Dal 21/11/2018 al 21/11/2018
Ateneo Veneto di Scienze, Lettere ed Arti

L'Ateneo per la Salute

Festa della Madonna della Salute

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Descrizione

PER LA FESTA DELLA MADONNA DELLA SALUTE, una delle feste religiose più popolari e più sentite dai veneziani, Ateneo Veneto ritorna ad aprire le porte alla cittadinanza per un pomeriggio e una serata da condividere, a ingresso libero.

Il primo appuntamento, alle 17.00, ha a che fare direttamente con la giornata festiva e con le sue origini, dato che la Festa della Madonna della Salute nasce dopo la terribile pestilenza del 1630-31, e il conseguente voto pronunciato dal Doge alla Vergine perché l'epidemia cessasse.
La storica della sanità Nelli Elena Vanzan Marchini ci introdurrà, attraverso racconti, immagini e letture proprio nello spirito dell'epoca, tra storie di paure, furbizie e interventi di prevenzione messi in atto dalla Serenissima in tempo di peste. Sarà così l'occasione per compiere un viaggio virtuale anche attraverso i lazzaretti del Mediterraneo.

Aula Magna, ore 17.00

LA SALUTE DI VENEZIA: STORIE DI SANTI, LAZZARETTI E FURFANTI

Conferenza con letture e immagini di Nelli Elena Vanzan Marchini

Introduce Luisella Pavan Woolfe

Letture di Franco Vianello

Come secondo appuntamento della giornata della Salute, l'Ateneo Veneto ospita Giovanni Bietti, uno dei migliori divulgatori musicali italiani - compositore, pianista e musicologo - nell’ambito del programma di ExNovo Musica 2018.

Aula Magna, ore 20.00

LO SPARTITO DEL MONDO

GIOVANNI BIETTI presenta il suo ultimo libro, accompagnandolo con esempi musicali.

Federica Lotti al flauto; Giovanni Bietti al pianoforte.

 

 

 

Bietti presenta all'Ateneo Veneto il suo ultimo libro “Lo spartito del mondo” che ci accompagna, pagina dopo pagina, in un viaggio in quella sorta di lingua cosmopolita che è la musica. Una lingua capace di mescolare, intrecciare, fondere le diverse tradizioni a qualsiasi latitudine. Da Orlando di Lasso agli ideali pacifisti e universali che hanno ispirato musicisti settecenteschi come François Couperin, ottocenteschi come Beethoven o novecenteschi come Béla Bartók, fino alle sperimentazioni contemporanee che coinvolgono le culture e le sonorità extraeuropee, la musica si rivela un mezzo di scoperta del mondo. Un modo per imparare a valorizzare le differenze, un'esperienza di sintesi e di arricchimento. Perché la musica può dirci molto su noi stessi, sugli altri, sul mondo.

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