Dal 24/03/2018 al 25/03/2018
FAI - Negozio Olivetti

Giornate Fai di Primavera, 24-25 marzo 2018

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Descrizione

Giornate Fai di Primavera, 24-25 marzo 2018 

Quest’anno si festeggia la 26esima edizione delle Giornate FAI di Primavera, un compleanno importante per una vera e propria festa di piazza irrinunciabile.

Il Fondo Ambiente Nazionale invita tutti in 400 località d’Italia dove, grazie all’impegno di 7500 volontari e 35mila apprendisti ciceroni, saranno aperti oltre 1000 siti: chiese, ville, giardini, aree archeologiche, avamposti militari, interi borghi. Si tratta di tesori di arte e natura spesso sconosciuti, inaccessibili ed eccezionalmente visitabili in questo weekend con un contributo facoltativo. 

Ecco un elenco dei luoghi di interesse culturale aperti in provincia di Venezia

  • Palazzo Morosini Gatterburg, Venezia
  • San Giovanni Elemosinaro, Venezia
  • Chiesa di Sant'Isepo, Venezia
  • Ca' Vendramin Calergi, Venezia
  • Chiesa di Sant'Elena Imperatrice, Venezia
  • Negozio Olivetti a Venezia
  • Casa Bortoli a Venezia
  • Duomo e campanile di Caorle
  • Forte San Felice a Chioggia
  • Villa Soranzo a Concordia Sagittaria
  • Museo Archeologico Nazionale Concordiese a Portogruaro
  • Municipio, cattedrale e battistero di Santo Stefano a Concordia Sagittaria
  • Sala dell'oratorio della Madonna della Pescheria a Portogruaro
  • Villa Priuli Grimani Morosini - Ca' della Nave a Martellago
  • Mirano a piedi in centro - percorso storico artistico a Mirano

 

VENEZIA

- Ca' Vendramin Calergi

Andrea Loredan di Nicolò (1450-1513) sceglie l’architetto Mauro Codussi per il progetto del nuovo palazzo di famiglia in un’area in parte ricadente tra le proprietà dei Loredan nei pressi della chiesa dei Santi Ermagora e Fortunato (vulgo San Marcuola). L’impianto è tradizionale con portego al piano terreno, cui corrispondono i saloni passanti a crozzola ai due piani nobili. Tale impianto è chiaramente leggibile sul prospetto ma, per la prima volta nell’architettura veneziana, la tradizionale tripartizione della facciata è ottenuta attraverso l’uso di un ordine architettonico all’antica. Il Codussi è riuscito a fondere il modello della casa tradizionale veneziana con il nuovo linguaggio rinascimentale all’antica, abbandonando completamente il linguaggio gotico e con esso il modello privilegiato di Palazzo Ducale. Nel 1946 diventa proprietà del Comune di Venezia, e dal 1948, sede del Casinò. Il palazzo conserva tracce del collezionismo dei proprietari. (ingresso riservato ai soci FAI)

- Casa Bortoli

Un salotto veneziano con vista unica sul Canal Grande. In un palazzo storico veneziano sul Canal Grande, Ca’ Contarini, in un appartamento signorile con una vista eccezionale sulla Basilica di S. Maria della Salute, un salotto inondato di luce accoglie gli iscritti del FAI. Un museo particolare per conoscere e vivere l’esperienza dell’abitare a Venezia nel XX secolo e scoprire la città attraverso luoghi originali e itinerari inediti. (solo per iscritti FAI, tutto esaurito)

- Palazzo Morosini Gatterburg

Nasce dall'unione di più edifici, tra fine Seicento e primi Settecento. Nel 1628 entra a far parte del patrimonio Morosini. In questa casa crebbe Francesco, detto il Peloponnesiaco, Doge di Venezia dal 1688, fautore della riconquista della Morea. Della decorazione originaria restano molti pregevoli stucchi della fine del Cinquecento e primi Seicento, il ciclo mitologico della Sala d'armi e gli affreschi eseguiti per il secondo matrimonio di Francesco con Paulina Mocenigo nel 1688. Nel 1884, alla morte dell'ultima erede, il Comune di Venezia acquistò l'archivio familiare e alcuni cimeli, oggi al Museo Correr.

