SINERGIE. Incontri di musica e filosofia
Beethoven. L’origine della potenza
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Descrizione
Ateneo Veneto, Accademia di Filosofia della Musica, Agimus, Fondazione Archivio Vittorio Cini
Ciclo di incontri 2021
SINERGIE. Incontri di musica e filosofia
Beethoven. L’origine della potenza
Introduce Letizia Michielon, Conservatorio “G. Tartini” di Trieste
Relatore: Alberto Porceddu Cilione, Università di Verona
Programma musicale
Ludwig van Beethoven, dalla Sonata per pianoforte op. 78
Adagio cantabile – Allegro moderato (primo movimento)
Emma Brumai, pianoforte
Ludwig van Beethoven, dalla Sonata per pianoforte op. 2 n. 3
Allegro con brio (primo movimento)
Yun Zhang, pianoforte
Sarà il professor Pier Alberto Porceddu Cilione a inaugurare il nuovo ciclo di Incontri di Musica e Filosofia, organizzato dall’Accademia di Filosofia della Musica in collaborazione con l’Ateneo Veneto e con il sostegno dell’Archivio “Vittorio Cini”.
Gli approfondimenti di questo nuova serie di appuntamenti, dal titolo “Sinergie”, saranno dedicati a tre protagonisti della tradizione musicale occidentale, Johann Sebastian Bach, Ludwig van Beethoven e Franz Liszt.
L’evento conclusivo (14 dicembre) guiderà invece alla scoperta dei più recenti studi neuroscientifici applicati alla musica.
La conferenza di Cilione, intervistato da Letizia Michielon, direttore scientifico della rassegna, si concentrerà sul tema “Beethoven. L’origine della potenza”.
«Che, nella storia della musica, vi sia un “prima di Beethoven” e un “dopo Beethoven”, è un dato di fatto indiscutibile», afferma il docente dell’ateneo scaligero.
«Molte sono le ragioni per le quali la musica di Beethoven costituisce una soglia non aggirabile, ragioni che riguardano la forma, il suono, l’orchestrazione, le proporzioni, il linguaggio, i codici espressivi. È possibile che anche l’inedito uso da parte di Beethoven della dinamica costituisca un’assoluta novità nel panorama musicale».
Nel corso di questo viaggio all’interno della concezione della dinamica in Beethoven si tenterà di comprendere come mai, ancora oggi, si guarda a Beethoven come all’“inizio” della nostra “modernità” musicale. I due interventi musicali sono affidati alle giovani pianiste Emma Brumat e Yun Zhang.
Il 23 novembre Stefania Sbarra e Roberto Calabretto, moderati da Roberta Dreon, esploreranno l’universo lisztiano e la concezione romantica del viaggio; al pianoforte Francesco Greco ed Elisa Milo.
Il 7 dicembre Lucio Cortella e Vincenza Ottomano dialogheranno sul tema «J.S.Bach: la musica e l’ordine metafisico del cosmo»; a seguire Andrea Turini suonerà le Variazioni Goldberg di Bach.
Il ciclo si chiude il 14 dicembre con Alice Mado Proverbio, docente di Psicobiologia presso l’Università di Milano-Bicocca, che indagherà le basi neuronali delle sensazioni estetiche ed emotive in musica; i brevi interventi musicali saranno affidati a Emma Brumat e Yun Zhang.
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