Salute e Specificità nella Repubblica di Venezia
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Descrizione
CORSO DI STORIA DELLA SANITÀ 2017
Salute e Specificità nella Repubblica di Venezia
si apre il nuovo Corso di Storia della Sanità coordinato da Nelli-Elena Vanzan Marchini.
Per la lezione inaugurale la storica della sanità ha scelto un tema molto interessante e poco noto: "Per ripopolare Venezia. Le leggi della Serenissima dopo le epidemie", ossia tutte quelle leggi che la Repubblica Serenissima mise in atto dopo le gravissime epidemie che si abbatterono sulla città.
Il Magistrato alla Sanità, istituito nel 1486, non si limitò infatti a ideare una politica di prevenzione e contumacie che impedisse alla peste di giungere in città, ma monitorò le oscillazioni demografiche cercando di garantire gli equilibri sociali sconvolti dalle grandi epidemie perciò controllò le fasce a rischio della popolazione attraverso una rete assistenziale che copriva tutto il territorio urbano, soccorrendo i poveri e gli "inabili" veneziani mentre i forestieri venivano ricacciati nelle loro terre di origine.
Anche i mendicanti dovevano essere approvati e registrati dal Magistrato alla Sanità, che rilasciava una apposita licenza, mentre ai cittadini veneziani caduti in miseria era riconosciuto il diritto di mendicare a volto coperto per rispetto della loro vergogna.
Al contrario, si sviluppò una politica di accoglienza verso nuovi residenti operosi e facoltosi utilizzando incentivi e vitalizi per professionisti, mercanti, banchieri, inventori e medici illustri che venissero ad abitare in città.
Si organizzarono periodiche espulsioni di prostitute e mendicanti forestieri e il rigoroso controllo degli affittacamere con l'incendio dei letti di quelli a rischio igienico.
La registrazione metodica dei morti e degli ammalati e la pratica della dissezione per i decessi improvvisi dimostrano l'attenzione per lo studio su cadavere e l'uso ante litteram dell'anatomia patologica in Venezia.
Il Corso di Storia della Sanità 2017 è realizzato come di consueto in collaborazione di CISO Veneto e Università di Padova, Corso di dottorato G.B. Morgagni
PROSSIME LEZIONI:
- Mercoledì 29 marzo 2017 – ore 17.30
Studiare la morte per difendere la vita
I teatri anatomici dell’Università di Padova e di San Giacomo dell’Orio a Venezia
interventi con immagini di
Amalia Basso, Gaetano Thiene, Fabio Zampieri, Nelli-Elena Vanzan Marchini
Secondo appuntamento del Corso di Storia della Sanità a Venezia, ideato da Nelli Elena Vanzan Marchini.
Ad essere presi in esame sono i vari interventi messi in atto dal Magistrato alla Sanità per la salute e la salvaguardia della Serenissima Repubblica.
La registrazione metodica dei morti e degli ammalati e la pratica della dissezione nel caso di decessi improvvisi dimostrano l'attenzione dei medici della Serenissima per lo studio su cadavere e l'uso ante litteram dell'anatomia patologica come pratica riconosciuta.
Nel 1670 viene inaugurato a Venezia il Teatro Anatomico a San Giacomo dell'Orio, che nel corso della lezione sarà analizzato in raffronto a quello più antico e famoso dell'Università di Padova, inaugurato nel 1595, il primo esempio al mondo di struttura permanente creata per l’insegnamento dell’anatomia.
Il Corso di Storia della Sanità 2017 è organizzato come di consueto da Ateneo Veneto e C.I.S.O. Veneto, quest’anno con l’apporto dell’Università di Padova – corso di dottorato G.B. Morgagni.
- Giovedì 6 aprile 2017 – ore 17.30
Storia della salute nella città anfibia
interventi con letture e immagini di
Antonio Rusconi e Nelli-Elena Vanzan Marchini
L'ultima lezione del Corso di Storia della Sanità 2017 prende in considerazione la specificità della città anfibia anche dal punto di vista sanitario.
La singolare natura di Venezia provocò infatti alcune patologie ma suggerì anche una originale gestione igienica del complesso habitat lagunare.
Da handicap l'insularità divenne il modello per l'organizzazione sanitaria del corpo urbano in armonia con la sua laguna tutelata dal Magistrato alle Acque che operò in sinergia con il Magistrato alla Sanità.
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