Sensori – Qualcosa si muove
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Descrizione
Sensori. Qualcosa si Muove. Venezia, Oceano, Mondo: dialoghi sulla contaminazione dei saperi ibridi è il titolo di una giornata di conversazioni dedicata all’esplorazione del paesaggio contaminato dove si mescolano poesia, biologia e filosofia. Chiedendoci che lingua parli il bosco, approfondendo le storie nascoste dall'acqua, e confrontando la nostra mente con l’ecosistema città e alveare tesseremo un'ode a tutte le intelligenze che abitano quella che chiamiamo Natura, uno spazio aperto e in attesa di parole capaci di descriverlo.
Una giornata di incontri dedicata all'esplorazione del paesaggio contaminato dove si mescolano poesia, biologia e filosofia. Un'esplorazione guidata da ospiti provenienti da ogni coordinata del sapere, alla ricerca di un sentiero non ancora battuto. "Sensori – Qualcosa si muove" si propone di allargare la nostra percezione dell'ignoto, tessendo un'ode a tutte le intelligenze che abitano quella che chiamiamo Natura, senza neanche capire che cosa sia. Forse uno spazio aperto, dove si confondono le menti degli esseri umani e degli altri animali, delle piante e dei minerali: uno spazio in attesa di parole capaci di descriverlo.
PROGRAMMA
11:00 – 12:00 | IL MONDO COME PAESAGGIO. Come pensa una laguna? Che lingua parla il bosco?
con: Alberto Barausse, Paolo Pecere, Giancarlo Cinini
Da molti anni ormai la ricerca del filosofo Paolo Pecere si concentra sul rapporto tra essere umani e mondo naturale. Quindi sulle differenze tra la nostra mente e quella degli altri animali, ma anche intorno a questioni cruciali come la nascita del paesaggio e le possibilità dell’ecologia. Questioni dove, tra mitologie e tecnologie, ogni epoca dà le sue risposte. Oggi questo ambito di ricerca è più vitale che mai, soprattutto grazie alle voci multidisciplinari che si applicano al tema. Ecco perché l’incontro inaugurale di Sensori vedrà Pecere in dialogo con Alberto Barausse, professore associato all’università di Padova, specializzato nell’analisi dell'impatto dell'uomo sugli ecosistemi, e di come i cambiamenti ecologici che ne derivano influenzino a loro volta la società. A moderare l’incontro, Giancarlo Cinini (giornalista, autore per Il Tascabile, La balena bianca, Scienza in rete, Deckard e altre riviste online).
15:30 – 16:30 | LA LETTERATURA DELLA MAREA CHE SALE. Tutte le storie nascoste dall’acqua
con: Laura Pugno, Francesco Falcieri, Barbara Casavecchia
Le maree ogni giorno riscrivono il paesaggio, e così le vite di chi lo abita, umani, animali e creature a metà dei due mondi, come le sirene di Laura Pugno. Autrice di saggi, romanzi e poesie che si situano alla frontiera di realtà e immaginazione, tra le piene e le secche del nostro rapporto con il mondo naturale. In questo viaggio nel mondo sottomarino, Laura Pugno sarà accompagnata da Francesco Falcieri, ricercatore presso l'Istituto di Scienze Marine di Venezia (CNR-ISMAR), dove svolge attività di ricerca in ambito oceanografico-fisico e biologico utilizzando misure dirette e modelli numerici. A moderare, Barbara Casavecchia, curatrice indipendente e critica, docente presso l’Accademia di Brera e la NABA di Milano. Nel 2023 ha curato la mostra “Thus waves come in pairs” [Simone Fattal, Petrit Halilaj & Alvaro Urbano] a Ocean Space, Venezia, capitolo finale del progetto triennale di ricerca “The Current III: Mediterraneans” di TBA21–Academy.
17:00 – 18:00 | LA TEORIA DELLA MENTE ALVEARE. La materia come cervello, la città come ecosistema
con: Chiara Spadaro, Laura Tripaldi, Nicolò Porcelluzzi
Tra scambi di favori e di merci, chini sul nostro daffare, ogni giorno possiamo contare su una rete di relazioni, materiali e ormonali: siamo così diversi dalle api? E qual è la differenza tra un palazzo e un alveare? Ne parleremo insieme a Laura Tripaldi, scrittrice e ricercatrice nel campo dei nanomateriali, autrice tra gli altri del saggio "Menti parallele" (Effequ 2020), un antidoto all’asfissia del riduzionismo, della cieca specializzazione, un libro che vive di idee laterali e immaginari alternativi, ibridando discipline, esseri viventi, oggetti e tecnologie. Insieme a lei, ci sarà Chiara Spadaro, giornalista ambientale e antropologa, firma storica di Altreconomia e autrice di "L'arcipelago delle api". Perché come scrive Spadaro, in fondo, “Venezia – proprio come un alveare o una comunità d’insetti – rappresenta a tutti gli effetti lo spazio simbolico dell’interdipendenza con l’ambiente e con specie diverse, un microcosmo che ci aiuta a capire il mondo”. A moderare l’incontro, Nicolò Porcelluzzi, autore di "Fare i versi" (Quanti, Einaudi 2022) e, con Matteo De Giuli, "MEDUSA. Storie dalla fine del mondo (per come lo conosciamo)", (NERO, 2021).
18:00 - 20:30 | "Disservire". Intervento di The Tidal Garden con Gin dei Sospiri e la cioccolateria Vizio e Virtù.
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