Dal 08/04/2019 al 14/04/2019
Scuola dei Laneri

Dentro la Laguna ed Oltre

Mostra bipersonale di Gianfranco Gavardina e Iginio Gianeselli

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Descrizione

LA MOSTRA

Due artisti, due arti diverse e due modi di osservazione differenti in un percorso che parte da Venezia e, passando per lo spartiacque della laguna, arriva fino ai paesaggi della Riviera del Brenta e l’Altopiano di Asiago. “Dentro la laguna e oltre - Immagini pittoriche e fotografiche” è il titolo della mostra bipersonale di arte contemporanea del pittore Gianfranco Gavardina e del fotografo Iginio Gianeselli, allestita dall’8 al 14 aprile nella prestigiosa sala terrena dell’antica Scuola dei Laneri.

L’inaugurazione si terrà lunedì 8, alle ore 17.30, alla presenza degli artisti. L’esposizione è a cura di Francesca Catalano, critica e curatrice d’arte. Attraverso una visione condivisa dai due artisti veneziani fatta di verità e bellezza, la mostra accompagna l’osservatore in un viaggio alla scoperta di come la Città sull’acqua si possa rivelare dall’interno, per poi travalicarne i confini. Forti sono le emozioni che suscitano le poetiche fotografie di Iginio Gianeselli che, accompagnate anche da uno slideshow, raccontano ciò che avviene dentro la laguna, fino a toccare con lo sguardo i monti nei suggestivi scatti del così chiamato “stravedamento”. Il visitatore, dopo aver assaporato la vita di laguna tra nasse incorniciate dal tramonto, calli ravvivate dai colori dei panni stesi al vento e antichi mestieri simbolo di una Venezia ancora viva, sente il desiderio di migrare, oltrepassare la laguna che divide Venezia dal resto del mondo. È qui che si scopre l’arte di Gianfranco Gavardina, artista interprete della pittura di stampo impressionista, che dopo aver dipinto le atmosfere della laguna, in particolar modo l’isola di Sant’Erasmo, si spinge oltre il Ponte abbandonando il vento salmastro a favore di una fresca brezza. Nelle sue opere “en plein air” si possono apprezzare i colori della natura nelle diverse stagioni. I paesaggi da lui rappresentati si sciolgono nel lirismo del verde squillante dei prati e delle colline, fino alle montagne da lui tanto amate. Una mostra dove i due artisti idealmente si prendono per mano e diventano loro stessi “ponte” che collega l’isola di Venezia con la terraferma, dove ciascuno dei due completa la visione dell’altro.


IL CONNUBIO TRA PITTURA E FOTOGRAFIA

Compito della mostra, oltre a proporre un percorso narrativo, è valorizzare il connubio tra pittura e fotografia. Era il 1838 quando nacque ufficialmente la fotografia e gli artisti, confrontandosi con tale invenzione, subito sentirono che rischiavano di essere messi da parte. Da quel momento la fotografia, con un semplice scatto pieno di realismo, poteva ritrarre individui e paesaggi bloccando il tempo in un instante. La ritrattistica ne risentì così come l’arte “en plein air” che cercava di fermare l’attimo fuggente, da qui il tocco veloce della pennellata. La pittura non trovava più ragione di essere dato che la macchina fotografica, diminuendo tempi e costi, portava via occasioni di lavoro ai pittori. L’iniziale contrasto però si trasformò in opportunità: gli artisti iniziarono a cercare nuove forme espressive e molte furono le correnti artistiche che nacquero, basti citare le Avanguardie. Inoltre molti furono gli artisti che poi si avvalsero della fotografia come supporto per ampliare le loro composizioni pittoriche, senza il bisogno di costanti modelli dal vivo. A distanza di quasi due secoli, in questo contesto contemporaneo, gli artisti Gianfranco Gavardina e Iginio Gianeselli diventano testimonianza del superamento di quell’iniziale “scoglio” che aveva reso pittori e fotografi antagonisti. L’esposizione mostra dunque come due diversi tipi di arte possano convivere e anzi intraprendere insieme un cammino dove, attraverso differenti visioni, si possa raccontare un percorso unitario, pur mantenendo ciascun artista un linguaggio espressivo proprio e autentico.


GIANFRANCO GAVARDINA

Nasce nel 1937 a Venezia, città dove tuttora risiede. Nel 1962 inizia a dipingere, partecipando sin dal 1967 a mostre e concorsi regionali, nazionali ed esteri. Durante la sua carriera ottiene vari premi e segnalazioni. Sue opere si trovano in collezioni private e pubbliche in Italia e all’estero. Nei suoi lavori Gavardina si è sempre concentrato nel rappresentare la natura, sia essa quella luccicante della laguna o quella fresca dei paesaggi collinari e montani. Vedendoli dalla laguna, i monti per lui sono sempre stati un forte richiamo, impossibile da non ascoltare. Da molti anni infatti è socio del CAI (Club Alpino Italiano) e della Giovane Montagna. Enzo Di Martino ha scritto di lui: “Paesaggi colti, pare, in un’ora particolare, quasi a volerne catturare la luce, Franco Gavardina affida infatti alla luce ed al colore l’apparizione di un mondo limpido ed incantato, lirico.” Inoltre si sono interessati alla sua pittura: T. Bianchini, F. Catalano, G. Gasparotti, R. Joos, G. Niero, G. Pilla, P. Rizzi, M. Stefani ed altri, tra cui vari giornali e riviste: Corriere del Veneto, Gente Veneta, 7 Giorni Veneto, La Vernice, Il Diario, Eco d’arte, Il Gazzettino, Il Carlino-Sassuolo, La gazzetta di Modena, Il Secolo d’Italia, La Gazzetta delle Dolomiti, La Gazzetta del Popolo, La discussione, e molti altri.