- San Giovanni Elemosinario

La chiesa intitolata al vescovo di Alessandria d’Egitto, San Giovanni Elemosinario (556-617 d.C.), è un gioiello dell’architettura veneziana del’500, difficile da individuare perché priva di facciata e occultata alla vista del passante dalle abitazioni civili ad essa addossate. Ricostruita dallo Scarpagnino dopo il devastante incendio del 1514 che distrusse gran parte dell’area realtina, è un esempio mirabile di architettura rinascimentale veneziana. La chiesa racchiude un apparato pittorico di grande valore: la pala dell’altar maggiore è di Tiziano e raffigura il Santo eponimo nell’atto di fare la carità a un mendicante. Nella cappella absidale si trova la pala del Pordenone con i Santi Sebastiano, Rocco e Caterina. Il Pordenone affresca poi anche la cupola con il Padre Eternobenedicente. Vi sono inoltre importanti opere di L. Corona, dell’Aliense, di D. Tintoretto, C. Ridolfi e G. B. Pittoni.

- Chiesa di Sant'Isepo.

Sorta agli inizi del XVI secolo, è posta al centro di una vasta area di bonifica e urbanizzazione voluta per decreto del Senato che per far fronte ad un aumento di popolazione della Serenissima in forte sviluppo. L’edificio dalle semplici linee architettoniche “a capanna”, tipiche di un edificio conventuale, faceva parte di un complesso affidato alle monache Agostiniane insieme ai suoi tre chiostri. Poco nota per la collocazione periferica a est della città, la chiesa è di grande interesse per le opere in essa contenute. Uno spettacolare soffitto affrescato, con l’effetto scenografico di “trompe l’oeil” che sfonda il tetto di Pier Antonio Torri e Pietro Ricchi, un imponente monumento funebre del Doge Marino Grimani, un prezioso palliotto raffigurante la battaglia di Lepanto, opere pittoriche di Veronese, Tintoretto, Palma il Giovane fanno di questo monumento una meta da scoprire, anche per i suoi dintorni, esempio di urbanizzazione “povera” rimasta intatta dal 1500.

- Chiesa di Sant'Elena Imperatrice

Già all’inizio dell’XI sec. è presente nell’isola di Sant’Elena un monastero con annesso hospitale per i pellegrini diretti in Terrasanta. Nel 1211 furono collocate nella chiesa, dove si trovano tuttora nella cappella a lei dedicata, le spoglie di Sant’Elena, trafugate da Costantinopoli da un monaco del convento. La fabbrica attuale risale ai primi decenni del XV sec. Semplice e severa, è impreziosita da belle bifore in facciata e nella parte absidale e dagli archetti pensili che corrono lungo la linea del tetto. La facciata è arricchita da un bel portale rinascimentale sovrastato dal monumento al Generale da Mar Vettor Cappello. L’interno è a navata unica affiancata da due cappelle sul lato destro e da una terza sul lato sinistro. A fianco della chiesa un suggestivo chiostro quattrocentesco. Spogliata di ogni bene dopo l’editto napoleonico, è stata restaurata e riaperta al culto nel 1928.

- Negozio Olivetti

Il Negozio Olivetti venne progettato da Carlo Scarpa nel 1957-58 su incarico di Adriano Olivetti, che desiderava realizzare un moderno showroom in piazza san Marco a Venezia per esporre le macchine da scrivere e da calcolo prodotte dalla celebre azienda di Ivrea. Chiuso nel 1997 e temporaneamente trasformato in una rivendita di prodotti per turisti, il Negozio è stato infine generosamente dato in concessione al FAI nel 2011 da Assicurazioni Generali, proprietaria dell'immobile, in vista dell'apertura al pubblico del Bene.

MARTELLAGO (VE) - Villa Priuli Grimani Morosini - Ca' della Nave.

Nel Cinquecento molte famiglie patrizie veneziane che fondavano la loro ricchezza sui commerci estesero i loro interessi anche alle attività agricole costruendo dimore che potessero ospitarli per controllare le nuove attività ma senza per questo rinunciare agli agi dei palazzi di città e ai divertimenti. Il corpo padronale della villa risale infatti al 1547 con i Priuli detti della Nave, nel corso degli anni seguenti fu oggetto di vari ampliamenti, con la costruzione di altri manufatti ma che non modificarono i caratteri cinquecenteschi. L'articolato insieme si inserisce nel pittoresco scenario dell'esteso parco e costituisce un interessante esempio di residenza nobile di campagna.

MIRANO (VE) - A piedi in centro - Percorso storico-artistico.

