Dal 22/11/2021 al 28/11/2021
Ateneo Veneto di Scienze, Lettere ed Arti

Gli incontri della settimana

all'Ateneo Veneto

ateneo-zanzotto

Ricordamelo con una mail

Inserisci il tuo indirizzo e-mail per essere avvisato prima dell’inizio dell’evento

Descrizione

LUNEDÌ 22 NOVEMBRE 2021 - 17:30 – AULA MAGNA

PROGRAMMA ACCADEMICO

Ateneo Veneto e Regione Veneto
In occasione del centenario della nascita di ANDREA ZANZOTTO (1921 - 2021)

Il professor Gilberto Pizzamiglio, la scrittrice Isabella Panfido e il Maestro Claudio Ambrosini ricordano il grande poeta, Socio dell'Ateneo Veneto
Proiezione dell'intervista-documentario RITRATTI VENETI: ANDREA ZANZOTTO
realizzata da Giovanna Pastega nel 2010 (25')

Alle ore 19.00
Concerto-spettacolo
DAI FILO' DI ZANZOTTO
per quattro voci femminili e pianoforte (2003)
Scelta dei testi e musica di Claudio Ambrosini
Margherita Stevanato voce recitante
Matteo Liva pianoforte
con l'Ensemble Vox Secreta diretto da Luisa Russo
Sonia Visentin, Claudia Burlenghi soprani,
Julie Mellor mezzosoprano, Caterina Bonelli contralto

Ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili.
E' richiesto il Green Pass.

Dall'Europa del mito all'Europa di Dante, un imprevedibile passato
MARTEDÌ 23 NOVEMBRE 2021 - 17:00 – SALA TOMMASEO

PROGRAMMA ACCADEMICO

Ateneo Veneto, Società Dante Alighieri - sezione di Venezia
In occasione dei 700 anni dalla morte di Dante

Presentazione del volume
Dall'Europa del mito all'Europa di Dante, un imprevedibile passato
di Maristella Mazzocca ( Venezia, Marcianum Press 2021)

L'autrice conversa con Antonio Vernacotola Gualtieri d'Ocre (Università di Udine)

Ventitré personaggi, altrettante storie e un lungo viaggio che attraversa un millennio di storia e tre civiltà, dalle quali è nata la nostra.
Per ricordare che poche cose restano al fondo di una vita, forse una sola, ed è quanto abbiamo saputo amare. Per ricordare che tutto nasce dall'amore: anche le leggi, le istituzioni, la scienza o la poesia, figlie, come sapeva Socrate, del desiderio di generazione, dunque di creazione e costruzione.
Un viggio per ricordare che la pietà ci rende degni di essere uomini, perché la forza della legge non è la legge della forza; che la libertà non è un dono ma un impegno; che tutto è linguaggio, anche il denaro, il tempo o il potere; che quando le parole perdono senso è la civiltà che l'ha perduto; che in ogni vita ci sono molte vite: quella che viviamo o abbiamo vissuto, quella che vorremmo o avremmo voluto vivere, quella che non vivremo mai, ma la lettura rende comunque nostra.
Appassionandoci, commuovendoci, facendo nostri amori, ambizioni, lutti e delusioni, miserie, grandezze ed ogni imprevedibile azzardo del destino.

Maristella Mazzocca, dottore in Filologia moderna, giornalista  pubblicista, è stata docente nei Licei e poi collaboratrice di quotidiani e riviste. Ama gli autori di frontiera, in particolare Giacomo Leopardi, legato a doppio filo al mondo classico eppure anticipatore come nessuno dell'età della crisi. Ama non meno Dante, inattuale rispetto all'oggi nostro e suo e perciò contemporaneo dell'umanità. Ad entrambi ha dedicato saggi comparsi su autorevoli riviste accademiche (Lettere italiane, Sigma, Tradurre poesia).
Questa è la sua prima opera narrativa.

Années de pèlerinage. Ferenc Liszt e l'Italia
MARTEDÌ 23 NOVEMBRE 2021 - 17:30 – AULA MAGNA

PROGRAMMA ACCADEMICO

Ateneo Veneto, Accademia di Filosofia della Musica, Agimus, Fondazione Archivio Vittorio Cini
SINERGIE. Incontri di musica e filosofia

Années de pèlerinage. Ferenc Liszt e l'Italia

Modera Roberta Dreon, Università Ca' Foscari Venezia
Relatori: Stefania Sbarra, Università Ca' Foscari Venezia
Roberto Calabretto, Università di Udine - Fondazione Ugo e Olga Levi

Francesco Greco ed Elisa Milo, pianoforte
eseguono dagli Années de pèlerinage, Deuxième année di Ferenc Liszt
Italie: Lo Sposalizio | Après une lecture du Dante: Fantasia quasi Sonata

