Building a Skyscraper. Schiller Building Adler & Sullivan
Descrizione
È dedicata a uno degli edifici più rappresentativi realizzati dallo studio Adler & Sullivan a Chicago la mostra che inaugura martedì 15 novembre in una doppia sede, la Galleria Internazionale d’Arte Moderna Ca’ Pesaro (alle 16) e Ca’ Tron, sede dell’Università Iuav di Venezia (alle 17). Lo Schiller Building, eretto nel centro finanziario di Chicago nel 1891, fu demolito nel 1961 per fare posto a nuovi e più moderni edifici. Costruito su incarico della comunità tedesca di Chicago, lo Schiller Building ospitava un teatro da 1000 posti e si articolava in tre corpi di fabbrica: una torre di 18 piani e 62 metri di altezza sul fronte stradale, un’ala centrale dove si trovava il teatro (su sei piani), e un volume posteriore di 13 piani, che ospitava anche la torre scenica.
Oltre ai disegni di Adler & Sullivan e al progetto esecutivo della struttura metallica, redatto da Binder & Seifert, la possibilità di ricostruire con precisione l’aspetto e la struttura dello Schiller Building si deve all’appassionata (e rischiosa) opera di documentazione fotografica della demolizione portata avanti nel 1961 dal fotografo Richard Nickel e dallo studente di architettura John Vinci. L’analisi e l’elaborazione di queste importanti fonti documentarie hanno permesso di restituire la consistenza di un edificio che ha contribuito in modo significativo alla definizione di una nuova tipologia architettonica: il grattacielo americano, nella sua versione messa a punto a Chicago dopo il devastante incendio del 1871.
Dopo la mostra Romanticism to Ruin: Two Lost Works of Sullivan & Wright, tenuta a Chicago nel 2021-22 e curata da John Vinci, il paziente lavoro di ricostruzione, ridisegno e modellazione 3D delle parti murarie e decorative dello Schiller Building viene ora presentato in Italia.
Il lavoro presentato in mostra è stato curato da un gruppo di studentesse e studenti della laurea magistrale in Architettura dell’Università Iuav di Venezia, coordinati dai professori Mario De Miranda (strutture metalliche), Paolo Borin (modellazione BIM) e Marco Pogacnik (ricerca storica), e con il fondamentale supporto di John Vinci (FAIA) e Angela Demma (AIA), Chicago.
Tavole a grande scala, spaccati assonometrici, ricostruzioni 1:1 e un video ricavato dal modello BIM documentano il risultato delle ricerche condotte. Accompagneranno l’esposizione anche elementi decorativi originali in terracotta, mostrati per la prima volta in Italia.
Attraverso i materiali esposti in mostra, la possente struttura del grattacielo progettato da Louis Sullivan e le sue delicate superfici in terracotta tornano a vivere, offrendo un inedito accostamento fra il complesso congegno strutturale dell’edificio e la raffinata concezione ornamentale di uno dei maestri del grattacielo americano.
La mostra fa parte del ciclo di eventi “Salotto Longhena”, iniziativa congiunta tra Università Iuav di Venezia (Dipartimento di Culture del Progetto) e MUVE – Fondazione Musei Civici di Venezia – Galleria internazionale d’arte moderna di Ca’ Pesaro, nata dalla collaborazione fra le due istituzioni e inteso a promuovere dialoghi a tema fra le arti e l’architettura moderna e contemporanea
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Orari e date
10:00-17:00 Tue
10:00-17:00 Wed
10:00-17:00 Thu
10:00-17:00 Fri
10:00-17:00 Sat
Closed Sun
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