IGINIO GIANESELLI

Nasce nel 1938 a Venezia, città dove tuttora vive. Parallelamente ai suoi studi inizia a lavorare presso La Mostra del Cinema della Biennale di Venezia. Chiamato successivamente al Teatro La Fenice, si occupa inizialmente del Centro di Avviamento al Teatro Lirico, famoso trampolino di lancio per moltissimi artisti. Assume quindi il ruolo di Addetto alla Sovrintendenza e di Segretario del Comitato. Successivamente gli viene affidata la nomina di Segretario Generale del Teatro La Fenice, ruolo che ricoprirà per quasi trent’anni fino a quando, nei giorni della merla del 1996, l’edificio fu avvolto dalle fiamme. L’attenzione per le arti è sempre stata innata in lui. Coltiva la passione per la fotografia fin da bambino, quando il fratello Piergiorgio gli fece apprezzare il valore di tale arte attraverso il fascino della camera oscura. Una magia che negli anni ha fatto propria grazie ad un occhio capace di guardare attentamente ciò che lo circonda, catturando particolarità e stravaganze. Prende parte a mostre collettive, tra cui la Fiera del quadro nel prestigioso Centro d’Arte San Vidal UCAI di Venezia. La macchina fotografica però per Iginio non è l’unico modo di esprimere sentimenti e pensieri. Nel 2014 pubblica con La Toletta Edizioni di Venezia il libro “Il merlo in frack... ed altro ancora”, una serie di racconti sulle stranezze della vita da cui emergono emozioni, ricordi ed il racconto di Venezia, in cui canta la città proprio come fa anche nelle sue fotografie.


FRANCESCA CATALANO

Nasce a Venezia, città dove studia e lavora come giornalista, critica e curatrice d’arte.
Nell’estate 2010 inizia a scrivere per il Settimanale Diocesano Gente Veneta, con cui tuttora collabora. Dall’estate 2011 ad oggi svolge l’attività di critica d’arte, principalmente nel Centro d’Arte San Vidal U.C.A.I, di cui è anche nel consiglio direttivo. Per la galleria cura la parte critica di inaugurazioni e cataloghi. Nel 2016 prende parte alla giuria del prestigioso premio “Invito al Colore”, erede del famoso “Premio Burano di pittura”, organizzato dall’Associazione Artistica Culturale di Burano, con cui aveva già collaborato in passato.
Svolge costantemente l’attività di critica d’arte per la presentazione di mostre sia collettive che personali. Inoltre redige recensioni su quotidiani, giornali di settore e cataloghi d’arte. Del 2017 è la collaborazione con la “Made in.. Art Gallery” nei ruoli di ufficio stampa, critica d’arte e curatrice, dove organizza la mostra collettiva “La Gestualità nell’Arte”.
Per quanto riguarda l’attività giornalistica, recente inoltre è la collaborazione con Il Gazzettino.


SCUOLA DEI LANERI

L’antica Scuola dei Laneri, così chiamata perché un tempo vi avevano sede i lanaioli, è un prestigioso edificio sito in Salizada San Pantalon nel sestiere di Santa Croce a Venezia. La facciata, unico lato visibile, si presenta in pietra d'Istria, probabilmente su progetto del Longhena. Il piano terra presenta una sala molto ampia spesso utilizzata per mostre d’arte e conferenze di carattere culturale. Negli anni ha anche ospitato diversi eventi collaterali e padiglioni nazionali della Biennale D’arte di Venezia, ultimo fra tutti nel 2017 quello della Bolivia durante la 57esima edizione.


Informazioni:

Sede: Scuola dei Laneri

Indirizzo: Salizada S. Pantalon - S. Croce 131/A.

Raggiungibile in pochi minuti a piedi dalle fermate del vaporetto di P.le Roma o S. Tomà.


Inaugurazione: lunedì 8 aprile, ore 17.30

Date: 8 - 14 aprile

Orari: 10 - 12.30 | 15 - 19

Entrata libera

Prezzo
Gratuito

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esempio: 19/03/2024
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Ora Chiuso

Orari e date

Lun
10:00-12:30 |15:00-19:00
Mar
10:00-12:30 |15:00-19:00
Mer
10:00-12:30 |15:00-19:00
Gio
10:00-12:30 |15:00-19:00
Ven
10:00-12:30 |15:00-19:00
Sab
10:00-12:30 |15:00-19:00
Dom
10:00-12:30 |15:00-19:00

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