A partire almeno dalle Fantasticherie di un passeggiatore solitario di Rousseau l’attraversamento del paesaggio diventa un’esperienza centrale nell’immaginario poetico dell’età di Goethe, destinata a non esaurirsi più. Se ne parlerà nel corso della conferenza facendo riferimento alla relazione tra soggetto e spazio che offre una delle possibili chiavi di accesso ai mondi rappresentati in letteratura. La metafora del viaggio è un noto motivo conduttore anche della produzione musicale romantica.
Liszt, “viandante” alla continua ricerca di luoghi e mete, ha così dato vita a una delle sue opere maggiormente celebri, "Années de pèlerinage", dalle impressioni suscitate nel corso del suo peregrinare. L’Italia delle bellezze architettoniche, artistiche e culturali, oggetto di ammirazione da parte di molti artisti, ispirerà così anche la sua fantasia, portandolo a rivivere musicalmente alcune atmosfere di Napoli e Venezia, città da lui amate, di Villa a d’Este e a confrontarsi con la poesia di Dante e Petrarca.

La fotografia a Venezia
MERCOLEDÌ 24 NOVEMBRE 2021 - 17:30 – AULA MAGNA

PROGRAMMA ACCADEMICO

Ateneo Veneto, Associazione Amici dei Musei e Monumenti Veneziani
CORSO DI STORIA DELL’ARTE 2021
IL CONTEMPORANEO A VENEZIA NELLA SECONDA META' DEL '900. ARTISTI, ISTITUZIONI E MERCANTI

La fotografia a Venezia
Relatori: Živa Kraus, pittrice, gallerista, fondatrice di Ikona Gallery, Venezia
Silvio Fuso, già curatore e direttore Museo Fortuny, Venezia

Nella foto di Barbara Morgan: Martha Graham, Letter to the world

A richiamare l’attenzione del pubblico sull’arte della fotografia si impone a Venezia, dal 1979, Ikona Photo Gallery, specializzata in fotografia. Fondatrice e direttrice della galleria è la pittrice Živa Kraus, che nel 1989 affianca alla galleria la Ikona Venezia International School of Photography.
Nei suoi oltre 40 anni di attività svolta in città Živa Kraus ha realizzato imprese espositive di grande estensione, dalla fotografia (suo principale e ininterrotto campo di ricerca), alla pittura, alla scultura, ai nuovi media. È riuscita a combinare e permeare la sua pratica artistica con la missione culturale e la passione per la ricerca proprie di una gallerista, mantenendo comunque la sua indipendenza, libertà di pensiero e capacità decisionale.
A dialogare con lei in un interessante confronto di esprienze è lo storico dell'arte Silvio Fuso, già direttore del Museo del Vetro e di Ca' Pesaro, che nei primi anni ’80 curò le attività espositive del Museo Fortuny di Venezia, di cui nel 1994 è divenuto curatore e direttore unico. Fuso ha vissuto da protagonista la stagione del Centro di documentazione di Palazzo Fortuny, officina del contemporaneo dedita a indagini e sperimentazioni nel campo della fotografia, del video, della grafica, del design e delle arti applicate.

Igor Stravinskij: gli anni russi
GIOVEDÌ 25 NOVEMBRE 2021 - 18:00 – AULA MAGNA

PROGRAMMA ACCADEMICO

Ateneo Veneto, Associazione Amici della Musica

Conferenza-spettacolo
Igor Stravinskij: gli anni russi

a cura di Roberta Reeder, direttrice artistica dell'Associazione Amici della Musica

In occasione del  50° anniversario dalla morte del compositore Igor Stravinskij (1971-2021) molti simposi si sono concentrati soltanto sulle composizioni che il musicista realizzò dopo che ebbe lasciato la Russia. Questi brani sono tipici degli stili musicali occidentali, come ad esempio “Pulcinella” (nello stile e con le melodie di Pergolesi).
Nella conferenza che Roberta Reeder propone all'Ateneo Veneto verrà invece  analizzato il periodo che Stravinskij trascorse in Russia, in cui compose capolavori come “L’uccello di fuoco”, “Petrushka” e “La sagra della primavera”, tutti basati sulla musica tradizionale russa.
Riportando esempi musicali, la conferenza mette a confronta la musica popolare con i capolavori del celebre compositore: Stravinskij infatti ha trasformato le tonalità e i ritmi della tradizione in grandi opere che hanno influenzato i compositori occidentali e hanno cambiato il corso della storia della musica occidentale.

Malattia e terapia della Città secondo Platone
VENERDÌ 26 NOVEMBRE 2021 - 17:30 – AULA MAGNA

PROGRAMMA ACCADEMICO

Ateneo Veneto, Accademia di Musica e Filosofia, Venezia 1600

RIPENSARE LA CITTA' CON GLI ANTICHI
Malattia e terapia della Città secondo Platone
Franco Ferrari dialoga con Sara Cianciullo

Emma Brumat, Alfredo Conte, Elisa Fonda e Yun Zhang
interpretano al pianoforte brani di Franz Liszt e Claude Debussy

Nella sua opera di filosofia politica più articolata e complessa, la Repubblica, Platone concepisce la crisi della polis secondo modalità di tipo medico, assimilando la città a un organismo malato. In tale contesto le soluzioni che egli appronta assumono il profilo di una terapia, la quale necessita di medici. Il progetto filosofico-politico della Repubblica si presenta dunque come un grandioso piano diagnostico e terapeutico che coniuga tutti gli aspetti del pensiero platonico: etica, antropologia, politica, epistemologia, estetica e metafisica.
La crisi della città è prima di tutto una crisi antropologica, il cui superamento richiede una radicale rifondazione delle modalità attraverso le quali gli uomini si pensano come una comunità.
n simile progetto ha il merito di porre la questione della grande politica, ossia di un’azione che si richiami a fondamenti etici, antropologici e metafisici.

