicologica dominata da visioni alternate tra il demoniaco e il sacrale in una  trasformazione interiore da instabilità, oscurità, inquietudine a purificazione, illuminazione e conforto. Gli aspetti che vengono esasperati in questa serie di tele patchwork si diramano dagli archivi della Tessitura Bevilacqua e dalle porosità tra il presente e la storia del materiale, la provenienza, i sistemi produttivi e mercantili e le possibilità suggestive dei Velluti, dei Broccatelli, dei Lampassi e dei Damaschi nel raccogliere irte decodifiche psicologiche, misteriose e sognanti, soprattutto se immaginati nella pelle della Venezia nelle diverse epoche. Le due sculture ceramiche presentate alludono al vortice interiore che risucchia le aspirazioni e che centralizza le sensazioni e le emozioni in un ciclo continuo. Il suono dei bachi da seta che mangiano foglie di gelso fuoriesce a spirale dalla voragine ceramica e rimarca sulle costellazioni interiori e ai processi vivi nella creazione del materiale. I corpi modellati con le braccia verso l’alto cuciti, stampati o modellati sulle topografie sia dei patchwork che su una delle sculture ricordano un pattern, il logo dell’artista che a volte racchiuso in un box oppure isolato nella superficie cerca il catasterismo liberandosi dai limiti identitari e dalle aspirazioni contemporanee nebulose.
Questa serie amplifica il possibile immaginario della città e degli iconici tessuti Bevilacqua evocando elementi dissonanti, silenzi e sovrapposizioni, ondeggianti proiezioni di ombre sublimi inconsce.

Ingresso libero

MATTEO VALERIO
Matteo Valerio Nasce in Florida, si forma presso l’accademia di Venezia e successivamenteconsegue il Master in Fine Arts Presso la Central Saint Martins. Il suo lavoro ha origini nei limiti tra la realtà presente e i miti passati nelle tensioni tra ritmo frenetico dei sistemi produttivi e la consistenza della natura nel suo potenziale riparatorio.
 

TESSITURA LUIGI BEVILACQUA, Venezia
Le radici della famiglia Bevilacqua nel mondo della tessitura affondano nel 1499. In quest’anno, infatti, Giovanni Mansueti ha dipinto San Marco trascinato nella sinagoga, segnalando in un cartiglio i nomi dei committenti: tra questi appare un certo “Giacomo Bevilacqua Tessitore”. La Tessitura è stata poi fondata da Luigi Bevilacqua nel 1875, che ha recuperato telai e macchinari anticamente usati dalla Scuola della Seta della Serenissima.
Ma secondo alcuni documenti esistevano alcuni tessitori Bevilacqua già nel Settecento.
L’azienda continua quindi un’antica arte di Venezia, decaduta nel Settecento e rinata nell’Ottocento, combinando tecniche e disegni storici con un tocco di modernità. Fin dalle origini, la Tessitura è stata gestita dai figli e dagli eredi di Luigi Bevilacqua. Oggi è guidata dall’avv. Rodolfo Bevilacqua, presidente e responsabile della produzione, e dal fratello, dott. Alberto Bevilacqua, amministratore delegato e responsabile marketing. Coadiuvati da validi collaboratori, i Bevilacqua conducono la società in prima persona e, con la loro presenza in azienda e profonda conoscenza delle tecniche di tessitura, garantiscono un prodotto di alta qualità, oggi come allora.
 

CREA - CANTIERI DEL CONTEMPORANEO, VENEZIA
Il punto di congiunzione, continuità nonché filo conduttore comune che tiene insieme tutti gli elementi e gli attori del progetto è certamente il "saper fare" e l'artigianalità: espressa nei lavori di Matteo Valerio, la cui ricerca vede la creazione di manufatti artistici che mettono in risalto la sfera del saper fare e del creare con mano.
Fortemente presente nell'identità del progetto di CREA Cantieri del Contemporaneo, giovane realtà veneziana sita nell’isola della Giudecca nell’area della cantieristica minore veneziana, che pone il suo fulcro nella convivenza tra la realtà artigianale storica di Venezia, falegnami, tappezzieri, Maestri d'Ascia, e le arti visive.
Dal 2019, il progetto vede la coesistenza delle due sfere in un’impronta di ausilio e influenza reciproca portando alla realizzazione di più di 50 mostre di artisti nazionali e internazionali e la collaborazione con istituzioni italiane ed internazionali.
L’intento della fitta programmazione cerca di preservare la realtà locale di Venezia distante dai flussi turistici di massa e custodirne i tratti tradizionali.
 

AIKU - ARTE IMPRESA CULTURA - UNIVERSITÀ CA’ FOSCARI VENEZIA
Arte, Impresa e Cultura si incrociano sempre più frequentemente, per ragioni diverse e conuna varietà di conseguenze delineando una significativa frazione della realtà ibrida e interdisciplinare che caratterizza il nostro tempo. L’Università ha un ruolo centrale nell’analisi, comprensione e promozione di queste commistioni tra campi del sapere e processi culturali, economici e sociali. aiku nasce come strumento per questo lavoro di interpretazione e azione operando nel perimetro indistinto ma cruciale in cui i processi artistici coinvolgono la produzione economica e questa scopre la sua dimensione culturale e creativa. Il centro, operativo presso Fondazione Università Ca’ Foscari, concretizza l’attività di terza missione dell’Ateneo in un doppio movimento di trasferimento della conoscenza elaborata dall’Università e raccolta delle sollecitazioni provenienti dalle realtà produttive.

Prezzo
Free

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E.g., 23/03/2025
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