Dal 31/05/2022 al 10/06/2022
Libreria Toletta
Spazio M9

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Descrizione

Martedì 31 maggio, ore 18

- A cinquant'anni esatti dalla strage di Peteano presentiamo il nuovo libro di Ugo Dinello, La via delle armi. Gladio, Peteano, Unabomber e altre verità nascoste, Laterza 2022. Ne parla con l'autore Fabrizio Brancoli, direttore de La Nuova Venezia, Il Mattino di Padova, La Tribuna di Treviso e il Corriere delle Alpi.
Lunedì 6 giugno, ore 18

- Claudio Fachinelli dialoga con Loredana Perissinotto sui suoi due libri Dosvidania, Nina. Cronaca di una ricerca sospesa, Sedizioni 2017 e Lumpatius Vagabundus. Sulle tracce di Nikolaj Sudzilovskij, medico e rivoluzionario, Gaspari 2021. Letture di Matteo Campagnol
Martedì 7 giugno, ore 18

- si torna a Venezia con Venice in Pattern, lo pseudonimo di Ilaria Pittana (architetto) e Ilaria Pitteri (graphic designer) e del loro blog instagram, per parlare del loro libro Alfabeto veneziano, Anteferma 2021 con gli editori Margherita Ferrari ed Emilio Antoniol
Giovedì 9 giugno, ore 18

- in collaborazione con l'Università di Ca' Foscari, l'ambasciata del Portogallo e l'Istituto Camoes: Leggere e tradurre Fernando Pessoa, con Roberto Francavilla, docente di Letterature portoghese e Brasiliana, traduttore e studioso di Fernando Pessoa. Introduce Vanessa Castagna, Università Ca’ Foscari
Venerdì 10 giugno, ore 17.30 presso Auditorium M9 a Mestre

- il nuovo "tolettino" (la collana dedicata a Venezia de La Toletta - Edizioni) di Cesare De Piccoli, Con Berlinguer a Venezia, nel centenario della nascita di Enrico Berlinguer, è un ricordo vivido, in "presa diretta", che va dalla festa nazionale dell'Unità del 1973 al triste epilogo del giugno 1984. Ne parlano con l'autore Gianfranco Bettin, Roberto Reale, Giuseppe Saccà.

Intervengono Pierangelo Molena, fondazione Rinascita 2007, e Giovanni Pelizzato, libraio ed editore

I libri
31.5 - Cinquant'anni e più ci separano dagli anni di piombo, che hanno lasciato una tragica sequenza di massacri. Piazza Fontana, piazza della Loggia, la questura di Milano, per arrivare al meno ricordato di questi eventi: nel piccolo paese isontino di Peteano il 31 maggio 1972 una bomba camuffata in una 500 rubata esplose uccidendo tre carabinieri. Cinquant'anni sono passati ma fin qui non è stato evidenziato il fatto che tutte queste vicende hanno un elemento in comune: esplosivo e carnefici provenienti dalle stesse zone del Paese, quell'area del Nord-Est in cui nel secondo dopoguerra si sono innervate le trame oscure di Gladio. In quelle stesse zone per vent'anni qualcuno (probabilmente più di uno) ha colpito cittadini indifesi, donne e bambini inclusi, lasciando nei luoghi più comuni micidiali dispositivi pronti a esplodere. Come mai gli autori di questi delitti non sono stati mai intercettati? Chi li ha formati e coperti? Ugo Dinello mette insieme tasselli di un mosaico complesso, collegando protagonisti e fatti degli anni più cupi della Repubblica
6.6 - Il primo libro: fra le fantasticherie che la tomba di Nina, una ragazza morta a Venezia il 29 gennaio 1886 all'età di venticinque anni, aveva suscitato, c'era la convinzione che Cechov l'avesse notata, durante uno dei suoi viaggi a Venezia. Le date erano compatibili e, in più, fra le scarse informazioni che quel monumento funebre forniva, c'era un nome, Nina, e una scritta che a lei si riferiva come "figlia di un generale". Come non pensare ai due capolavori di Anton Pavlovic, Il gabbiano e Tre sorelle? Mi sembrava ingiusto che la sua memoria cadesse nell'oblio, come è destino di milioni e milioni di persone che, come Anton Pavlovic fa dire ad Andrej nel quarto atto delle Tre sorelle, "mangiano, bevono, dormono, poi muoiono" senza lasciare una traccia, né un ricordo. Il secondo libro vede per protagonista Nikolaj Sudzilovskij, medico, populista e rivoluzionario nato a metà dell'Ottocento in Bielorussia, è pressoché sconosciuto nell'ambito della storiografia occidentale, pur essendosi confrontato con figure importanti: da Marx, a Bakunin, a Sun Yat-sen. Nel corso di una vita incredibilmente avventurosa ha attraversato quattro continenti (Europa, America, Oceania e Asia), lasciando ovunque tracce non effimere, progetti di grande valenza politica e civile, forse utopici o troppo avanzati per il suo tempo
7.6 - Venice in Pattern racconta Venezia in ogni sua forma, dalla Venezia storica e sotto gli occhi di tutti a (soprattutto) quella contemporanea e in continua evoluzione: la Venezia che merita di essere scoperta e valorizzata. Contemporaneo per Venice in Pattern vuol dire nuovo, fresco, ma rimanda anche a quegli elementi che convivono con altri che hanno «mille anni di storia» per citare proprio la poesia di Diego Valeri, esordio del progetto. E qui entra in gioco il nostro alfabeto. Ogni lettera presente nel vocabolario veneziano è stata raddoppiata (A-a, B-b, C-c, ecc.) in modo da potere raccontare Venezia in maniera duplice: alle lettere maiuscole è stato associato un tema aulico, noto (ma chiaramente reinterpretato con il linguaggio unico di Venice in Pattern) e alle lettere minuscole è stato associato un tema underground
10.6 - Il 25 maggio 1922 nasceva a Sassari Enrico Berlinguer. Questa testimonianza ripercorre la presenza di Berlinguer a Venezia a partire dal 1973 con il Festival nazionale dell’Unità. Si ricordano gli appassionati incontri al Petrolchimico con i lavoratori di Porto Marghera in occasione dei referendum sul divorzio e sull’aborto. Si rievoca l’entusiastica partecipazione del Segretario alla Festa nazionale delle donne, quando scandì l’importanza della presenza innovatrice della donna, decisa a liberarsi da secoli di oppressione, di mortificazione, di violenza. L’autore descrive alcuni momenti di Berlinguer non pubblici: la visita ai frati all’isola di San Francesco del deserto, o l’indimenticabile notte del Redentore con l’acqua alta. Ne emerge un personaggio riservato ma affabile e semplice, non condizionato dai comportamenti tipici della personalità di potere. Forse era per questo che godeva dell’affetto dei militanti, ma anche della simpatia di coloro che non condividevano le sue idee politiche
 

Prezzo
Free
Informazioni aggiuntive

L'accesso - con mascherina - è libero ma contingentato.

Per l'appuntamento di venerdì 10 giugno, a Mestre, si prega di far riferimento alla struttura M9

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