Franco Ferrari insegna filosofia antica presso l’Università di Pavia, dopo avere insegnato per venti anni all’Università di Salerno. Ha svolto attività didattica in numerose università europee e sudamericane. I suoi interessi di ricerca si concentrano sulla filosofia di Platone e sulla ricezione del platonismo nel mondo antico. Ha tradotto e commentato nella collana dei classici della Bur il Parmenide, il Teeteto e il Menone. A Platone ha dedicato anche un’esposizione generale: Introduzione a Platone (Il Mulino). 
Sara Cianciullo, musicista e filosofa, compie i suoi studi musicali laureandosi in Pianoforte al Conservatorio di Avellino: tiene regolarmente concerti in Italia e all’estero sia come solista che in formazione cameristica. Coltiva parallelamente i suoi studi di filosofia laureandosi in Filosofia Antica all’Università degli Studi di Salerno, ed è attualmente dottoranda in “Studi Umanistici Transculturali” all’Università degli Studi di Bergamo. I suoi interessi di ricerca restano legati alla filosofia antica e si concentrano sulla ricezione del platonismo nella scienza e nell’Inghilterra del Sec. XVII.

Com'è gialla Venezia
DOMENICA 28 NOVEMBRE 2021 - 11:00 – AULA MAGNA

PROGRAMMA ACCADEMICO

Gli incontri della domenica mattina

In occasione della presentazione del romanzo
Com'è gialla Venezia
di Ferruccio Gard (Venezia, Mazzanti Libri 2021)

Dibattito con interventi di
Gianpaolo Scarante, presidente Ateneo Veneto
Massimiliano De Martin, assessore all'Ambiente, Comune di Venezia
Fabrizio Brancoli, direttore quotidiani veneti Gruppo GEDI
Roberto Papetti, direttore Il Gazzettino
Alessandro Russello, direttore Corriere del Veneto

Moderatore Luca Colombo, TGR Rai del Veneto

Il terzo romanzo di Ferruccio Gard rievoca il giallo, il colore che come artista lui predilige.
Giallo che a Venezia torna misteriosamente d’attualità, con conseguenze epocali, in questo thriller che, dipanandosi nell’arco di un secolo, svelerà se il Mose, il faraonico (anche in costi e tangenti)  complesso di 78 paratoie mobili (una delle più grandi opere dell’uomo dopo le Piramidi d’Egitto e la Grande muraglia cinese) potrà assicurare un futuro vivibile alla città più magica e più fragile del pianeta.
Il mondo intero, dopo l’ultima spaventosa acqua alta del novembre 2019, è in ansia per la sopravvivenza di quella che fu la potente e illuminata capitale della Serenissima Repubblica.
Solo il Mose potrà salvarla. Ma da sempre divampa un dubbio atroce: funzionerà?
Non è detto che il Mose non vinca la sfida (e che sia un bene se la vincerà), ma faranno disastri anche le melodiose sirene d’allarme per l’acqua alta, musicale preludio di un frenetico turbinio di altri colpi di scena, dalla botola dell’orrore sull’isola del Lido, sede del Festival del cinema, ai misteriosi e impressionanti sotterranei di Dubrovnik e a certe tribù della Papuasia, sino a un incredibile e travolgente doppio finale a sorpresa.
Il thriller di Ferruccio Gard dopo satira, comicità e orrore, aprirà una luce radiosa sul futuro di Venezia. Ma quale Venezia?
E' da questi presupposti che prenderà avvio il dibattito tra gli ospiti di questo incontro della domenica mattina all'Ateneo Veneto, tra direttori dei principali quotidiani locali e rappresentanti dell'amministrazione comunale, per interrogarsi proprio sul futuro della città.

Prezzo
Free

Raggiungi l’evento

esempio: 29/03/2024
Booking.com

Sponsorizzato da

Attendere prego...

Dettaglio orari e date

Disclaimer

I testi e le immagini inserite nei post sono solo in parte opere degli autori degli articoli e loro proprietà.

Immagini e testi sono talvolta tratte dal web indicando, dove possibile, fonte e autore e vengono pubblicate per scopi esclusivamente illustrativi, nel rispetto del comma 1-bis dell’articolo 70 della legge n. 633 del 22 aprile 1941, “Protezione del diritto d’autore e di altri diritti connessi al suo esercizio”.
Qualora la loro pubblicazione violasse specifici diritti di autore, si prega di comunicarlo per la tempestiva rimozione.