Il nome di Mirano è notoriamente legato a quello dei Tiepolo, la cui arte impreziosisce palazzi e luoghi di culto, tra cui la Chiesa arcipretale dedicata a San Michele Arcangelo, che custodisce la Pala di Sant'Antonio dipinta da Giambattista, e Villa Tiepolo, nella vicina frazione di Zianigo, affrescata dal figlio Giandomenico con le famose raffigurazioni di Pulcinella. Il centro cittadino ruota attorno a Piazza Martiri della Libertà sulla quale si affacciano eleganti edifici, tra questi Villa Corner-Renier, oggi sede municipale. Il complesso dei Molini di Sotto, opificio ottocentesco, si specchia nelle acque del fiume Muson. A pochi passi dal centro storico è piacevole passeggiare tra i parchi pubblici delle seicentesche Ville Morosini - XXV aprile e Belvedere. Di fronte a quest'ultima si distingue il Castelletto, suggestiva costruzione ottocentesca che nasconde al suo interno le grotte del Belvedere. L'incantevole struttura è stata costruita per volere di un nobile veneziano secondo i dettami del gusto tardo romantico delle finte rovine.

CHIOGGIA (VE) - Forte San Felice.

Vanta il primato di essere il forte più antico della laguna di Venezia con la costruzione del Castello della Luppa nel 1385 come protezione della città e delle sue preziose saline, dopo gli esiti infelici della Guerra di Chioggia (1378-81). Le dominazioni che seguono la caduta della Repubblica di Venezia, si approprieranno del Forte, costruendo edifici sempre diversi, che lo rendono un vero e proprio catalogo delle costruzioni militari: castelli medievali, polveriere veneziane, blockhaus austriache, casermette francesi, bunker italiani e tedeschi, percorsi e gallerie, porte d’acqua. Caratteristica è la presenza da secoli della pianta di liquirizia, che con le sue imponenti radici serve a compattare il terrapieno dei bastioni. Il Forte oggi è ancora proprietà della Marina Militare Italiana, usato come sede della Reggenza Fari del nostro compartimento marittimo.

PORTOGRUARO (VE) – Sala dell’Oratorio della Madonna della Pescheria

Uno degli angoli più suggestivi della cittadina sul Lemene. Il complesso, affacciato sul fiume, è costituito da un compendio immobiliare che comprende un oratorio devozionale risalente alla metà del XVII secolo e un edificio soprastante che risale al XV secolo, nel quale avevano luogo le riunioni degli iscritti alla Confraternita.

PORTOGRUARO (VE) – L’edificio si articola in due piani. Al piano terra si accede a un atrio e a una grande sala a tre navate (basilica) in cui sono raccolti elementi architettonici, stele funerarie, ritratti e materiale epigrafico, allestiti secondo criteri antiquari tipici del tardo '800. Lungo la navata centrale, a pavimento, sono collocati tre mosaici, due con motivi geometrici, il terzo con l’immagine delle Tre Grazie. In una sala contigua, a destra dell’entrata, sono esposti elementi decorativi pertinenti agli spazi pubblici e privati di Concordia. Al piano superiore alcune vetrine raccolgono materiali provenienti da raccolte di collezionisti locali o da scavi condotti, sullo scorcio del XIX secolo, da Dario Bertolini. Si prosegue poi con materiale minuto diviso per classi: vetri, gemme, ornamenti in ambra, lucerne e altri oggetti di uso quotidiano.

CONCORDIA SAGITTARIA (VE)

- Villa Soranzo, affacciata sul fiume Lemene, è un interessante complesso composto dal fabbricato principale, dalla barchessa e dalla cappella; fu costruita nel 1769 da un nobile della famiglia veneziana dei Soranzo. Restaurato a cura del Ministero per i Beni e le attività culturali e utilizzato inizialmente come deposito di materiali di scavo provenienti da Concordia Sagittaria, è chiusa da anni e d'intesa tra sovrintendenza e Comune di Concordia sarà possibile visitarla.

- Municipio, Cattedrale e Battistero di Santo Stefano. Un itinerario tra archeologia e memoria lungo il fiume Lemene. Presentazione degli scavi archeologici nell'area della Cattedrale. Come premessa alla visita del Battistero e della Cattedrale, visita della Sala archeologica del Municipio di Concordia Sagittaria.

CAORLE (VE) - Duomo e Campanile di Caorle.

Il Duomo di Caorle, già chiesa cattedrale fino al 1819, è stato costruito nel 1038 sopra le rovine di una precedente Basilica Paleocristiana. Il Campanile del Duomo di Caorle è certamente uno dei simboli, se non il simbolo per eccellenza, della cittadina marittima; da secoli, infatti, la sua struttura cilindrica domina il centro storico e le campagne circostanti. La costruzione del campanile così come è possibile ammirarlo oggi risale all'XI secolo; tuttavia si è certi di una struttura preesistente, risalente almeno al IX secolo.

Per i luoghi e gli orari di apertura è possibile consultare il sito www.giornatefai.it

 

 

 

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